Territorio
Inceneritore Newo, il Comune di Bari chiede alla Regione l'accesso agli atti
Decaro allerta l'avvocatura comunale: si farà ricorso se Regione Puglia approverà il progetto
Bari - mercoledì 7 febbraio 2018
19.46
Il Comune di Bari ribadisce il suo fermo "No" alla possibilità che l'azienda Newo SpA realizzi un inceneritore nel rione San Paolo, adiacente alla zona industriale di Bari-Modugno. Questo pomeriggio, infatti, il sindaco Antonio Decaro ha mandato una lettera con cui mette in preallarme l'avvocatura comunale: l'intenzione del Comune capoluogo è di avviare le procedure di ricorso contro l'approvazione del progetto dell'impianto di trattamento dei rifiuti della Newo. Eventualità che si verificherebbe nel caso in cui non venisse riaperta la procedura AIA.
Nel frattempo, il primo cittadino barese ha anche presentato formale richiesta di accesso agli atti presso la Sezione Competitività e Ricerca dei Sistemi Produttivi della Regione Puglia. Una mossa tesa a verificare pedissequamente tutta la documentazione con cui Newo SpA si è candidata a un ingente finanziamento pubblico erogato Puglia Sviluppo e con cui l'azienda vorrebbe realizzare il tanto discusso impianto di ossido-combustione.
Il Comune di Bari, pertanto, richiede di «Acquisire copia di tutti gli atti e/o provvedimenti adottati nel corso della fase istruttoria della medesima procedura di finanziamento avviata dalla Newo S.p.A., con particolare riferimento ad ogni eventuale parere reso, nonché copia del progetto presentato dalla proponente e del relativo piano economico e finanziario», come si legge nel documento inviato da Decaro alla Regione Puglia.
Contestualmente, a Puglia Sviluppo e alla Sezione regionale competente è stata trasmessa la nota con cui AMIU Puglia (società di raccolta e gestione rifiuti partecipata del Comune di Bari) informava Palazzo di Città di «Non avere in essere alcun rapporto contrattuale con la società Newo, nè alcun accordo di collaborazione, né impegno che preveda il conferimento dei rifiuti biostabilizzati presso l'impianto di ossido-combustione a realizzarsi».
Con la stessa nota, infine, Decaro invita gli stessi uffici, ciascuno per le proprie competenze, ad accertare se nella procedura di finanziamento avviata dalla NEWO S.p.A. sia assunto a fondamento del Piano economico e finanziario presentato il conferimento di rifiuti solidi urbani da parte di AMIU Puglia SpaA (anche se trattati). A fine 2017, infatti, il sindaco di Bari aveva ribadito, a margine di un evento organizzato da Legambiente, il no dell'ente da lui rappresentato al conferimento dei rifiuti nell'inceneritore Newo. «Da parte mia - disse il sindaco il 20 dicembre scorso - assicuro che né il Comune di Bari né l'azienda di proprietà del Comune conferirà rifiuti all'interno di quella struttura».
Nel frattempo, il primo cittadino barese ha anche presentato formale richiesta di accesso agli atti presso la Sezione Competitività e Ricerca dei Sistemi Produttivi della Regione Puglia. Una mossa tesa a verificare pedissequamente tutta la documentazione con cui Newo SpA si è candidata a un ingente finanziamento pubblico erogato Puglia Sviluppo e con cui l'azienda vorrebbe realizzare il tanto discusso impianto di ossido-combustione.
Il Comune di Bari, pertanto, richiede di «Acquisire copia di tutti gli atti e/o provvedimenti adottati nel corso della fase istruttoria della medesima procedura di finanziamento avviata dalla Newo S.p.A., con particolare riferimento ad ogni eventuale parere reso, nonché copia del progetto presentato dalla proponente e del relativo piano economico e finanziario», come si legge nel documento inviato da Decaro alla Regione Puglia.
Contestualmente, a Puglia Sviluppo e alla Sezione regionale competente è stata trasmessa la nota con cui AMIU Puglia (società di raccolta e gestione rifiuti partecipata del Comune di Bari) informava Palazzo di Città di «Non avere in essere alcun rapporto contrattuale con la società Newo, nè alcun accordo di collaborazione, né impegno che preveda il conferimento dei rifiuti biostabilizzati presso l'impianto di ossido-combustione a realizzarsi».
Con la stessa nota, infine, Decaro invita gli stessi uffici, ciascuno per le proprie competenze, ad accertare se nella procedura di finanziamento avviata dalla NEWO S.p.A. sia assunto a fondamento del Piano economico e finanziario presentato il conferimento di rifiuti solidi urbani da parte di AMIU Puglia SpaA (anche se trattati). A fine 2017, infatti, il sindaco di Bari aveva ribadito, a margine di un evento organizzato da Legambiente, il no dell'ente da lui rappresentato al conferimento dei rifiuti nell'inceneritore Newo. «Da parte mia - disse il sindaco il 20 dicembre scorso - assicuro che né il Comune di Bari né l'azienda di proprietà del Comune conferirà rifiuti all'interno di quella struttura».