Servizi sociali
L'Ia come alleata delle unità ospedaliere per diagnosi e terapie
L'Asl Bari è la prima azienda sanitaria in Italia ad adottare il nuovo sistema nelle strutture di cura ospedaliere e territoriali
Bari - venerdì 8 novembre 2024
13.09 Comunicato Stampa
L'intelligenza artificiale a supporto di circa 5mila operatori, tra medici, infermieri e farmacisti.
Non "al posto" ma "al fianco" degli operatori sanitari per migliorare il processo di cura in ogni sua fase, dalla diagnosi alle decisioni da prendere per raggiungere l'obiettivo: garantire una migliore assistenza sanitaria al paziente.
La ASL Bari è la prima azienda sanitaria in Italia ad aver acquisito il sistema ClinicalKey AI, a partire da ottobre 2024 quando è stata avviata la fase di sperimentazione con la partecipazione di 30 medici. Stamane, durante un incontro aperto agli operatori sanitari, il nuovo sistema di intelligenza artificiale applicato all'attività clinica è stato presentato dal direttore del Dipartimento Sicurezza e Qualità, Vincenzo Defilippis, e da Vittorio Sportelli di Clinical Solutions Elsevier, alla presenza di Luigi Fruscio, direttore generale facente funzioni ASL Bari, e del direttore sanitario Luigi Rossi.
«Un passaggio importante – ha chiarito Fruscio – perché segna il momento in cui l'intelligenza artificiale viene messa a disposizione degli operatori sanitari, dagli ospedali al territorio, come strumento di ricerca e supporto di facile accesso che può aiutare i percorsi di cura e la loro efficacia a beneficio dei pazienti».
L'introduzione di tecnologie avanzate e l'adozione dell'intelligenza artificiale, infatti, stanno rivoluzionando il panorama sanitario, migliorando la qualità delle cure e ottimizzando i processi decisionali clinici, in particolare per la facilità di accesso, l'interfaccia intuitivo e la velocità di analisi e risposta ridotta a pochi secondi.
Questi strumenti offrono ai professionisti sanitari nuove opportunità per migliorare l'efficacia e l'efficienza delle loro pratiche, garantendo al contempo un'assistenza più precisa e personalizzata ai pazienti, in modo particolare nei casi più complessi, come ad esempio quelli oncologici o le urgenze del Sistema 118, in presenza di pluripatologie e impiego di diversi farmaci.
L' Asl Bari, ravvisandone l'utilità e i possibili impieghi pratici, si è mossa in anticipo acquisendo un sistema all'avanguardia, in grado di combinare contenuti clinici affidabili e basati sull'evidenza, con una banca-dati di oltre 2.300 fonti scientifiche a livello mondiale aggiornate quotidianamente, con la ricerca conversazionale supportata dall'intelligenza artificiale generativa in grado di dialogare con l'operatore in tempo reale.
Lo strumento è progettato per supportare i clinici al punto di cura, riassumendo rapidamente informazioni complesse, offrendo la possibilità di domande di approfondimento e fornendo accesso diretto alle evidenze e risorse originali, anche con una forte impronta inclusiva data dalla possibilità di potersi adattare a pazienti di lingua straniera.
Per gli operatori sanitari, che hanno assistito ad una dimostrazione pratica, rappresenta un'opportunità unica per esplorare le potenzialità di questo strumento innovativo e comprendere come possa migliorare la pratica clinica quotidiana, tenendo ben presente che la nuova tecnologia non è sostitutiva della competenza professionale ma ne è una stretta alleata grazie all'enorme patrimonio di conoscenze scientifiche e pratiche cliniche disponibili direttamente sul proprio smartphone.
Non "al posto" ma "al fianco" degli operatori sanitari per migliorare il processo di cura in ogni sua fase, dalla diagnosi alle decisioni da prendere per raggiungere l'obiettivo: garantire una migliore assistenza sanitaria al paziente.
La ASL Bari è la prima azienda sanitaria in Italia ad aver acquisito il sistema ClinicalKey AI, a partire da ottobre 2024 quando è stata avviata la fase di sperimentazione con la partecipazione di 30 medici. Stamane, durante un incontro aperto agli operatori sanitari, il nuovo sistema di intelligenza artificiale applicato all'attività clinica è stato presentato dal direttore del Dipartimento Sicurezza e Qualità, Vincenzo Defilippis, e da Vittorio Sportelli di Clinical Solutions Elsevier, alla presenza di Luigi Fruscio, direttore generale facente funzioni ASL Bari, e del direttore sanitario Luigi Rossi.
«Un passaggio importante – ha chiarito Fruscio – perché segna il momento in cui l'intelligenza artificiale viene messa a disposizione degli operatori sanitari, dagli ospedali al territorio, come strumento di ricerca e supporto di facile accesso che può aiutare i percorsi di cura e la loro efficacia a beneficio dei pazienti».
L'introduzione di tecnologie avanzate e l'adozione dell'intelligenza artificiale, infatti, stanno rivoluzionando il panorama sanitario, migliorando la qualità delle cure e ottimizzando i processi decisionali clinici, in particolare per la facilità di accesso, l'interfaccia intuitivo e la velocità di analisi e risposta ridotta a pochi secondi.
Questi strumenti offrono ai professionisti sanitari nuove opportunità per migliorare l'efficacia e l'efficienza delle loro pratiche, garantendo al contempo un'assistenza più precisa e personalizzata ai pazienti, in modo particolare nei casi più complessi, come ad esempio quelli oncologici o le urgenze del Sistema 118, in presenza di pluripatologie e impiego di diversi farmaci.
L' Asl Bari, ravvisandone l'utilità e i possibili impieghi pratici, si è mossa in anticipo acquisendo un sistema all'avanguardia, in grado di combinare contenuti clinici affidabili e basati sull'evidenza, con una banca-dati di oltre 2.300 fonti scientifiche a livello mondiale aggiornate quotidianamente, con la ricerca conversazionale supportata dall'intelligenza artificiale generativa in grado di dialogare con l'operatore in tempo reale.
Lo strumento è progettato per supportare i clinici al punto di cura, riassumendo rapidamente informazioni complesse, offrendo la possibilità di domande di approfondimento e fornendo accesso diretto alle evidenze e risorse originali, anche con una forte impronta inclusiva data dalla possibilità di potersi adattare a pazienti di lingua straniera.
Per gli operatori sanitari, che hanno assistito ad una dimostrazione pratica, rappresenta un'opportunità unica per esplorare le potenzialità di questo strumento innovativo e comprendere come possa migliorare la pratica clinica quotidiana, tenendo ben presente che la nuova tecnologia non è sostitutiva della competenza professionale ma ne è una stretta alleata grazie all'enorme patrimonio di conoscenze scientifiche e pratiche cliniche disponibili direttamente sul proprio smartphone.