Turismo
Il 2022, piacevole ripresa per il turismo a Bari: parla Confindustria Turismo
L'intervista al presidente Cosimo Ranieri: un bilancio dell'anno e i propositi per il 2023
Bari - venerdì 30 dicembre 2022
10.13
Si torna a parlare del 2022 barese come anno di crescita nel settore del turismo. La parola oggi va a Cosimo Ranieri, presidente di Confindustria Turismo Bari, per un bilancio di questo difficile anno di ripartenza, unito ai propositi per il 2023 ormai alle porte.
Come valuta l'impegno di Bari nel settore turismo nel 2022?
«L'impegno associativo è stato profondo e appassionato. In un periodo di ripartenza, che ci ha visti operativi da aprile fino a metà novembre, non è stato semplice, ma ce l'abbiamo fatta prima del previsto. La stima del recupero si prospettava nel 2023 o addirittura nel 2024, invece il 2022 ci ha dato delle belle soddisfazioni. Bari è diventata una destinazione di forte appeal a livello internazionale e ne siamo fieri. Adesso non ci resta che tener duro nell'attesa della prossima stagione».
Quali sono le novità rispetto agli anni precedenti?
«Quest'anno abbiamo compiuto sforzi all'estremo per tempi più lunghi, visto che abbiamo alle spalle due anni ostacolati dalla pandemia. Parlo naturalmente per tutto il settore alberghiero e turistico: il nostro entusiasmo e la nostra passione ci hanno aiutato a superare le difficoltà. L'organizzazione è un altro requisito indispensabile. Abbiamo bisogno di più manodopera, siamo pronti ad accogliere giovani che siano appassionati e che soprattutto siano disposti a formarsi».
Come sono stati i turisti del 2022? Ci sono state esigenze particolari?
«Dopo due anni di ansia, stress, scetticismo, paura, dovuti alle chiusure e alle continue proroghe dello stato di emergenza, quest'anno abbiamo ospitato una clientela più tranquilla. Un'utenza in ceca di relax e sicurezza».
Qual è stata la tipologia di offerta più ricercata dai turisti durante l'anno?
«Non è stata penalizzata nessuna tipologia di struttura alberghiera, dal luxury, con prezzi alla portata a di pochi, ai piccoli b&b che offrono esperienze uniche e confortevoli. Tutti i professionisti seri hanno raggiunto bei risultati. Non siamo ancora tornati ai livelli pre-pandemici, ma c'è stato già un trend positivo di visite dagli USA».
Qual è l'auspicio per il 2023?
«Lavorare ancora di più di quanto abbiamo fatto nel 2022. La speranza è che si attenui l'emergenza energetica, così come l'aumento dei prezzi dei materiali. Noi puntiamo sempre a offrire un'esperienza a prezzi accessibili a più persone possibili. La qualità del servizio viene prima di tutto. Investiamo nel risparmio energetico e ampliamo i nostri servizi con interventi sostenibili a livello ambientale ed economico. Ma quello che ci anima da sempre è l'ottimismo. Vogliamo essere fiduciosi anche nell'anno che verrà».
Come valuta l'impegno di Bari nel settore turismo nel 2022?
«L'impegno associativo è stato profondo e appassionato. In un periodo di ripartenza, che ci ha visti operativi da aprile fino a metà novembre, non è stato semplice, ma ce l'abbiamo fatta prima del previsto. La stima del recupero si prospettava nel 2023 o addirittura nel 2024, invece il 2022 ci ha dato delle belle soddisfazioni. Bari è diventata una destinazione di forte appeal a livello internazionale e ne siamo fieri. Adesso non ci resta che tener duro nell'attesa della prossima stagione».
Quali sono le novità rispetto agli anni precedenti?
«Quest'anno abbiamo compiuto sforzi all'estremo per tempi più lunghi, visto che abbiamo alle spalle due anni ostacolati dalla pandemia. Parlo naturalmente per tutto il settore alberghiero e turistico: il nostro entusiasmo e la nostra passione ci hanno aiutato a superare le difficoltà. L'organizzazione è un altro requisito indispensabile. Abbiamo bisogno di più manodopera, siamo pronti ad accogliere giovani che siano appassionati e che soprattutto siano disposti a formarsi».
Come sono stati i turisti del 2022? Ci sono state esigenze particolari?
«Dopo due anni di ansia, stress, scetticismo, paura, dovuti alle chiusure e alle continue proroghe dello stato di emergenza, quest'anno abbiamo ospitato una clientela più tranquilla. Un'utenza in ceca di relax e sicurezza».
Qual è stata la tipologia di offerta più ricercata dai turisti durante l'anno?
«Non è stata penalizzata nessuna tipologia di struttura alberghiera, dal luxury, con prezzi alla portata a di pochi, ai piccoli b&b che offrono esperienze uniche e confortevoli. Tutti i professionisti seri hanno raggiunto bei risultati. Non siamo ancora tornati ai livelli pre-pandemici, ma c'è stato già un trend positivo di visite dagli USA».
Qual è l'auspicio per il 2023?
«Lavorare ancora di più di quanto abbiamo fatto nel 2022. La speranza è che si attenui l'emergenza energetica, così come l'aumento dei prezzi dei materiali. Noi puntiamo sempre a offrire un'esperienza a prezzi accessibili a più persone possibili. La qualità del servizio viene prima di tutto. Investiamo nel risparmio energetico e ampliamo i nostri servizi con interventi sostenibili a livello ambientale ed economico. Ma quello che ci anima da sempre è l'ottimismo. Vogliamo essere fiduciosi anche nell'anno che verrà».