Enti locali
In Fiera apre il forum mediterraneo sulla salute, Emiliano: «Migliora sanità in Puglia»
Fino a venerdì 20 settembre l'iniziativa organizzata da Aress. Il presidente: «Stiamo sollecitando i cup ad avere un atteggiamento meno burocratico»
Puglia - mercoledì 18 settembre 2019
14.39
Ha aperto stamattina in Fiera del Levante, in corso a Bari, il forum mediterraneo della Salute, a cura dell'agenzia regionale Aress e in programma fino a venerdì 20 settembre nel nuovo centro congressi della Fiera del Levante. A tagliare il nastro il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che dice: «Stiamo cercando di risalire la china nella quale la sanità del Mezzogiorno era caduta non solo per sue responsabilità ma anche per una sottocapitalizzazione del capitale umano e finanziario. Quando la sanità pugliese mi è stata affidata era in condizioni molto gravi. Oggi sta migliorando sensibilmente, lo sentirete anche dai responsabili della sanità italiana. Questo miglioramento non significa che stiamo andando ai campionati del mondo».
«Stiamo faticando moltissimo, stiamo combattendo reparto per reparto, ristrutturazione per ristrutturazione, concorso di assunzioni di personale per concorso di assunzioni di personale - prosegue Emiliano. Chi osserva con obiettività sa che le cose sono in miglioramento. I pazienti hanno ancora ragione nel sollevare tantissimi problemi che attraverso tutti i sistemi possibili, perfino il mio numero di telefono, vengono esaminati quotidianamente. I pazienti mi chiamano quando si ritarda nelle prenotazioni, per le liste di attesa, si fanno consigliare, vengono dirottati verso i CORO che sono i centri di informazione oncologica, verso i direttori generali, stiamo sollecitando i CUP, centri unici di prenotazione, ad avere un atteggiamento meno burocratico perché sono i principali interlocutori dei nostri pazienti che vanno consigliati e indirizzati. Insomma invito tutti a mantenere l'assetto che abbiamo dato in questi anni, invitiamo tutti a continuare il lavoro, stanno arrivando cinquemila nuove assunzioni tra medici, infermieri e operatori sanitari e questo è il risultato del piano di riordino che non ha chiuso nessun ospedale. Li abbiamo solo riclassificati in tre categorie: gli ospedali per acuti, dove vanno le emergenze, gli ospedali per cronici, dove vanno quelli che hanno delle malattie che non guariscono in fretta e quelli per i lungodegenti, quelli che hanno bisogno della riabilitazione. Ma gli ospedali che c'erano, ci sono. Quindi, basta con questa storia che li abbiamo chiusi».
Emiliano si è poi concentrato sulle nuove strutture ospedaliere in corso di realizzazione in Puglia: «Tutto questo - prosegue il governatore - con la costruzione di cinque nuovi ospedali: non è era mai successo che se ne costruissero tanti in Puglia contemporaneamente. A Monopoli Fasano abbiamo già buttato i plinti, a Taranto abbiamo sbloccato una storia dopo quindici anni. Ad Andria, a Maglie e anche nel nord barese costruiremo nuovi grandi ospedali per acuti e stiamo investendo più di 400 milioni di euro sulla medicina del territorio, negli ospedali di comunità e invitiamo tutti i medici di famiglia, che noi vorremmo coinvolgere di più in questo sistema, a darci una mano costituendo Cpt, ospedali di comunità, perché in questa maniera potremmo soddisfare, senza passare dagli ospedali per acuti o per cronici o per lungodegenti, la domanda di salute di chi a volte ha solo bisogno di togliersi una preoccupazione, non ha una malattia e che poi sono quelli che aspettano di più nelle liste d'attesa. Capisco che per la gente che si toglie una preoccupazione facendo un esame o una visita è una cosa importante».
«Stiamo faticando moltissimo, stiamo combattendo reparto per reparto, ristrutturazione per ristrutturazione, concorso di assunzioni di personale per concorso di assunzioni di personale - prosegue Emiliano. Chi osserva con obiettività sa che le cose sono in miglioramento. I pazienti hanno ancora ragione nel sollevare tantissimi problemi che attraverso tutti i sistemi possibili, perfino il mio numero di telefono, vengono esaminati quotidianamente. I pazienti mi chiamano quando si ritarda nelle prenotazioni, per le liste di attesa, si fanno consigliare, vengono dirottati verso i CORO che sono i centri di informazione oncologica, verso i direttori generali, stiamo sollecitando i CUP, centri unici di prenotazione, ad avere un atteggiamento meno burocratico perché sono i principali interlocutori dei nostri pazienti che vanno consigliati e indirizzati. Insomma invito tutti a mantenere l'assetto che abbiamo dato in questi anni, invitiamo tutti a continuare il lavoro, stanno arrivando cinquemila nuove assunzioni tra medici, infermieri e operatori sanitari e questo è il risultato del piano di riordino che non ha chiuso nessun ospedale. Li abbiamo solo riclassificati in tre categorie: gli ospedali per acuti, dove vanno le emergenze, gli ospedali per cronici, dove vanno quelli che hanno delle malattie che non guariscono in fretta e quelli per i lungodegenti, quelli che hanno bisogno della riabilitazione. Ma gli ospedali che c'erano, ci sono. Quindi, basta con questa storia che li abbiamo chiusi».
Emiliano si è poi concentrato sulle nuove strutture ospedaliere in corso di realizzazione in Puglia: «Tutto questo - prosegue il governatore - con la costruzione di cinque nuovi ospedali: non è era mai successo che se ne costruissero tanti in Puglia contemporaneamente. A Monopoli Fasano abbiamo già buttato i plinti, a Taranto abbiamo sbloccato una storia dopo quindici anni. Ad Andria, a Maglie e anche nel nord barese costruiremo nuovi grandi ospedali per acuti e stiamo investendo più di 400 milioni di euro sulla medicina del territorio, negli ospedali di comunità e invitiamo tutti i medici di famiglia, che noi vorremmo coinvolgere di più in questo sistema, a darci una mano costituendo Cpt, ospedali di comunità, perché in questa maniera potremmo soddisfare, senza passare dagli ospedali per acuti o per cronici o per lungodegenti, la domanda di salute di chi a volte ha solo bisogno di togliersi una preoccupazione, non ha una malattia e che poi sono quelli che aspettano di più nelle liste d'attesa. Capisco che per la gente che si toglie una preoccupazione facendo un esame o una visita è una cosa importante».