Attualità
Il nuovo assegno per il nucleo familiare in vigore dal primo luglio
I chiarimenti dell'esperto Giovanni Assi su un tema che in queste ore sta interessando milioni di italiani
Bari - martedì 29 giugno 2021
12.49
Abbiamo chiesto al dott. Giovanni Assi, consulente del lavoro esperto in risorse umane, diritto del lavoro e relazioni sindacali e responsabile nazionale con deleghe al welfare e lavoro di Unimpresa (Unione nazionale delle imprese), chiarimenti su un tema che in queste ore sta interessando milioni di italiani, siano essi lavoratori dipendenti che autonomi, ovvero il Nuovo Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) in vigore dal primo luglio.
Giovanni Assi: effettivamente in questi giorni i media hanno generato sull'argomento un po' di confusione tra i cittadini ed è giusto mettere un po' d'ordine. Il Decreto Legge 79/2021 ha introdotto una misura temporanea per le famiglie, in attesa dell'assegno unico e universale che il Governo ha introdotto con la legge delega 46/2021 ed in attesa della sua attuazione.
Le novità in arrivo dal primo luglio 2021, che saranno valide per i prossimi sei mesi ovvero fino al 31 dicembre 2021, sono essenzialmente due:
- la prima è l'introduzione di un assegno "ponte" mensile, modulato in base all'ISEE ed al numero di figli minori, e riguarda tutti coloro che non hanno diritto agli Assegni per il Nucleo Familiare e cioè disoccupati, lavoratori autonomi, partite iva, ecc...;
- la seconda novità, invece, prevede un aumento degli Assegni al nucleo familiare già esistenti, pari a € 37,50 per ciascun figlio (che diventano € 55 per ciascun figlio nei nuclei con almeno tre figli) percepiti da lavoratori dipendenti, pensionati, cassa integrati e disoccupati con l'indennità. In quest'ultimo caso il reddito di riferimento non è quello proveniente dall'ISEE, ma si tiene conto del reddito dell'intero nucleo familiare.
In entrambi i casi sono previsti importi maggiorati in caso di figli disabili. Per l'assegno "ponte", ovvero per tutti coloro che non hanno diritto all'ANF, la domanda dovrà essere presentata direttamente all'INPS dal 1° luglio e servirà essere in possesso dell'ISEE; gli importi verranno erogati direttamente dall'INPS sull'Iban indicato nella domanda. Le domande per l'assegno ponte dovranno essere presentate entro e non oltre il mese di settembre per avere diritto all'assegno con decorrenza primo luglio 2021.
La procedura resta invariata, invece, per la seconda misura ovvero quella che riguarda i lavoratori dipendenti e tutti coloro che percepiscono gli ANF. In tale circostanza l'avente diritto può già presentare la domanda che varrà dal 1° luglio, sempre all'INPS oppure tramite patronati e altri intermediari, in tale circostanza il pagamento avverrà per il tramite del datore di lavoro per i dipendenti regolarmente assunti o direttamente dall'INPS per le altre categorie (pensionati e disoccupati con indennità).
Siamo solo al primo step di quello che dovrà essere la necessaria ed ormai non più procrastinabile riforma fiscale che anche l'Europa ci richiede e che vedrà dal 1° gennaio 2022 un secondo passaggio proprio con l'assegno universale che sostituirà l'attuale sistema di detrazioni fiscali, assegni ed aiuti alle famiglie.
Giovanni Assi: effettivamente in questi giorni i media hanno generato sull'argomento un po' di confusione tra i cittadini ed è giusto mettere un po' d'ordine. Il Decreto Legge 79/2021 ha introdotto una misura temporanea per le famiglie, in attesa dell'assegno unico e universale che il Governo ha introdotto con la legge delega 46/2021 ed in attesa della sua attuazione.
Le novità in arrivo dal primo luglio 2021, che saranno valide per i prossimi sei mesi ovvero fino al 31 dicembre 2021, sono essenzialmente due:
- la prima è l'introduzione di un assegno "ponte" mensile, modulato in base all'ISEE ed al numero di figli minori, e riguarda tutti coloro che non hanno diritto agli Assegni per il Nucleo Familiare e cioè disoccupati, lavoratori autonomi, partite iva, ecc...;
- la seconda novità, invece, prevede un aumento degli Assegni al nucleo familiare già esistenti, pari a € 37,50 per ciascun figlio (che diventano € 55 per ciascun figlio nei nuclei con almeno tre figli) percepiti da lavoratori dipendenti, pensionati, cassa integrati e disoccupati con l'indennità. In quest'ultimo caso il reddito di riferimento non è quello proveniente dall'ISEE, ma si tiene conto del reddito dell'intero nucleo familiare.
In entrambi i casi sono previsti importi maggiorati in caso di figli disabili. Per l'assegno "ponte", ovvero per tutti coloro che non hanno diritto all'ANF, la domanda dovrà essere presentata direttamente all'INPS dal 1° luglio e servirà essere in possesso dell'ISEE; gli importi verranno erogati direttamente dall'INPS sull'Iban indicato nella domanda. Le domande per l'assegno ponte dovranno essere presentate entro e non oltre il mese di settembre per avere diritto all'assegno con decorrenza primo luglio 2021.
La procedura resta invariata, invece, per la seconda misura ovvero quella che riguarda i lavoratori dipendenti e tutti coloro che percepiscono gli ANF. In tale circostanza l'avente diritto può già presentare la domanda che varrà dal 1° luglio, sempre all'INPS oppure tramite patronati e altri intermediari, in tale circostanza il pagamento avverrà per il tramite del datore di lavoro per i dipendenti regolarmente assunti o direttamente dall'INPS per le altre categorie (pensionati e disoccupati con indennità).
Siamo solo al primo step di quello che dovrà essere la necessaria ed ormai non più procrastinabile riforma fiscale che anche l'Europa ci richiede e che vedrà dal 1° gennaio 2022 un secondo passaggio proprio con l'assegno universale che sostituirà l'attuale sistema di detrazioni fiscali, assegni ed aiuti alle famiglie.