Attualità
L'Italia premiata per la ricerca in Nord America, c'è anche il barese Pietro Milillo
Il giovane scienziato originario di Casamassima ha ricevuto l’Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics per lo studio sullo scioglimento dei ghiacci
Italia - sabato 16 novembre 2019
17.56
C'è anche un barese fra i cinque premiati a Washington per la ricerca dell'Italia in Nord America. Si tratta di Pietro Milillo, originario di Casamassima, insignito dell'Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics.
La cerimonia per l'Issnaf Awards 2019, con relativa consegna dei premi, si è tenuta all'ambasciata d'Italia a Washington nell'ambito dell'annual event dell'Italian Scientists and Scholars of North America Foundation, la fondazione, attiva da 11 anni, che riunisce 4mila scienziati italiani che lavorano in Usa e Canada.
Oltre a quello del barese Milillo, gli altri quattro premi sono andati a: Francesco Restuccia, calabrese, per il Mario Gerla Award for Young Investigators in Computer Science; Andrea Idili, romano, per l'Ibm-Bio4Dreams Award for Research in Medicine, Biosciences and Cognitive Science; Giada Bianchi, toscana, per il Paola Campese Award for Research on Leukemia; Elisa Franco, goriziana, per il Franco Strazzabosco Award for Young Engineers, e Pietro Milillo per l'Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics.
Pietro Milillo ha ricevuto l'Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics per il progetto che punta a utilizzare le costellazioni di satelliti Synthetic Aperture Radar (Sar) per migliorare la comprensione dei fenomeni di base del pianeta, oltre a facilitare un'efficace risposta ai disastri naturali. Ha applicato il suo monitoraggio satellitare al ponte Morandi, crollato a Genova nell'agosto del 2018, notando come un'attenta analisi dei dati satellitari dimostrava deformazioni e spostamenti nella struttura già negli anni precedenti il disastro.
«L'annuale riunione dell'Issnaf, che cade quest'anno nel 500esimo anniversario di Leonardo, ci offre l'opportunità di celebrare la creatività e l'ingegno italiani - le parole dell'ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti Armando Varricchio, riportate dall'agenaia Adn Kronos. Eredi del genio del Rinascimento e homo universalis per eccellenza, i tanti ricercatori e scienziati italiani in Nord America rappresentano un ponte ideale tra Italia e Usa. La loro dedizione, il loro impegno ed i loro successi, costruiti in un dialogo costante con colleghi americani e non, sono i pilastri del futuro dei nostri Paesi».
La cerimonia per l'Issnaf Awards 2019, con relativa consegna dei premi, si è tenuta all'ambasciata d'Italia a Washington nell'ambito dell'annual event dell'Italian Scientists and Scholars of North America Foundation, la fondazione, attiva da 11 anni, che riunisce 4mila scienziati italiani che lavorano in Usa e Canada.
Oltre a quello del barese Milillo, gli altri quattro premi sono andati a: Francesco Restuccia, calabrese, per il Mario Gerla Award for Young Investigators in Computer Science; Andrea Idili, romano, per l'Ibm-Bio4Dreams Award for Research in Medicine, Biosciences and Cognitive Science; Giada Bianchi, toscana, per il Paola Campese Award for Research on Leukemia; Elisa Franco, goriziana, per il Franco Strazzabosco Award for Young Engineers, e Pietro Milillo per l'Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics.
Pietro Milillo ha ricevuto l'Annamaria Molteni Award for Mathematics and Physics per il progetto che punta a utilizzare le costellazioni di satelliti Synthetic Aperture Radar (Sar) per migliorare la comprensione dei fenomeni di base del pianeta, oltre a facilitare un'efficace risposta ai disastri naturali. Ha applicato il suo monitoraggio satellitare al ponte Morandi, crollato a Genova nell'agosto del 2018, notando come un'attenta analisi dei dati satellitari dimostrava deformazioni e spostamenti nella struttura già negli anni precedenti il disastro.
«L'annuale riunione dell'Issnaf, che cade quest'anno nel 500esimo anniversario di Leonardo, ci offre l'opportunità di celebrare la creatività e l'ingegno italiani - le parole dell'ambasciatore d'Italia negli Stati Uniti Armando Varricchio, riportate dall'agenaia Adn Kronos. Eredi del genio del Rinascimento e homo universalis per eccellenza, i tanti ricercatori e scienziati italiani in Nord America rappresentano un ponte ideale tra Italia e Usa. La loro dedizione, il loro impegno ed i loro successi, costruiti in un dialogo costante con colleghi americani e non, sono i pilastri del futuro dei nostri Paesi».