Territorio
Inceneritore Newo Bari-Modugno, la Regione ritira finanziamento da 10 milioni
Decaro: "Decisione che non sorprende dopo criticità segnalate dai comuni. Pronti a nuovo ricorso"
Bari - martedì 5 settembre 2023
18.37
La Regione Puglia ha ritirato il finanziamento pubblico pari a 10 milioni di euro per la realizzazione del nuovo inceneritore Newo nella zona di Bari-Modugno.
Esulta Antonio Decaro, sindaco di Bari, che però annuncia nuove azioni da parte del Comune se la Regione non desisterà dal progetto inceneritore.
"Non sorprende la decisione della Regione di revocare il finanziamento pubblico all'impianto di ossicombustione NewO - commenta Decaro. Già da tempo, il Comune ha ripetutamente segnalato le rilevanti criticità che circondano l'iniziativa industriale dell'impianto di incenerimento. Tra le tante, una riguardava proprio la legittimità di un contributo pubblico per una impresa che prevede di inserirsi nel ciclo pubblico dei rifiuti solidi urbani senza aver partecipato nemmeno ad una gara. La determina regionale revoca quel contributo, ma lascia irrisolti ancora alcuni problemi. É infatti ancora in corso la conferenza di servizi sulla variazione dell'AIA all'impianto. In quella sede, che tratta i temi ambientali, sono stati confermati i dubbi del Comune di Bari, di quello di Modugno e dei Comitati ambientalisti riguardanti in primo luogo quello della natura dei rifiuti dei prodotti finiti che dovrebbero uscire dallo stabilimento. Constatiamo, però, che su questi temi gli uffici regionali hanno preferito non riattivare la procedura di VIA, tanto che sul punto pende ricorso al TAR dei Comuni. Il Comune di Bari, se non dovesse essere rivista questa posizione valuterà un nuovo ricorso amministrativo".
Esulta Antonio Decaro, sindaco di Bari, che però annuncia nuove azioni da parte del Comune se la Regione non desisterà dal progetto inceneritore.
"Non sorprende la decisione della Regione di revocare il finanziamento pubblico all'impianto di ossicombustione NewO - commenta Decaro. Già da tempo, il Comune ha ripetutamente segnalato le rilevanti criticità che circondano l'iniziativa industriale dell'impianto di incenerimento. Tra le tante, una riguardava proprio la legittimità di un contributo pubblico per una impresa che prevede di inserirsi nel ciclo pubblico dei rifiuti solidi urbani senza aver partecipato nemmeno ad una gara. La determina regionale revoca quel contributo, ma lascia irrisolti ancora alcuni problemi. É infatti ancora in corso la conferenza di servizi sulla variazione dell'AIA all'impianto. In quella sede, che tratta i temi ambientali, sono stati confermati i dubbi del Comune di Bari, di quello di Modugno e dei Comitati ambientalisti riguardanti in primo luogo quello della natura dei rifiuti dei prodotti finiti che dovrebbero uscire dallo stabilimento. Constatiamo, però, che su questi temi gli uffici regionali hanno preferito non riattivare la procedura di VIA, tanto che sul punto pende ricorso al TAR dei Comuni. Il Comune di Bari, se non dovesse essere rivista questa posizione valuterà un nuovo ricorso amministrativo".