Vita di città
Ipersimply Bariblu, situazione tesa nonostante l'arrivo dello stipendio
L'azienda in questi giorni ha provveduto al pagamento di quanto dovuto ai dipendenti
Bari - giovedì 31 agosto 2017
20.03
Dopo lo sciopero dei dipendenti dell'Ipersimply, situato all'interno del centro commerciale Bariblu, a Triggiano, svoltosi l'11 e il 12 agosto scorsi, la situazione non è delle migliori. Lunedì, intanto, la società ha provveduto a completare il pagamento dello stipendio di luglio, rateizzazione che era stata la causa scatenante della protesta dei dipendenti. Nonostante i sindacati avessero richiesto espressamente che la paga arrivasse in un'unica soluzione, l'azienda era stata irremovibile provvedendo a liquidare un 70% prima di ferragosto e il restante 30% in un secondo momento.
«Dopo lo sciopero effettuato – spiegano dalla Filcams Cgil Bari – la società non ha avuto nessun contatto con noi sindacati, ed i lavoratori sono ritornati a lavorare in un clima molto teso. Il prossimo 18 settembre è previsto un incontro con Iperblu, la società che attualmente gestisce l'ipermercato».
«In occasione dell'ultimo incontro del 28 luglio – proseguono – abbiamo chiesto alla società il bilancio 2016 (e non solo uno stralcio dello stesso) per comprendere la reale situazione. Oltre alla possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali, quali il contratto di solidarietà difensivo, ritenuto da noi l'unico modo per abbattere il costo del lavoro, a differenza della società che vorrebbe abbattere tale costo congelando alcuni diritti inalienabili del contratto che i dipendenti hanno mantenuto dopo la chiusura dell'Auchan».
«Dopo lo sciopero effettuato – spiegano dalla Filcams Cgil Bari – la società non ha avuto nessun contatto con noi sindacati, ed i lavoratori sono ritornati a lavorare in un clima molto teso. Il prossimo 18 settembre è previsto un incontro con Iperblu, la società che attualmente gestisce l'ipermercato».
«In occasione dell'ultimo incontro del 28 luglio – proseguono – abbiamo chiesto alla società il bilancio 2016 (e non solo uno stralcio dello stesso) per comprendere la reale situazione. Oltre alla possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali, quali il contratto di solidarietà difensivo, ritenuto da noi l'unico modo per abbattere il costo del lavoro, a differenza della società che vorrebbe abbattere tale costo congelando alcuni diritti inalienabili del contratto che i dipendenti hanno mantenuto dopo la chiusura dell'Auchan».