Vita di città
L’asilo Paola Labriola è realtà, sarà il decimo nido comunale
Siglato ieri mattina il protocollo tra Comune di Bari e Università
Bari - sabato 5 agosto 2017
Ieri mattina a Palazzo di città il sindaco Antonio Decaro e il rettore dell'Università Antonio Uricchio, alla presenza dell'assessore alle politiche educative e giovanili Paola Romano, hanno siglato un protocollo d'intesa che permetterà all'asilo nido aziendale intitolato alla dottoressa Paola Labriola di diventare finalmente operativo.
«Oggi è una bellissima giornata – ha dichiarato l'assessore Romano – in cui due istituzioni, l'Università e il Comune, si impegnano ad inaugurare insieme il decimo asilo nido cittadino e il primo per l'Università. In questa struttura ci prepariamo ad accogliere 36 bambini, di cui 6 posti destinati al personale universitario e alle studentesse madri. In un momento in cui diventa sempre più difficile conciliare la vita lavorativa con l'essere famiglia, riteniamo doveroso fornire sempre più servizi. Per questo aumentare i numeri dei servizi e farlo insieme ad un'altra istituzione come l'Università di Bari è sicuramente un valore aggiunto».
«Ci auguriamo che tutto vada per il meglio – prosegue – e che nel 2018 si possa renderlo attivo, in quanto è un asilo nido un po' speciale dato il nome che porta, ovvero quello di Paola Labriola, un nome importantissimo di una donna che ha dato tanto al suo territorio. Il Comune si impegna a reperire le risorse umane che lavoreranno in questo spazio, e l'Università si prende l'onere di terminare i lavori necessari a rendere fruibile la struttura. Il personale verrà assunto sulla base delle graduatorie esistenti, per quanto riguarda quello educativo, mentre per il personale di cucina molto probabilmente apriremo un bando apposito che andrà a pescare dalle liste dei centri per l'impiego».
«Noi ci tenevamo ad aprire un nuovo asilo nido – ha sottolineato il sindaco Decaro – in quanto rientrava anche nel programma elettorale il creare servizi per aiutare i giovani a conciliare il lavoro con la famiglia. In questo modo speriamo anche di aiutare le coppie nella decisione di avere figli, dato che non sempre oggi è possibile contare sul supporto della famiglia. Questo è il terzo asilo nido che apriamo in questi anni, data anche l'enorme richiesta da parte delle famiglie. In questo caso abbiamo lavorato insieme all'Università per poter ottenere questo risultato, una sinergia che ci auguriamo possa essere prolifica e rendere la nostra città una vera città universitaria. Questo è un piccolo momento, ma è un grande momento per i dipendenti dell'università e per le famiglie che possono avere a disposizione un nuovo asilo nido».
«Oggi è un momento molto importante, perché l'asilo Labriola ha dovuto purtroppo aspettare molto tempo – spiega il rettore Uricchio – un momento importante sia per gli studenti, che da tempo chiedevano questo servizio, che per la figura della dottoressa Labriola. L'asilo, infatti, venne intitolato nel 2013 dal mio predecessore, ma allora non poteva l'intitolazione tradursi nell'immediata apertura. In tutto questo tempo abbiamo lavorato per questo asilo e abbiamo compreso che la gestione diretta non sarebbe stata opportuna, mentre un grande valore aggiunto la struttura l'avrà rientrando tra i nidi comunali. Mi piacerebbe dire fosse possibile aprire a settembre, ma è impossibile dato che devono essere ancora effettuati dei lavori, nello specifico va realizzata una cucina in quanto per legge non è possibile portare i pasti dall'esterno. Entro fine anno cercheremo di riuscire a portare a termine tutti gli adempimenti necessari, in modo da poter essere pienamente operativi all'inizio del nuovo anno. Augurandoci di riuscire a fare il tutto prima e anticipare i tempi a fine novembre».
«Oggi è una bellissima giornata – ha dichiarato l'assessore Romano – in cui due istituzioni, l'Università e il Comune, si impegnano ad inaugurare insieme il decimo asilo nido cittadino e il primo per l'Università. In questa struttura ci prepariamo ad accogliere 36 bambini, di cui 6 posti destinati al personale universitario e alle studentesse madri. In un momento in cui diventa sempre più difficile conciliare la vita lavorativa con l'essere famiglia, riteniamo doveroso fornire sempre più servizi. Per questo aumentare i numeri dei servizi e farlo insieme ad un'altra istituzione come l'Università di Bari è sicuramente un valore aggiunto».
«Ci auguriamo che tutto vada per il meglio – prosegue – e che nel 2018 si possa renderlo attivo, in quanto è un asilo nido un po' speciale dato il nome che porta, ovvero quello di Paola Labriola, un nome importantissimo di una donna che ha dato tanto al suo territorio. Il Comune si impegna a reperire le risorse umane che lavoreranno in questo spazio, e l'Università si prende l'onere di terminare i lavori necessari a rendere fruibile la struttura. Il personale verrà assunto sulla base delle graduatorie esistenti, per quanto riguarda quello educativo, mentre per il personale di cucina molto probabilmente apriremo un bando apposito che andrà a pescare dalle liste dei centri per l'impiego».
«Noi ci tenevamo ad aprire un nuovo asilo nido – ha sottolineato il sindaco Decaro – in quanto rientrava anche nel programma elettorale il creare servizi per aiutare i giovani a conciliare il lavoro con la famiglia. In questo modo speriamo anche di aiutare le coppie nella decisione di avere figli, dato che non sempre oggi è possibile contare sul supporto della famiglia. Questo è il terzo asilo nido che apriamo in questi anni, data anche l'enorme richiesta da parte delle famiglie. In questo caso abbiamo lavorato insieme all'Università per poter ottenere questo risultato, una sinergia che ci auguriamo possa essere prolifica e rendere la nostra città una vera città universitaria. Questo è un piccolo momento, ma è un grande momento per i dipendenti dell'università e per le famiglie che possono avere a disposizione un nuovo asilo nido».
«Oggi è un momento molto importante, perché l'asilo Labriola ha dovuto purtroppo aspettare molto tempo – spiega il rettore Uricchio – un momento importante sia per gli studenti, che da tempo chiedevano questo servizio, che per la figura della dottoressa Labriola. L'asilo, infatti, venne intitolato nel 2013 dal mio predecessore, ma allora non poteva l'intitolazione tradursi nell'immediata apertura. In tutto questo tempo abbiamo lavorato per questo asilo e abbiamo compreso che la gestione diretta non sarebbe stata opportuna, mentre un grande valore aggiunto la struttura l'avrà rientrando tra i nidi comunali. Mi piacerebbe dire fosse possibile aprire a settembre, ma è impossibile dato che devono essere ancora effettuati dei lavori, nello specifico va realizzata una cucina in quanto per legge non è possibile portare i pasti dall'esterno. Entro fine anno cercheremo di riuscire a portare a termine tutti gli adempimenti necessari, in modo da poter essere pienamente operativi all'inizio del nuovo anno. Augurandoci di riuscire a fare il tutto prima e anticipare i tempi a fine novembre».