Servizi sociali
L'assessore Bottalico a Roma per l'approvazione del piano contro la povertà
«Raggiunto un risultato importante. 272 milioni destinati all'attuazione dei livelli essenziali connessi al REI»
Bari - venerdì 23 marzo 2018
0.06 Comunicato Stampa
L'assessore al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico, ha partecipato ieri mattina, a Roma, al terzo incontro della Rete nazionale della protezione e dell'inclusione sociale, l'organismo di confronto politico e coordinamento del sistema degli interventi e dei servizi sociali tra i vari livelli di governo.
Durante la riunione, presieduta dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, è stato approvato il Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alle povertà, a seguito del percorso di progettazione realizzato in questi mesi dalla rete e finalizzato a definire gli obiettivi, i criteri di riparto del Fondo povertà, gli strumenti e i livelli essenziali delle prestazioni da considerare in una programmazione di contrasto alle povertà.
«Oggi è stato raggiunto un primo risultato importante - ha dichiarato Francesca Bottalico - che delinea un percorso che permetterà di destinare nuove risorse al contrasto delle povertà estreme, al potenziamento dei servizi di accesso così come al servizio sociale professionale in organico presso le amministrazioni, sempre più in affanno rispetto ai bisogni crescenti e alle nuove sfide educative, che saranno impegnate in modelli di presa in carico integrata e multidimensionale anche alla luce dell'ampliamento della platea dei beneficiari della misura del REI a partire dal prossimo 1 luglio. Durante l'anno in corso 272 milioni saranno destinati all'attuazione dei livelli essenziali connessi al REI (accesso, assessment, progetto personalizzato), 20 milioni agli interventi in favore di quanti si trovano in condizioni di povertà estrema e senza dimora e 5 milioni alle sperimentazioni rivolte ai percorsi di autonomia per i neo maggiorenni in uscita dalle comunità di accoglienza. Il fondo povertà, che per il 2018 ammonta complessivamente a 297 milioni di euro, arriverà a 347 milioni nel 2019 e a 470 milioni nel 2020».
La Rete nazionale della protezione e dell'inclusione sociale, istituita dal decreto legislativo 15 settembre 2017 n. 147, si configura come organismo di confronto interistituzionale di strategica importanza nel settore delle politiche sociali, essendo responsabile dell'elaborazione del Piano sociale nazionale, lo strumento programmatico per l'utilizzo delle risorse del fondo nazionale per le Politiche sociali, del Piano per gli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà, fondamentale per la programmazione delle risorse della quota del fondo povertà destinato al rafforzamento dei servizi territoriali, e del Piano per la non autosufficienza, quale strumento programmatico per l'utilizzo delle risorse del fondo destinato al sostegno dei cittadini non autosufficienti.
Il gruppo di lavoro, presieduto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, è composto da un rappresentante del ministero dell'Economia e Finanze, del M.I.U.R., del ministero della Salute, del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, da un rappresentante del dipartimento Politiche per la famiglia in seno alla presidenza del Consiglio dei Ministri, da un componente per ciascuna Regione e Provincia autonoma e da 20 componenti designati dall'ANCI, tra cui l'assessora al Welfare del Comune di Bari, in rappresentanza dei Comuni e degli Ambiti territoriali.
Durante la riunione, presieduta dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, è stato approvato il Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alle povertà, a seguito del percorso di progettazione realizzato in questi mesi dalla rete e finalizzato a definire gli obiettivi, i criteri di riparto del Fondo povertà, gli strumenti e i livelli essenziali delle prestazioni da considerare in una programmazione di contrasto alle povertà.
«Oggi è stato raggiunto un primo risultato importante - ha dichiarato Francesca Bottalico - che delinea un percorso che permetterà di destinare nuove risorse al contrasto delle povertà estreme, al potenziamento dei servizi di accesso così come al servizio sociale professionale in organico presso le amministrazioni, sempre più in affanno rispetto ai bisogni crescenti e alle nuove sfide educative, che saranno impegnate in modelli di presa in carico integrata e multidimensionale anche alla luce dell'ampliamento della platea dei beneficiari della misura del REI a partire dal prossimo 1 luglio. Durante l'anno in corso 272 milioni saranno destinati all'attuazione dei livelli essenziali connessi al REI (accesso, assessment, progetto personalizzato), 20 milioni agli interventi in favore di quanti si trovano in condizioni di povertà estrema e senza dimora e 5 milioni alle sperimentazioni rivolte ai percorsi di autonomia per i neo maggiorenni in uscita dalle comunità di accoglienza. Il fondo povertà, che per il 2018 ammonta complessivamente a 297 milioni di euro, arriverà a 347 milioni nel 2019 e a 470 milioni nel 2020».
La Rete nazionale della protezione e dell'inclusione sociale, istituita dal decreto legislativo 15 settembre 2017 n. 147, si configura come organismo di confronto interistituzionale di strategica importanza nel settore delle politiche sociali, essendo responsabile dell'elaborazione del Piano sociale nazionale, lo strumento programmatico per l'utilizzo delle risorse del fondo nazionale per le Politiche sociali, del Piano per gli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà, fondamentale per la programmazione delle risorse della quota del fondo povertà destinato al rafforzamento dei servizi territoriali, e del Piano per la non autosufficienza, quale strumento programmatico per l'utilizzo delle risorse del fondo destinato al sostegno dei cittadini non autosufficienti.
Il gruppo di lavoro, presieduto dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, è composto da un rappresentante del ministero dell'Economia e Finanze, del M.I.U.R., del ministero della Salute, del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, da un rappresentante del dipartimento Politiche per la famiglia in seno alla presidenza del Consiglio dei Ministri, da un componente per ciascuna Regione e Provincia autonoma e da 20 componenti designati dall'ANCI, tra cui l'assessora al Welfare del Comune di Bari, in rappresentanza dei Comuni e degli Ambiti territoriali.