Politica
Il M5S si prepara alle regionali in Puglia, entro il 10 dicembre i nomi per il voto online
A Barbara Lezzi e Antonella Laricchia il compito di presentare le proposte al capo politico, poi la scelta degli iscritti sulla piattaforma Rousseau
Puglia - sabato 16 novembre 2019
13.19
Il Movimento 5 Stelle lancia la corsa alle elezioni regionali in Puglia della primavera 2020. Obiettivo del movimento grillino è offrire ai propri iscritti una rosa di nomi fra cui scegliere per le "regionarie", la consultazione interna alla compagine pentastellata sulla piattaforma Rousseau, da cui usciranno il candidato alla presidenza e i candidati consiglieri regionali. La data di scadenza è il 10 dicembre, giorno entro il quale la sezione pugliese del Movimento presenterà il ventaglio di nomi al capo politico, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Primo passo le riunioni provinciali, che saranno tenute dalla portavoce al consiglio regionale della Puglia Antonella Laricchia e dalla senatrice Barbara Lezzi, ex ministro per il Sud nell'esperienza di governo del Movimento con la Lega. La strategia è scegliere entro dicembre il candidato che i pentastellati presenteranno nella corsa alla presidenza della Regione Puglia, poi discutere sul metodo e sul programma. Un percorso che è stato «Intrapreso già a maggio 2019 con i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle», dice Laricchia, questa mattina in conferenza stampa a Bari con Barbara Lezzi.
Per le candidature al consiglio regionale, invece, sembra necessario sciogliere il nodo legato ad alcune possibili modifiche della legge elettorale, come per esempio l'obbligo di espressione da parte dell'elettorato attivo di una doppia preferenza, femminile e maschile. Entro il 10 dicembre - assicurano dal Movimento 5 Stelle Puglia - verrà stabilito anche l'intero cronoprogramma della fase pre-elettorale, con la data per le "regionarie".
Sembra comunque certo che il Movimento andrà da solo alla sfida elettorale in Puglia, mettendo tra parentesi l'alleanza con il Pd sperimentata in Umbria e che non ha portato risultati positivi. «Non parliamo di nessun accordo con il Pd - dice Lezzi. In questi cinque anni i consiglieri pugliesi del Movimento hanno fatto una dura opposizione a Emiliano, che dovrebbe chiedere scusa ai cittadini della Puglia per quanto ha sprecato e per quello che non ha risolto. Per questo l'ipotesi Pd è marginale per noi; pensiamo al M5S ed eventualmente a una sinergia con la società civile. Vogliamo togliere la Puglia da questa cappa di clientelismo, sottrarla da quel muro sollevato da molte forze politiche, tra cui il Pd, e che ha reso accessibile a pochi lo sviluppo e la crescita».
Sulla possibilità, invece, che anche i non iscritti al Movimento partecipino alla scelta dei candidati, pur con qualche riserva, Antonella Laricchia spiega: «Questo è un "must" del Movimento 5 Stelle, lo abbiamo sempre fatto a tutti i livelli istituzionali. Abbiamo sempre parlato con la società civile, accogliendone i suggerimenti e portando questa voce nelle istituzioni. Anche in questa campagna elettorale, sia per la formazione del programma sia - se ce ne saranno le condizioni - per le candidature valuteremo il coinvolgimento dei non iscritti».
E sulla possibilità che sia proprio quello di Antonella Laricchia uno dei nomi per la candidatura a presidente della Regione Puglia la portavoce pentastellata aggiunge: «Sono a disposizione. Come sempre però il candidato deve essere scelto, online, dagli iscritti».
Non lo stesso, invece, accadrà per Barbara Lezzi, che da senatrice non potrebbe comunque candidarsi a cariche in Regione Puglia. L'ex ministro fa riferimento all'eurodeputato di Siamo europei Carlo Calenda, che nei giorni scorsi aveva accusato proprio Barbara Lezzi della crisi economica di Acelor Mittal, ventilando una sua candidatura alla presidenza della Puglia. «Una cosa che non sta né in cielo né in terra - contrattacca Lezzi. Quando Calenda si vede stretto da domande scomode tira fuori il fatto che io mi voglia candidare in Puglia».
Primo passo le riunioni provinciali, che saranno tenute dalla portavoce al consiglio regionale della Puglia Antonella Laricchia e dalla senatrice Barbara Lezzi, ex ministro per il Sud nell'esperienza di governo del Movimento con la Lega. La strategia è scegliere entro dicembre il candidato che i pentastellati presenteranno nella corsa alla presidenza della Regione Puglia, poi discutere sul metodo e sul programma. Un percorso che è stato «Intrapreso già a maggio 2019 con i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle», dice Laricchia, questa mattina in conferenza stampa a Bari con Barbara Lezzi.
Per le candidature al consiglio regionale, invece, sembra necessario sciogliere il nodo legato ad alcune possibili modifiche della legge elettorale, come per esempio l'obbligo di espressione da parte dell'elettorato attivo di una doppia preferenza, femminile e maschile. Entro il 10 dicembre - assicurano dal Movimento 5 Stelle Puglia - verrà stabilito anche l'intero cronoprogramma della fase pre-elettorale, con la data per le "regionarie".
Sembra comunque certo che il Movimento andrà da solo alla sfida elettorale in Puglia, mettendo tra parentesi l'alleanza con il Pd sperimentata in Umbria e che non ha portato risultati positivi. «Non parliamo di nessun accordo con il Pd - dice Lezzi. In questi cinque anni i consiglieri pugliesi del Movimento hanno fatto una dura opposizione a Emiliano, che dovrebbe chiedere scusa ai cittadini della Puglia per quanto ha sprecato e per quello che non ha risolto. Per questo l'ipotesi Pd è marginale per noi; pensiamo al M5S ed eventualmente a una sinergia con la società civile. Vogliamo togliere la Puglia da questa cappa di clientelismo, sottrarla da quel muro sollevato da molte forze politiche, tra cui il Pd, e che ha reso accessibile a pochi lo sviluppo e la crescita».
Sulla possibilità, invece, che anche i non iscritti al Movimento partecipino alla scelta dei candidati, pur con qualche riserva, Antonella Laricchia spiega: «Questo è un "must" del Movimento 5 Stelle, lo abbiamo sempre fatto a tutti i livelli istituzionali. Abbiamo sempre parlato con la società civile, accogliendone i suggerimenti e portando questa voce nelle istituzioni. Anche in questa campagna elettorale, sia per la formazione del programma sia - se ce ne saranno le condizioni - per le candidature valuteremo il coinvolgimento dei non iscritti».
E sulla possibilità che sia proprio quello di Antonella Laricchia uno dei nomi per la candidatura a presidente della Regione Puglia la portavoce pentastellata aggiunge: «Sono a disposizione. Come sempre però il candidato deve essere scelto, online, dagli iscritti».
Non lo stesso, invece, accadrà per Barbara Lezzi, che da senatrice non potrebbe comunque candidarsi a cariche in Regione Puglia. L'ex ministro fa riferimento all'eurodeputato di Siamo europei Carlo Calenda, che nei giorni scorsi aveva accusato proprio Barbara Lezzi della crisi economica di Acelor Mittal, ventilando una sua candidatura alla presidenza della Puglia. «Una cosa che non sta né in cielo né in terra - contrattacca Lezzi. Quando Calenda si vede stretto da domande scomode tira fuori il fatto che io mi voglia candidare in Puglia».