Cronaca
Influenza, settimana di picco ma la Puglia tra le regioni meno colpite
Nel Tacco d'Italia solo dieci casi gravi e due decessi. l consigli dei medici per evitare ulteriori contagi
Bari - mercoledì 6 febbraio 2019
20.15
È di dieci casi gravi e di due decessi l'ultimo bollettino influenzale per la regione Puglia. Un bollettino tutto sommato positivo che porta la Puglia tra le regioni meno colpite. La più colpita infatti è la Lombardia con 43 casi gravi e 6 decessi, a seguire Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Marche.
Dall'inizio della sorveglianza dell'epidemia e cioè da ottobre 2018, sono stati segnalati in tutta Italia, 192 casi gravi di influenza ricoverati in terapia intensiva, 39 dei quali sono deceduti. I dati del ministero della Salute sono raccolti dalle segnalazioni delle varie regioni attraverso il
Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità. Grazie a queste si può stilare una sorta di identikit di chi viene colpito da influenza. Il 60% dei casi gravi è di sesso maschile e l'età media è pari a 60 anni; il 75% dei casi si è verificato in soggetti di età pari o superiore a 50 anni. Tra i deceduti l'età media è pari a 68 anni e il 92% dei decessi si è verificato in soggetti d'età pari o superiore a 50 anni.
Nel 77% dei casi gravi e nell'82% dei deceduti era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.) e l'84% dei casi risulta non vaccinato. Quattro casi gravi si sono verificati in donne in stato di gravidanza.
Interessanti anche i dati sulla copertura vaccinale che in Puglia si è attestata sotto la soglia del 60% degli ultra 65enni.
Per chi ancora non fosse stato contagiato è bene ricordare che l'influenza è contraddistinta da un repentino manifestarsi di sintomi generali e respiratori, dopo un'incubazione in genere abbastanza breve (circa 1-2 giorni) e che durano solitamente per 3-4 giorni, potendo tuttavia prolungarsi per una/due settimane: febbre, che si manifesta bruscamente, accompagnata da brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, grave malessere generale, astenia, mal di gola, raffreddore, tosse. Come si trasmette? I virus influenzali si trasmettono prevalentemente per via aerea e si diffondono molto facilmente attraverso le goccioline di saliva che il malato produce tossendo, starnutendo o semplicemente parlando, soprattutto negli ambienti affollati e chiusi. La trasmissione avviene anche per contatto diretto con persone infette o attraverso oggetti.
Le persone infette, sono contagiose da un giorno o due prima che i sintomi compaiono, fino a circa cinque giorni dopo l'inizio della sintomatologia, talvolta fino a 10 giorni dopo. Questo significa che il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane. I consigli dei medici: il miglior rimedio è il riposo a casa, stare al caldo e bere molta acqua per evitare la disidratazione. Si può assumerne se necessario, paracetamolo o ibuprofene per abbassare la temperatura se la febbre è elevata e alleviare i dolori.
Dall'inizio della sorveglianza dell'epidemia e cioè da ottobre 2018, sono stati segnalati in tutta Italia, 192 casi gravi di influenza ricoverati in terapia intensiva, 39 dei quali sono deceduti. I dati del ministero della Salute sono raccolti dalle segnalazioni delle varie regioni attraverso il
Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto superiore di sanità. Grazie a queste si può stilare una sorta di identikit di chi viene colpito da influenza. Il 60% dei casi gravi è di sesso maschile e l'età media è pari a 60 anni; il 75% dei casi si è verificato in soggetti di età pari o superiore a 50 anni. Tra i deceduti l'età media è pari a 68 anni e il 92% dei decessi si è verificato in soggetti d'età pari o superiore a 50 anni.
Nel 77% dei casi gravi e nell'82% dei deceduti era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.) e l'84% dei casi risulta non vaccinato. Quattro casi gravi si sono verificati in donne in stato di gravidanza.
Interessanti anche i dati sulla copertura vaccinale che in Puglia si è attestata sotto la soglia del 60% degli ultra 65enni.
Per chi ancora non fosse stato contagiato è bene ricordare che l'influenza è contraddistinta da un repentino manifestarsi di sintomi generali e respiratori, dopo un'incubazione in genere abbastanza breve (circa 1-2 giorni) e che durano solitamente per 3-4 giorni, potendo tuttavia prolungarsi per una/due settimane: febbre, che si manifesta bruscamente, accompagnata da brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, grave malessere generale, astenia, mal di gola, raffreddore, tosse. Come si trasmette? I virus influenzali si trasmettono prevalentemente per via aerea e si diffondono molto facilmente attraverso le goccioline di saliva che il malato produce tossendo, starnutendo o semplicemente parlando, soprattutto negli ambienti affollati e chiusi. La trasmissione avviene anche per contatto diretto con persone infette o attraverso oggetti.
Le persone infette, sono contagiose da un giorno o due prima che i sintomi compaiono, fino a circa cinque giorni dopo l'inizio della sintomatologia, talvolta fino a 10 giorni dopo. Questo significa che il virus può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane. I consigli dei medici: il miglior rimedio è il riposo a casa, stare al caldo e bere molta acqua per evitare la disidratazione. Si può assumerne se necessario, paracetamolo o ibuprofene per abbassare la temperatura se la febbre è elevata e alleviare i dolori.