Cronaca
Il Tar Puglia annulla la graduatoria del Psr, in bilico 77 milioni
Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso di cinque aziende. La Regione rischia di perdere i fondi europei
Bari - martedì 12 maggio 2020
19.09
Il Tar della Puglia ha accolto nel merito il ricorso di alcune aziende agricole che erano state escluse dal Piano di sviluppo rurale, annullando la graduatoria regionale della misura 4.1A del Psr.
Con questa sentenza pronunciata dal tribunale amministrativo si ripresenta il rischio per la Puglia di perdere i fondi europei: la Regione aveva chiesto alla Commissione europea una deroga per evitare il disimpegno di 77 milioni di euro, ma adesso gli uffici regionali saranno costretti a ripartire da zero.
Proprio sulla misura 4.1A lo scorso dicembre, in Consiglio regionale, c'è stato uno scontro tra il governatore Michele Emiliano e il suo ex assessore alle Politiche agricole, Leo Di Gioia, poi dimessosi. Di Gioia, durante la seduta del Consiglio regionale per l'approvazione del bilancio di previsione 2020, denunciò presunte irregolarità nella compilazione di quella stessa graduatoria, oggi oggetto di sentenza da parte del Tar pugliese. In seguito a quelle gravi accuse, il presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, decise di far pervenire il verbale della seduta alla Procura di Bari, che sulla vicenda ha avviato un'indagine conoscitiva.
Con questa sentenza pronunciata dal tribunale amministrativo si ripresenta il rischio per la Puglia di perdere i fondi europei: la Regione aveva chiesto alla Commissione europea una deroga per evitare il disimpegno di 77 milioni di euro, ma adesso gli uffici regionali saranno costretti a ripartire da zero.
Proprio sulla misura 4.1A lo scorso dicembre, in Consiglio regionale, c'è stato uno scontro tra il governatore Michele Emiliano e il suo ex assessore alle Politiche agricole, Leo Di Gioia, poi dimessosi. Di Gioia, durante la seduta del Consiglio regionale per l'approvazione del bilancio di previsione 2020, denunciò presunte irregolarità nella compilazione di quella stessa graduatoria, oggi oggetto di sentenza da parte del Tar pugliese. In seguito a quelle gravi accuse, il presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, decise di far pervenire il verbale della seduta alla Procura di Bari, che sulla vicenda ha avviato un'indagine conoscitiva.