Vita di città
Il Comune di Bari a Brindisi alla marcia in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
L'assessore Paola Romano: «Essere qui significa testimoniare in favore dei cittadini per bene che si ribellano alle logiche mafiose»
Bari - giovedì 21 marzo 2019
18.49 Comunicato Stampa
Questa mattina a Brindisi si è svolta la marcia organizzata dall'associazione Libera, per la XXIV edizione del Giorno della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Presente in rappresentanza del comune di Bari l'assessore alle politiche educative Paola Romano.
«È un onore partecipare a questo grande momento di mobilitazione collettiva in rappresentanza della mia città - ha commentato Paola Romano -. Quella di oggi non è una semplice marcia di sensibilizzazione rispetto al tema delle vittime di mafia, essere qui significa testimoniare. Testimoniare in favore dei cittadini per bene, che si ribellano alle logiche mafiose e che spesso si sentono soli in questa lotta. Essere qui significa per me, da cittadina e da amministratrice, schierarsi dalla parte di chi non si piega e non cede. Io credo che gli amministratori debbano sentire la presenza qui oggi come un dovere, nei confronti dei nostri concittadini e del Paese in cui siamo cresciuti. Insieme a noi ci sono, in marcia, tanti bambini e tanti ragazzi che forse nella loro vita non hanno incontrato mai le mafie e non ne conoscono il pericolo, ma credo che la loro presenza sia ancora più importante, perché in questo modo si creano gli anticorpi per una società più forte».
«È un onore partecipare a questo grande momento di mobilitazione collettiva in rappresentanza della mia città - ha commentato Paola Romano -. Quella di oggi non è una semplice marcia di sensibilizzazione rispetto al tema delle vittime di mafia, essere qui significa testimoniare. Testimoniare in favore dei cittadini per bene, che si ribellano alle logiche mafiose e che spesso si sentono soli in questa lotta. Essere qui significa per me, da cittadina e da amministratrice, schierarsi dalla parte di chi non si piega e non cede. Io credo che gli amministratori debbano sentire la presenza qui oggi come un dovere, nei confronti dei nostri concittadini e del Paese in cui siamo cresciuti. Insieme a noi ci sono, in marcia, tanti bambini e tanti ragazzi che forse nella loro vita non hanno incontrato mai le mafie e non ne conoscono il pericolo, ma credo che la loro presenza sia ancora più importante, perché in questo modo si creano gli anticorpi per una società più forte».