
Speciale
Il teatro Ariston di Sanremo intolato a Domenico Modugno
Da Arbore alla vedova Franca Grandolfi in tanti appoggiano l'iniziativa partita dalle etichette indipendenti
Bari - venerdì 18 ottobre 2019
Comunicato Stampa
"Meraviglioso Modugno", il format musicale ideato da Cristina Zoppa con Franca Gandolfi, vedova di Domenico Modugno, ha aderito con entusiasmo alla proposta di intitolare il Teatro Ariston a Domenico Modugno in occasione dei giorni del 70° Festival di Sanremo.
«È una iniziativa che mi commuove questa della proposta dell'intitolazione dell'Ariston a Domenico e aderisco con grandissimo piacere - commenta Franca Gandolfi - In più, acquisisce ancora maggiore importanza perché parte "dal basso" , da tutto quel mondo del circuito indipendente che da sempre ha amato Domenico Modugno portandolo con la reinterpretazione dei suoi brani nei circuiti alternativi della musica dando così linfa vitale alla sua grande arte».
In occasione del 70esimo Festival di Sanremo si sono raccolte diverse adesioni alla proposta di intitolare il Teatro Ariston a "Domenico Modugno". La proposta è stata fatta da Giordano Sangiorgi , patron del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e organizzatore della Festa della Musica dei Giovani del Mibac, al Tavolo della Musica e di Sanremo, indetta dall'Amministratore Delegato della RAI Fabrizio Salini, che ha raccolto subito entusiastiche adesioni nel settore musicale.
«Se la Canzone Italiana è diventata così importante nel mondo e con lei il Festival di Sanremo – dichiara il cantautore e musicista Franco Fasano, storico autore di grandi successi del Festival – lo deve a Domenico Modugno che con "Nel blu dipinto di blu" ha saputo conquistare ogni angolo del pianeta. Con "Volare" ruppe la tradizione musicale dell'epoca diventando uno straordinario volano per la musica italiana all'estero».
Anche Renzo Arbore ha aderito con entusiasmo grazie a un'intervista apparsa nei giorni scorsi, mentre Edoardo De Angelis, storico cantautore di Lella, ha aderito ricordando la collaborazione avuta con Domenico Modugno tanti anni fa.
«Sarebbe un grande segno di rispetto e di innovazione e un meritato riconoscimento che ci auguriamo la Rai raccolga - conclude Giordano Sangiorgi - perche' farebbero entrare prima di ogni cosa la grande musica, il cuore e la passione nel segno del piu' grande Made in Italy musicale gia' dentro la settantesima edizione del Festival di Sanremo ancora prima di cominciare».
«È una iniziativa che mi commuove questa della proposta dell'intitolazione dell'Ariston a Domenico e aderisco con grandissimo piacere - commenta Franca Gandolfi - In più, acquisisce ancora maggiore importanza perché parte "dal basso" , da tutto quel mondo del circuito indipendente che da sempre ha amato Domenico Modugno portandolo con la reinterpretazione dei suoi brani nei circuiti alternativi della musica dando così linfa vitale alla sua grande arte».
In occasione del 70esimo Festival di Sanremo si sono raccolte diverse adesioni alla proposta di intitolare il Teatro Ariston a "Domenico Modugno". La proposta è stata fatta da Giordano Sangiorgi , patron del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti e organizzatore della Festa della Musica dei Giovani del Mibac, al Tavolo della Musica e di Sanremo, indetta dall'Amministratore Delegato della RAI Fabrizio Salini, che ha raccolto subito entusiastiche adesioni nel settore musicale.
«Se la Canzone Italiana è diventata così importante nel mondo e con lei il Festival di Sanremo – dichiara il cantautore e musicista Franco Fasano, storico autore di grandi successi del Festival – lo deve a Domenico Modugno che con "Nel blu dipinto di blu" ha saputo conquistare ogni angolo del pianeta. Con "Volare" ruppe la tradizione musicale dell'epoca diventando uno straordinario volano per la musica italiana all'estero».
Anche Renzo Arbore ha aderito con entusiasmo grazie a un'intervista apparsa nei giorni scorsi, mentre Edoardo De Angelis, storico cantautore di Lella, ha aderito ricordando la collaborazione avuta con Domenico Modugno tanti anni fa.
«Sarebbe un grande segno di rispetto e di innovazione e un meritato riconoscimento che ci auguriamo la Rai raccolga - conclude Giordano Sangiorgi - perche' farebbero entrare prima di ogni cosa la grande musica, il cuore e la passione nel segno del piu' grande Made in Italy musicale gia' dentro la settantesima edizione del Festival di Sanremo ancora prima di cominciare».