Eventi e cultura
"I volti della violenza a teatro", successo al Cineporto di Bari per Sinigaglia
Il regista biscegliese protagonista della sesta tappa di presentazione del suo saggio
Bari - domenica 17 dicembre 2017
10.21
Nella mattinata di venerdì, presso il Cineporto di Bari, si è tenuta la sesta tappa di presentazione del libro del regista biscegliese Francesco Sinigaglia dal titolo "I volti della violenza a teatro" che ha visto la partecipazione alla realizzazione di Apulia Film Commission, massimo ente pubblico cinematografico regionale. La compagniAurea con il suo intervento, ha raccontato i progetti in scena nel 2018: "Il Gobbo di Notre Dame", "Altrove" e "Benedetto. Il papa di Gesù". Le tre pièces menzionate tratteranno temi importanti, caldissimi su un piano sociale, come da mission del gruppo teatrale nato nel 2012. A gremire la sala proiezioni del Cineporto di Bari sono stati i pubblici spettatori e le numerose associazioni regionali che si occupano di spettacolo e cultura. Grande sono stati, oltre a ciò, successo ed entusiasmo per questo appuntamento che, prossimamente, calcherà altri palchi e conoscerà sempre attente e curiose platee, amanti d'arte drammatica, drammaturgia e, più in generale, teatrale.
Il regista e direttore artistico della compagniAurea di Bisceglie, Francesco Sinigaglia, prosegue quindi con il tour di presentazione del saggio "I volti della violenza a teatro", presso il Cineporto di Bari, dopo le date di Torino e Lucca, la partecipazione a Libri nel Borgo Antico e Roma Intangibile. Sono intervenuti per l'evento i componenti della compagniAurea a presentare i progetti futuri. Hanno preso parola, in un bel momento culturale che ha favorito il connubio tra letteratura e le varie discipline dello spettacolo: Nicola Ambrosino, GB dell'Olio, Giuseppe Leone, Grazia Lopopolo, Nicola Losapio, Anna Lozito ed Elvira Ventura. A condurre l'incontro sono state, inoltre, le deliziose e talentuose Maria Anna de Ceglia e Sabrina Papagni.
Sinigaglia, in più, ha confermato per l'occasione la collaborazione con Apulia Film Commission, nonché la maggiore organizzazione cinematografica pugliese, portando il libro proprio nella fucina del cinema regionale; oltre a ciò, è stata rinnovata la cooperazione con la Fondazione DCL, sempre al fianco della compagnia e attiva sul sociale, con la S.O.M.S. Roma Intangibile, Club Rotary di Bisceglie, F.I.T.A. e circuito nazionale TeatrItalia. A farsi promotrice dell'evento è la casa editrice lucchese TraLeRigheLibri, nella persona del presidente ed editore Andrea Giannasi, che ha creduto nel progetto cultuale del regista biscegliese.
I volti della violenza a teatro sciorina il delicato, e talvolta scomodo, tema della violenza applicato alla scena teatrale sulla base dell'immediata rappresentazione e mimesi attoriale, e più in generale sul piano della letteratura teatrale italiana e europea, che ha da sempre affascinato, e spesse volte incantato, molti autori e drammaturghi nel corso della storia. Scrittori e letterati, calati nel loro preciso contesto storico, si sono dovuti confrontare con i propri obiettivi poetici e con la tradizione teatrale, sin dalla lectio di Aristotele e dal discorso di Poetica. La tragedia nel corso del Cinquecento possiede per ogni pertinente livello un elevato grado di astrazione che l'allontana dalla vita concreta e reale, dalla verosimiglianza. Il contesto teatrale novecentesco, ed in particolare quello in cui Pirandello va inserendosi, che prosegue la trattazione della violenza a teatro, è quello del dramma borghese. Nell'approccio analitico al teatro contemporaneo, il discorso relativo al tema della violenza nel particolare fa riferimento alla figura della scrittrice Dacia Maraini.
Il regista e direttore artistico della compagniAurea di Bisceglie, Francesco Sinigaglia, prosegue quindi con il tour di presentazione del saggio "I volti della violenza a teatro", presso il Cineporto di Bari, dopo le date di Torino e Lucca, la partecipazione a Libri nel Borgo Antico e Roma Intangibile. Sono intervenuti per l'evento i componenti della compagniAurea a presentare i progetti futuri. Hanno preso parola, in un bel momento culturale che ha favorito il connubio tra letteratura e le varie discipline dello spettacolo: Nicola Ambrosino, GB dell'Olio, Giuseppe Leone, Grazia Lopopolo, Nicola Losapio, Anna Lozito ed Elvira Ventura. A condurre l'incontro sono state, inoltre, le deliziose e talentuose Maria Anna de Ceglia e Sabrina Papagni.
Sinigaglia, in più, ha confermato per l'occasione la collaborazione con Apulia Film Commission, nonché la maggiore organizzazione cinematografica pugliese, portando il libro proprio nella fucina del cinema regionale; oltre a ciò, è stata rinnovata la cooperazione con la Fondazione DCL, sempre al fianco della compagnia e attiva sul sociale, con la S.O.M.S. Roma Intangibile, Club Rotary di Bisceglie, F.I.T.A. e circuito nazionale TeatrItalia. A farsi promotrice dell'evento è la casa editrice lucchese TraLeRigheLibri, nella persona del presidente ed editore Andrea Giannasi, che ha creduto nel progetto cultuale del regista biscegliese.
I volti della violenza a teatro sciorina il delicato, e talvolta scomodo, tema della violenza applicato alla scena teatrale sulla base dell'immediata rappresentazione e mimesi attoriale, e più in generale sul piano della letteratura teatrale italiana e europea, che ha da sempre affascinato, e spesse volte incantato, molti autori e drammaturghi nel corso della storia. Scrittori e letterati, calati nel loro preciso contesto storico, si sono dovuti confrontare con i propri obiettivi poetici e con la tradizione teatrale, sin dalla lectio di Aristotele e dal discorso di Poetica. La tragedia nel corso del Cinquecento possiede per ogni pertinente livello un elevato grado di astrazione che l'allontana dalla vita concreta e reale, dalla verosimiglianza. Il contesto teatrale novecentesco, ed in particolare quello in cui Pirandello va inserendosi, che prosegue la trattazione della violenza a teatro, è quello del dramma borghese. Nell'approccio analitico al teatro contemporaneo, il discorso relativo al tema della violenza nel particolare fa riferimento alla figura della scrittrice Dacia Maraini.