Eventi e cultura
Il Medimex a Taranto. La grande notte dei Placebo
La band di Brian Molko ha suonato davanti a un piazzale completamente sold out
Puglia - sabato 9 giugno 2018
10.10
Dopo il memorabile concerto di Iggy Pop a Bari lo scorso anno, anche quest'anno il Medimex ha portato in Puglia nomi di grandissimo richiamo internazionale e molto amati anche in Italia. Al cambio di location, con lo spostamento da Bari a Taranto, è corrisposto il medesimo risultato: tanta gente, musica di grande qualità e una città che per un fine settimana è riuscita a far parlar di sé per un grande evento culturale che ha attirato persone da tutta la Puglia e il Sud Italia, e non per la fabbrica della morte.
A Taranto la mostra su Kurt Cobain, il leader dei Nirvana morto suicida nel 1994, e tanti palchi laterali a far da corredo al piatto forte della rassegna. Si è cominciato giovedì 7 giugno con lo spettacolo 3D dei tedeschi Kraftwerk, che hanno riempito l'affascinante location della rotonda sul lungomare di Taranto sferzata da un piacevole vento jonico, per arrivare all'8 giugno con il tanto atteso concerto dei Placebo, idoli dell'alt-rock.
Un'attesa spasmodica per la band londinese confermata dal sold out fatto registrare per la serata di ieri già due giorni prima del concerto. E la band di Brian Molko e Stefan Olsdal non ha tradito le aspettative, suonando più di un'ora e mezza (chi era a Noci il 1 settembre 2010 ricorderà come la band occupò il palco per poco più di un'ora, bis compresi) e proponendo una scaletta equilibrata tra vecchi classici degli anni '90 e '00 e nuovi successi.
Pubblico particolarmente coinvolto fin dall'inizio, quando Brian Molko (in una forma vocale semplicemente straordinaria) e soci attaccano con Pure Morning, uno dei cavalli di battaglia della band. Una platea calda e partecipe, che si accende già nelle prime battute, quando la band esegue due brani estratti da "Sleeping With Ghosts", album del 2004 da più parti ritenuto il vero capolavoro dei Placebo: la title track, proposta in una versione più acida ed elettrica rispetto all'originale, e la bellissima Special Needs, tra i pezzi più noti e coinvolgenti del gruppo.
Un po' più freddina la risposta alle canzoni più recenti, tra cui spicca per partecipazione Too Many Friends (2013) e il suo accattivante ritornello. L'atmosfera torna su con l'esecuzione di un paio di brani estratti da "Battle for the Sun" (2010): una versione super psichedelica di Devil in the Details e For What It's Worth, brano che fa saltare e divertire la piazza jonica. Brian Molko e compagni lasciano praticamente zero spazio all'interazione con il pubblico e vanno spediti a cento all'ora. Ci si avvicina così a grandi falcate verso l'esplosivo finale, affidato ad alcuni tra i brani più famosi della band: da Song to Say Goodbye a Running Up That Hill passando per Without You I'm Nothing, per concludere poi con The Bitter End e Special K (canzone della discordia a Sanremo 2001, quando Brian Molko distrusse la sua Stratocaster in diretta TV).
C'è tempo anche per un breve bis, che cattura l'attenzione del pubblico con la famosa Infra-Red. Lo spettacolo si conclude così poco dopo la mezzanotte (puntualità svizzera, complimenti all'organizzazione), solo con un po' di amaro in bocca tra i fan per la mancata esecuzione di Every You Every Me, tra i brani più belli e conosciuti dei Placebo.
Il risultato resta comunque molto positivo: c'è tanta soddisfazione tra i tarantini, ma anche tra i baresi, che con poco più di un'ora di macchina si sono goduti uno spettacolo di qualità a prezzi ragionevoli (soli 15 Euro il biglietto, a fronte però dell'ingresso gratuito dell'anno scorso). «È stato un grande spettacolo - dicono alcuni nostri concittadini al termine del concerto. Complimenti a Taranto per l'organizzazione e al Medimex per aver portato anche quest'anno grandi artisti internazionali. Non è il momento di fare polemica sullo spostamento da Bari a Taranto».
A Taranto la mostra su Kurt Cobain, il leader dei Nirvana morto suicida nel 1994, e tanti palchi laterali a far da corredo al piatto forte della rassegna. Si è cominciato giovedì 7 giugno con lo spettacolo 3D dei tedeschi Kraftwerk, che hanno riempito l'affascinante location della rotonda sul lungomare di Taranto sferzata da un piacevole vento jonico, per arrivare all'8 giugno con il tanto atteso concerto dei Placebo, idoli dell'alt-rock.
Un'attesa spasmodica per la band londinese confermata dal sold out fatto registrare per la serata di ieri già due giorni prima del concerto. E la band di Brian Molko e Stefan Olsdal non ha tradito le aspettative, suonando più di un'ora e mezza (chi era a Noci il 1 settembre 2010 ricorderà come la band occupò il palco per poco più di un'ora, bis compresi) e proponendo una scaletta equilibrata tra vecchi classici degli anni '90 e '00 e nuovi successi.
Pubblico particolarmente coinvolto fin dall'inizio, quando Brian Molko (in una forma vocale semplicemente straordinaria) e soci attaccano con Pure Morning, uno dei cavalli di battaglia della band. Una platea calda e partecipe, che si accende già nelle prime battute, quando la band esegue due brani estratti da "Sleeping With Ghosts", album del 2004 da più parti ritenuto il vero capolavoro dei Placebo: la title track, proposta in una versione più acida ed elettrica rispetto all'originale, e la bellissima Special Needs, tra i pezzi più noti e coinvolgenti del gruppo.
Un po' più freddina la risposta alle canzoni più recenti, tra cui spicca per partecipazione Too Many Friends (2013) e il suo accattivante ritornello. L'atmosfera torna su con l'esecuzione di un paio di brani estratti da "Battle for the Sun" (2010): una versione super psichedelica di Devil in the Details e For What It's Worth, brano che fa saltare e divertire la piazza jonica. Brian Molko e compagni lasciano praticamente zero spazio all'interazione con il pubblico e vanno spediti a cento all'ora. Ci si avvicina così a grandi falcate verso l'esplosivo finale, affidato ad alcuni tra i brani più famosi della band: da Song to Say Goodbye a Running Up That Hill passando per Without You I'm Nothing, per concludere poi con The Bitter End e Special K (canzone della discordia a Sanremo 2001, quando Brian Molko distrusse la sua Stratocaster in diretta TV).
C'è tempo anche per un breve bis, che cattura l'attenzione del pubblico con la famosa Infra-Red. Lo spettacolo si conclude così poco dopo la mezzanotte (puntualità svizzera, complimenti all'organizzazione), solo con un po' di amaro in bocca tra i fan per la mancata esecuzione di Every You Every Me, tra i brani più belli e conosciuti dei Placebo.
Il risultato resta comunque molto positivo: c'è tanta soddisfazione tra i tarantini, ma anche tra i baresi, che con poco più di un'ora di macchina si sono goduti uno spettacolo di qualità a prezzi ragionevoli (soli 15 Euro il biglietto, a fronte però dell'ingresso gratuito dell'anno scorso). «È stato un grande spettacolo - dicono alcuni nostri concittadini al termine del concerto. Complimenti a Taranto per l'organizzazione e al Medimex per aver portato anche quest'anno grandi artisti internazionali. Non è il momento di fare polemica sullo spostamento da Bari a Taranto».