Enti locali
In Puglia anno dei record per i trapianti: a Bari eseguito il centesimo del 2019
Il professor Battaglia esulta: «Un grande risultato, siamo fra i centri migliori d'Italia»
Bari - domenica 29 dicembre 2019
10.56
Il 2019 si prepara ad andare in archivio con un importante risultato per la sanità pugliese: ieri, nel Policlinico di Bari, è stato eseguito il trapianto numero 100 dell'anno. Nello specifico, i dati parlano di 71 trapianti di rene, 23 di fegato e 6 di cuore.
È il numero più alto di trapianti eseguito negli ultimi 15 anni. A questo si aggiunge, inoltre, un altro risultato: il numero più alto di trapianti di rene da vivente (20 trapianti) dal 1992, anno di apertura del Centro regionale trapianti Puglia.
«Un grande risultato - ha commentato il professor Michele Battaglia, direttore della cattedra di Urologia e del Centro trapianti di rene dell'Università di Bari - ottenuto grazie al lavoro di squadra, che ci proietta tra i primi Centri in Italia per esecuzione di trapianti da vivente».
Grande soddisfazione anche da parte del Coordinatore regionale trapianti, il professor Loreto Gesualdo, che aggiunge: «Con i 100 del 2019 sono stati eseguiti più di 2000 trapianti dal 1992 ad oggi. L'aumento del numero dei trapianti da vivente ha permesso di ridurre il numero delle opposizioni dal 52% del 2018 al 43% del 2019. Ma ciò non basta. Dobbiamo avvicinarci alle opposizioni registrate al Nord: In media 30%. Significherebbe portare il numero dei trapianti da 100 a 150».
«Aver superato i 2000 trapianti - aggiunge il direttore del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore - deve far capire alla popolazione pugliese che la Sanità di questa regione funziona e che è in grado di dare risposte alle persone in attesa di trapianto. Il trapianto è infatti considerata la più complessa procedura della medicina e dunque una prova di efficienza della sanità»-
"I numeri registrati quest'anno - dice Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia - dimostrano la grande professionalità del personale tutto e l'impegno delle istituzioni politiche regionali che stanno investendo ingenti e specifiche risorse in termini di personale, tecnologia, farmaci per il controllo del rigetto».
«Il recente coinvolgimento dei direttori generali delle aziende sanitarie e delle aziende ospedaliero universitarie con l'approvazione del piano nazionale donazioni porterà allo sviluppo di una rete trapianti sempre più efficace ed efficiente e a risultati sempre più vicini a quelli di altre regioni italiane». afferma il Vito Montanaro, direttore del dipartimento promozione Salute della Regione Puglia.
«Nonostante ciò - ha concluso il prof. Gesualdo - dobbiamo sviluppare nel centro-sud Italia una maggiore sensibilizzazione alla cultura della donazione. Dobbiamo abbattere il muro delle opposizioni decisamente più alte paragonate al Nord Italia e prepararci ad una richiesta sempre più alta di trapianto per l'elevata prevalenza di malattie croniche del rene e del fegato nella popolazione generale. Il dono consapevole è un atto etico e civile nonché di grande amore verso chi soffre».
È il numero più alto di trapianti eseguito negli ultimi 15 anni. A questo si aggiunge, inoltre, un altro risultato: il numero più alto di trapianti di rene da vivente (20 trapianti) dal 1992, anno di apertura del Centro regionale trapianti Puglia.
«Un grande risultato - ha commentato il professor Michele Battaglia, direttore della cattedra di Urologia e del Centro trapianti di rene dell'Università di Bari - ottenuto grazie al lavoro di squadra, che ci proietta tra i primi Centri in Italia per esecuzione di trapianti da vivente».
Grande soddisfazione anche da parte del Coordinatore regionale trapianti, il professor Loreto Gesualdo, che aggiunge: «Con i 100 del 2019 sono stati eseguiti più di 2000 trapianti dal 1992 ad oggi. L'aumento del numero dei trapianti da vivente ha permesso di ridurre il numero delle opposizioni dal 52% del 2018 al 43% del 2019. Ma ciò non basta. Dobbiamo avvicinarci alle opposizioni registrate al Nord: In media 30%. Significherebbe portare il numero dei trapianti da 100 a 150».
«Aver superato i 2000 trapianti - aggiunge il direttore del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore - deve far capire alla popolazione pugliese che la Sanità di questa regione funziona e che è in grado di dare risposte alle persone in attesa di trapianto. Il trapianto è infatti considerata la più complessa procedura della medicina e dunque una prova di efficienza della sanità»-
"I numeri registrati quest'anno - dice Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia - dimostrano la grande professionalità del personale tutto e l'impegno delle istituzioni politiche regionali che stanno investendo ingenti e specifiche risorse in termini di personale, tecnologia, farmaci per il controllo del rigetto».
«Il recente coinvolgimento dei direttori generali delle aziende sanitarie e delle aziende ospedaliero universitarie con l'approvazione del piano nazionale donazioni porterà allo sviluppo di una rete trapianti sempre più efficace ed efficiente e a risultati sempre più vicini a quelli di altre regioni italiane». afferma il Vito Montanaro, direttore del dipartimento promozione Salute della Regione Puglia.
«Nonostante ciò - ha concluso il prof. Gesualdo - dobbiamo sviluppare nel centro-sud Italia una maggiore sensibilizzazione alla cultura della donazione. Dobbiamo abbattere il muro delle opposizioni decisamente più alte paragonate al Nord Italia e prepararci ad una richiesta sempre più alta di trapianto per l'elevata prevalenza di malattie croniche del rene e del fegato nella popolazione generale. Il dono consapevole è un atto etico e civile nonché di grande amore verso chi soffre».