Vita di città
Il giardino Mimmo Bucci diventa "Area Bimbi"
I cittadini commentano: «Dovrebbero vietare l’ingresso ad alcune persone, non ai cani»
Bari - venerdì 27 ottobre 2017
10.00
Continuano le polemiche relative al giardino "Mimmo Bucci" del quartiere Libertà e il sindaco emana la terza ordinanza relativa all'accesso. Dopo quella di quest'estate relativa agli orari, e dopo il divieto di far entrare i cani di grossa taglia, da ieri il divieto è esteso a tutti i cani e il giardino diventa "area bimbi".
«Considerato che il giardino intitolato a "Mimmo Bucci", nel quartiere Libertà, è frequentato quotidianamente da molte famiglie – fanno sapere dal Comune di bari – che sulla stessa area vi è un playground non recintato destinato ai bambini e che, a causa delle ripetute violazioni dell'ordinanza vigente che vieta l'ingresso ai cani senza guinzaglio e senza museruola, esiste un pericolo oggettivo per l'incolumità delle persone che accedono all'area, in particolare i più piccoli, l'ordinanza è stata modificata, prevedendo il divieto tassativo di accesso ai cani al giardino. Ciò consentirà anche di ripristinare adeguate condizioni igienico-sanitarie, vista la pessima abitudine dei proprietari degli animali di non raccoglierne le deiezioni».
«Il nuovo divieto – sottolineano – intende tutelare la vivibilità di questo spazio pubblico che diventa, di fatto, un'area giochi per bambini: nelle prossime settimane, infatti, saranno installati nuovi giochi e giostrine in altri punti dell'area verde».
Non mancano comunque le critiche a questa nuova decisione del sindaco Antonio Decaro, che in qualche modo prova, con questo nuovo divieto, a risolvere i numerosi problemi del parchetto del Libertà, anche se in molti sottolineano come il problema reale non siano i cani, ma i loro padroni e non solo perché incapaci di raccogliere le deiezioni canine. Nonché in tanti evidenziano come ci sia incongruenza in questa decisione, determinata dal fatto che si è già vista in queste settimane la difficoltà di far rispettare il divieto di accesso ai cani di grossa taglia.
«Chi controllerà – sottolinea una cittadina – che l'ordinanza venga rispettata? Aspetterà che qualcuno veda dalle telecamere oppure se telefona qualche cittadino per avvisare della mancanza di osservazione della sua ordinanza? A me sembra una mezza caricatura», mentre un altro rincara la dose: «Se bastassero le ordinanze Bari sarebbe Ginevra». E a queste persone fa eco la mamma di Mimmo Bucci, Francesca Lozito che sottolinea come l'ordinanza sia una cosa giusta, ma che il giardino in questione, vista l'attuale situazione in cui versa necessiti di una guardiania e di una vigilanza fissa (come accadeva nei primi anni di apertura).
«Perché non incrementare i controlli – dichiara un altro frequentatore del giardino – per punire coloro che non vogliono rispettare gli altri e l'ambiente? Perché penalizzare tutti indiscriminatamente? Alla fine, nonostante l'ordinanza, gli incivili continueranno ad andare, mentre i padroni rispettosi con i propri cani, no».
«Dovrebbero vietare l'ingresso ai bulli e a chi rompe tutto, non ai cani», il comento lapidario che forse rinchiude in sé il senso finale di ciò che pensano quasi tutti i cittadini.
«Considerato che il giardino intitolato a "Mimmo Bucci", nel quartiere Libertà, è frequentato quotidianamente da molte famiglie – fanno sapere dal Comune di bari – che sulla stessa area vi è un playground non recintato destinato ai bambini e che, a causa delle ripetute violazioni dell'ordinanza vigente che vieta l'ingresso ai cani senza guinzaglio e senza museruola, esiste un pericolo oggettivo per l'incolumità delle persone che accedono all'area, in particolare i più piccoli, l'ordinanza è stata modificata, prevedendo il divieto tassativo di accesso ai cani al giardino. Ciò consentirà anche di ripristinare adeguate condizioni igienico-sanitarie, vista la pessima abitudine dei proprietari degli animali di non raccoglierne le deiezioni».
«Il nuovo divieto – sottolineano – intende tutelare la vivibilità di questo spazio pubblico che diventa, di fatto, un'area giochi per bambini: nelle prossime settimane, infatti, saranno installati nuovi giochi e giostrine in altri punti dell'area verde».
Non mancano comunque le critiche a questa nuova decisione del sindaco Antonio Decaro, che in qualche modo prova, con questo nuovo divieto, a risolvere i numerosi problemi del parchetto del Libertà, anche se in molti sottolineano come il problema reale non siano i cani, ma i loro padroni e non solo perché incapaci di raccogliere le deiezioni canine. Nonché in tanti evidenziano come ci sia incongruenza in questa decisione, determinata dal fatto che si è già vista in queste settimane la difficoltà di far rispettare il divieto di accesso ai cani di grossa taglia.
«Chi controllerà – sottolinea una cittadina – che l'ordinanza venga rispettata? Aspetterà che qualcuno veda dalle telecamere oppure se telefona qualche cittadino per avvisare della mancanza di osservazione della sua ordinanza? A me sembra una mezza caricatura», mentre un altro rincara la dose: «Se bastassero le ordinanze Bari sarebbe Ginevra». E a queste persone fa eco la mamma di Mimmo Bucci, Francesca Lozito che sottolinea come l'ordinanza sia una cosa giusta, ma che il giardino in questione, vista l'attuale situazione in cui versa necessiti di una guardiania e di una vigilanza fissa (come accadeva nei primi anni di apertura).
«Perché non incrementare i controlli – dichiara un altro frequentatore del giardino – per punire coloro che non vogliono rispettare gli altri e l'ambiente? Perché penalizzare tutti indiscriminatamente? Alla fine, nonostante l'ordinanza, gli incivili continueranno ad andare, mentre i padroni rispettosi con i propri cani, no».
«Dovrebbero vietare l'ingresso ai bulli e a chi rompe tutto, non ai cani», il comento lapidario che forse rinchiude in sé il senso finale di ciò che pensano quasi tutti i cittadini.