Vita di città
Il presidente Emiliano consegna i nuovi alloggi popolari realizzati da Arca Puglia
«Abbiamo mantenuto la parola data ai cittadini»
Bari - martedì 4 luglio 2017
15.56 Comunicato Stampa
"È una cerimonia semplice ma estremamente commovente" a dirlo è il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano mentre consegna le chiavi delle nuove case popolari realizzate da Arca Puglia a 36 famiglie baresi. Presenti all'assegnazione degli alloggi, in via Glomerelli, anche il sindaco Antonio Decaro, l'amministratore delegato di Arca Puglia Zichella e il direttore generale di Arca Sabino Lupelli.
"Ogni assegnatario - racconta Emiliano - è una storia di sofferenza che abbiamo imparato a conoscere negli anni quando, come succede in tutti i comuni, queste persone venivano sotto Palazzo di città perché non sapevano come risolvere il problema dell'abitazione. Per noi poter dimostrare di essere persone di parola è molto importante. Adesso bisognerà fare la stessa cosa anche nel resto della Puglia e devo dire anche nel resto di Italia". Le 36 abitazioni sono destinate a nuclei familiari in condizioni di morosità incolpevole o al cui interno vi sono componenti con disabilità. Gli edifici sono stati costruiti secondo quanto previsto dai protocolli sull'efficientamento energetico e con standard qualitativi molto elevati, riscaldamento autonomo, videocitofono, avvolgibili elettriche, posto auto coperto e aree a verde, compresa una zona ecologica interna al residence.
"Se a Bari oggi non c'è la stessa tensione abitativa che si vive in altri comuni – spiega Emiliano - non è perché penso solo al capoluogo, ma perché ci ho pensato molti anni fa, quando facevo il sindaco, redigendo un Piano casa e destinando tantissimi soldi alla costruzione di nuovi edifici popolari. Bari dunque è una città fortunata da questo punto di vista, perché abbiamo programmato per tempo questi interventi e stiamo per consegnare altre centinaia di nuove case popolari. Aggiungo che le graduatorie per la loro assegnazione sono trasparenti, regolari, controllate, senza pericolo di inquinamento. Purtroppo in Italia si è smesso di fare case popolari 30, 40 anni fa e tanta gente che non si poteva permettere di comprarla è andata in una difficoltà estrema. Adesso, con l'aiuto degli altri sindaci pugliesi, bisognerà fare la stessa cosa nelle altre città della regione, dove c'è tanta gente che ha lo stesso problema, un dramma che cercheremo di risolvere anche con il supporto del sindaco dei sindaci, Antonio Decaro, che sta proseguendo con grande capacità questo cammino".
"Senza casa e senza lavoro non c'è famiglia, non c'è Italia, non c'è Paese – conclude Emiliano - Ecco perché fare case popolari, farle bene, di qualità, come quelle che abbiamo assegnato oggi è e sarà molto importante".
"Ogni assegnatario - racconta Emiliano - è una storia di sofferenza che abbiamo imparato a conoscere negli anni quando, come succede in tutti i comuni, queste persone venivano sotto Palazzo di città perché non sapevano come risolvere il problema dell'abitazione. Per noi poter dimostrare di essere persone di parola è molto importante. Adesso bisognerà fare la stessa cosa anche nel resto della Puglia e devo dire anche nel resto di Italia". Le 36 abitazioni sono destinate a nuclei familiari in condizioni di morosità incolpevole o al cui interno vi sono componenti con disabilità. Gli edifici sono stati costruiti secondo quanto previsto dai protocolli sull'efficientamento energetico e con standard qualitativi molto elevati, riscaldamento autonomo, videocitofono, avvolgibili elettriche, posto auto coperto e aree a verde, compresa una zona ecologica interna al residence.
"Se a Bari oggi non c'è la stessa tensione abitativa che si vive in altri comuni – spiega Emiliano - non è perché penso solo al capoluogo, ma perché ci ho pensato molti anni fa, quando facevo il sindaco, redigendo un Piano casa e destinando tantissimi soldi alla costruzione di nuovi edifici popolari. Bari dunque è una città fortunata da questo punto di vista, perché abbiamo programmato per tempo questi interventi e stiamo per consegnare altre centinaia di nuove case popolari. Aggiungo che le graduatorie per la loro assegnazione sono trasparenti, regolari, controllate, senza pericolo di inquinamento. Purtroppo in Italia si è smesso di fare case popolari 30, 40 anni fa e tanta gente che non si poteva permettere di comprarla è andata in una difficoltà estrema. Adesso, con l'aiuto degli altri sindaci pugliesi, bisognerà fare la stessa cosa nelle altre città della regione, dove c'è tanta gente che ha lo stesso problema, un dramma che cercheremo di risolvere anche con il supporto del sindaco dei sindaci, Antonio Decaro, che sta proseguendo con grande capacità questo cammino".
"Senza casa e senza lavoro non c'è famiglia, non c'è Italia, non c'è Paese – conclude Emiliano - Ecco perché fare case popolari, farle bene, di qualità, come quelle che abbiamo assegnato oggi è e sarà molto importante".