Cronaca
Il sindaco di Bari sul nuovo Dpcm: "Noi primi cittadini manterremo unite le comunità"
Il presidente dell' Anci ha chiesto al Governo ristori immediati e a fondo perfuto
Bari - lunedì 26 ottobre 2020
8.41
"Oggi abbiamo più paura del futuro che del virus. I sindaci ne tengono conto e faranno tutto quanto è possibile per mantenere unite le comunità e per spegnere possibili reazioni violente a una situazione tanto difficile".
Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, commentando le chiusure imposte dal Governo con l'ultimo dpcm.
"I sindaci - ha proseguito - si aspettano che lo Stato faccia seguire alle promesse azioni concrete e tempestive: ristori immediati e automatici a fondo perduto, cassa integrazione e riduzione di imposte e affitti per le categorie colpite dalle restrizioni. In queste ore, consapevoli di essere nel pieno di una emergenza che necessita di risposte straordinarie, tutte le istituzioni hanno un dovere: essere istituzioni e assumersi la responsabilità delle decisioni e delle azioni. Con l'obiettivo della tenuta del Paese. Ma l'unico modo perché la risposta straordinaria funzioni è saldare un patto tra Stato e cittadini".
"Ai sacrifici chiesti alla popolazione - aggiunge - devono corrispondere certezze da parte dello Stato: ristoro concreto e immediato a chi chiude senza lungaggini burocratiche. All'impegno dello Stato deve corrispondere il senso di responsabilità dei cittadini: rispettare le regole - conclude - e limitare i contatti per contribuire a frenare il contagio".
Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, commentando le chiusure imposte dal Governo con l'ultimo dpcm.
"I sindaci - ha proseguito - si aspettano che lo Stato faccia seguire alle promesse azioni concrete e tempestive: ristori immediati e automatici a fondo perduto, cassa integrazione e riduzione di imposte e affitti per le categorie colpite dalle restrizioni. In queste ore, consapevoli di essere nel pieno di una emergenza che necessita di risposte straordinarie, tutte le istituzioni hanno un dovere: essere istituzioni e assumersi la responsabilità delle decisioni e delle azioni. Con l'obiettivo della tenuta del Paese. Ma l'unico modo perché la risposta straordinaria funzioni è saldare un patto tra Stato e cittadini".
"Ai sacrifici chiesti alla popolazione - aggiunge - devono corrispondere certezze da parte dello Stato: ristoro concreto e immediato a chi chiude senza lungaggini burocratiche. All'impegno dello Stato deve corrispondere il senso di responsabilità dei cittadini: rispettare le regole - conclude - e limitare i contatti per contribuire a frenare il contagio".