Vita di città
La Città Metropolitana premia i 60 anni della "Taberna di Carbonara"
La consigliera Anita Maurodinoia e il sindaco Decaro hanno consegnato una targa al titolare dello storico ristorante
Bari - sabato 30 novembre 2019
12.55
Una targa della "Città Metropolitana di Bari" in segno di riconoscimento e di gratitudine per i sessanta anni di attività della "Taberna di Carbonara", il ristorante diventato nel corso degli anni un'istituzione enogastronomica della Puglia e non solo.
L'iniziativa è partita dalla consigliera metropolitana Anita Maurodinoia che ha proposto al sindaco Antonio Decaro di premiare il proprietario Filippo Carella che insieme alla moglie Rosa e allo chef Pietro Abbaticchio gestisce in un'antica cantina dalle arcate in tufo, la Taberna, dove l'arte del cucinare non è solo una professione, ma passione e patrimonio familiare, qualità riconosciute dall'inserimento nelle guide più rinomate come la "Guida d'oro" dei ristoranti di Veronelli.
«Ho voluto - dichiara Anita Maurodinoia - che non passasse inosservato il raggiungimento di un traguardo per una realtà imprenditoriale che è diventata il punto di riferimento della gastronomia pugliese non solo per le sue prelibatezze, ma anche perché ristorante è anche un vero e proprio cenacolo culturale, in quanto ogni qual volta si parla di Taberna, è impossibile non ricordare Luigi Sada (cognato di Filippo Carella) uno dei maggiori studiosi di gastronomia meridionale e autore di numerosissime e prestigiose pubblicazioni, sulla cucina barese».
È inoltre in previsione l'organizzazione per l'anno prossimo, nell'ex palazzo della provincia, eventualmente in collaborazione con l'istituto alberghiero Perotti, un evento dedicato al professor Luigi Sada, che con le sue pubblicazioni è stato il portavoce di una memoria culinaria solida e antichissima, riuscendo a superare i confini della ristorazione convenzionale.
L'iniziativa è partita dalla consigliera metropolitana Anita Maurodinoia che ha proposto al sindaco Antonio Decaro di premiare il proprietario Filippo Carella che insieme alla moglie Rosa e allo chef Pietro Abbaticchio gestisce in un'antica cantina dalle arcate in tufo, la Taberna, dove l'arte del cucinare non è solo una professione, ma passione e patrimonio familiare, qualità riconosciute dall'inserimento nelle guide più rinomate come la "Guida d'oro" dei ristoranti di Veronelli.
«Ho voluto - dichiara Anita Maurodinoia - che non passasse inosservato il raggiungimento di un traguardo per una realtà imprenditoriale che è diventata il punto di riferimento della gastronomia pugliese non solo per le sue prelibatezze, ma anche perché ristorante è anche un vero e proprio cenacolo culturale, in quanto ogni qual volta si parla di Taberna, è impossibile non ricordare Luigi Sada (cognato di Filippo Carella) uno dei maggiori studiosi di gastronomia meridionale e autore di numerosissime e prestigiose pubblicazioni, sulla cucina barese».
È inoltre in previsione l'organizzazione per l'anno prossimo, nell'ex palazzo della provincia, eventualmente in collaborazione con l'istituto alberghiero Perotti, un evento dedicato al professor Luigi Sada, che con le sue pubblicazioni è stato il portavoce di una memoria culinaria solida e antichissima, riuscendo a superare i confini della ristorazione convenzionale.