Attualità
Il Parco del Castello sarà realtà, arrivati oltre 28 milioni dal ministero
Il presidente Patroni Griffi: "Abbiamo incassato un risultato importantissimo per la città e per il suo porto"
Bari - mercoledì 5 gennaio 2022
8.56 Comunicato Stampa
È stato ammesso a finanziamento da parte del MIMS (Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili), nell'ambito del PAC (Programma di Azione e Coesione) "Infrastrutture e Reti" 2014-2020, il progetto denominato "Interazioni Porto Città: Parco del Castello – riconversione castello -porto", l'Ente portuale ha già avviato la fase due, quella cioè relativa alla progettazione definitiva e alla formalizzazione della convenzione.
Il dipartimento tecnico dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) è già al lavoro per avviare l'iter prodromico per la cantierizzazione del progetto.
La proposta dell'Ente, ammessa a finanziamento nell'ambito dell'Asse B "Recupero waterfront", nasce da un'intesa tra l'AdSPMAM e il Comune di Bari finalizzata ad estendere gli spazi a verde di pertinenza del castello normanno-svevo. Si tratta dell'edificio simbolo della città di Bari, un'imponente fortezza che si erge ai margini della città vecchia, risalente al XIII secolo e oggi adibita a polo museale.
Il progetto dell'AdSPMAM si articola in due distinti interventi: il primo è la ridefinizione e il banchinamento dello specchio acqueo interno alla "darsena vecchia", necessario per riqualificare un ambito portuale sottoutilizzato e per ridisegnare la viabilità portuale e le relative connessioni con la città. Il secondo intervento, invece, prevede l'interramento della rete stradale portuale, per un tratto di circa 600 metri, in affiancamento al sistema viario cittadino che verrà quindi spostato nell'area portuale, favorendo la connessione tra castello, aree verdi esistenti e aree portuali.
Attraverso l'intervento, l'AdSPMAM intende offrire al territorio una significativa opportunità non solo in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, ma anche per la promozione delle risorse economiche, turistiche e culturali, in relazione al conseguente aumento del traffico di turisti nell'area portuale.
"Abbiamo incassato un risultato importantissimo per la città e per il suo porto, un risultato che anche va a premiare e a valorizzare il nostro lavoro – commenta il presidente dell'AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Ricongiungeremo il castello con il suo mare, mediante la realizzazione – attraverso tecniche che ne minimizzino o ne annullino del tutto la percezione visiva – di due assi viari, urbano e portuale. Una vera e propria opera di ricucitura delle due parti di territorio, realizzata tramite l'introduzione di attraversamenti pedonali a basso impatto visivo, nonché attraverso l'insediamento di attività urbane lungo le banchine portuali. Interventi mirati che ci porteranno a migliorare la connessione funzionale tra aree portuali e retro-portuali, a valorizzare i nostri beni architettonici e archeologici e ad arricchire l'appeal del territorio e della sua offerta turistica".
L'intervento è stato ammesso a finanziamento per quasi 4 milioni di euro, sulla linea di azione 3 "interventi di sistemazione e di riqualificazione funzionale e urbanistica delle aree portuali" e per circa 25 milioni di euro, sulla linea di azione 4 "Interventi di miglioramento della connessione materiale tra i centri urbani e le aree portuali", per un totale di 28.092.857,43 euro complessivi sui 28.500.000 euro richiesti.
Il dipartimento tecnico dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) è già al lavoro per avviare l'iter prodromico per la cantierizzazione del progetto.
La proposta dell'Ente, ammessa a finanziamento nell'ambito dell'Asse B "Recupero waterfront", nasce da un'intesa tra l'AdSPMAM e il Comune di Bari finalizzata ad estendere gli spazi a verde di pertinenza del castello normanno-svevo. Si tratta dell'edificio simbolo della città di Bari, un'imponente fortezza che si erge ai margini della città vecchia, risalente al XIII secolo e oggi adibita a polo museale.
Il progetto dell'AdSPMAM si articola in due distinti interventi: il primo è la ridefinizione e il banchinamento dello specchio acqueo interno alla "darsena vecchia", necessario per riqualificare un ambito portuale sottoutilizzato e per ridisegnare la viabilità portuale e le relative connessioni con la città. Il secondo intervento, invece, prevede l'interramento della rete stradale portuale, per un tratto di circa 600 metri, in affiancamento al sistema viario cittadino che verrà quindi spostato nell'area portuale, favorendo la connessione tra castello, aree verdi esistenti e aree portuali.
Attraverso l'intervento, l'AdSPMAM intende offrire al territorio una significativa opportunità non solo in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini, ma anche per la promozione delle risorse economiche, turistiche e culturali, in relazione al conseguente aumento del traffico di turisti nell'area portuale.
"Abbiamo incassato un risultato importantissimo per la città e per il suo porto, un risultato che anche va a premiare e a valorizzare il nostro lavoro – commenta il presidente dell'AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Ricongiungeremo il castello con il suo mare, mediante la realizzazione – attraverso tecniche che ne minimizzino o ne annullino del tutto la percezione visiva – di due assi viari, urbano e portuale. Una vera e propria opera di ricucitura delle due parti di territorio, realizzata tramite l'introduzione di attraversamenti pedonali a basso impatto visivo, nonché attraverso l'insediamento di attività urbane lungo le banchine portuali. Interventi mirati che ci porteranno a migliorare la connessione funzionale tra aree portuali e retro-portuali, a valorizzare i nostri beni architettonici e archeologici e ad arricchire l'appeal del territorio e della sua offerta turistica".
L'intervento è stato ammesso a finanziamento per quasi 4 milioni di euro, sulla linea di azione 3 "interventi di sistemazione e di riqualificazione funzionale e urbanistica delle aree portuali" e per circa 25 milioni di euro, sulla linea di azione 4 "Interventi di miglioramento della connessione materiale tra i centri urbani e le aree portuali", per un totale di 28.092.857,43 euro complessivi sui 28.500.000 euro richiesti.