La città provvisoria
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Turismo

"La città provvisoria", ultima mostra a spazio Murat prima della chiusura per lavori

Il progetto collettivo ad ingresso gratuito sarà visitabile sino al 5 agosto

Dal 5 luglio al 5 agosto 2018 all'interno dello spazio espositivo nel cuore di Bari (piazza del Ferrarese, 1) si svolgerà "La città provvisoria", il progetto a cura di Melissa Destino, con la supervisione, il coordinamento e la produzione di Spazio Murat.
Il progetto collettivo chiuderà la stagione espositiva 2018 dello Spazio prima dell'avvio dei lavori di ristrutturazione necessari e già annunciati dal Comune di Bari.
"Spazio Murat, in questi due anni, non ha avuto una definizione univoca, una programmazione definita, ha provato a comprendere quale dovesse essere il suo ruolo, non solo all'interno della città ma anche all'interno di un circuito più ampio - ha detto Giusy Ottonelli, coordinatrice Spazio Murat - Abbiamo imparato però una serie di cose tecniche dello Spazio, la relazione con il pubblico, e saremo grati e lieti di condividere con il futuro Polo del contemporaneo questo livello di apprendimento. Siamo stati chiamati ad esser e il primo livello di sperimentazione di questo polo, una sperimentazione complessa per certi versi emotivamente complicata, perché prima del lavoro che facciamo, siamo le persone che portiamo avanti e in tutti gli eventi che abbiamo fatto c'è stato un grado di relazione anche con soggetti locali che sempre più si sono avvicinati allo spazio e hanno espresso il desiderio di prenderne parte, ma poi facendo i conti le ristrettezze economiche che vengono fuori ogni volta che organizziamo un evento, capite bene quanto questo bagaglio di emotività venga fuori con grande enfasi. Siamo contenti seppur avendolo organizzato alla fine, di aver trovato due sponsor per poter reggere il progetto".
"Portare avanti un progetto a Bari per me che vivo da più di dieci anni all'estero è importante – ha proseguito Melissa Destino, curatrice mostra -. Una sfida. Nella mia idea ho cercato di mettere insieme un progetto a più voci che intrecciasse diversi livelli della discussione. Non è così facile definire i confini degli spazi e come i soggetti si relazionano ad essi. Si parla di un paradosso. Quali sono i confini? Esistono dei confini? Un progetto come questo realizzato a Bari, da sempre città di mercanti e aperta al suo esterno, assume un significato ancora più importante. Ed era per me, per noi importante rendere questo messaggio". La curatrice si è poi soffermata a illustrare le opere dei singoli artisti in mostra, la maggior parte dei quali è di nazionalità austriaca, il che ha favorito il sostegno della cancelleria federale austriaca.

"Oggi siamo qui per presentare la mostra che chiude questa prima fase di vita di Spazio Murat per come lo abbiamo immaginato - ha concluso Silvio Maselli, assessore alle Culture del Comune di Bari - un territorio cresce quando sa dialogare con ciò che è oltre e altro da sé: in qualche modo lo sapevo già, ma è forse l'insegnamento più importante di questa mia esperienza da amministratore, il fatto che siamo tanto più capaci di crescere quanto più ci apriamo al confronto e al dialogo con ciò che non conosciamo. Ed è ciò che hanno fatto gli amici che gestiscono spazio Murat dando valore alla nostra scelta di affidare questo spazio a una sperimentazione e non già a una banale gestione, come è giusto che accada all'interno di uno spazio pubblico dedicato alla riflessione culturale, con un'attivazione che da un lato ha assegnato una visione e una funzione a uno spazio che è di tutti, dall'altro ha consentito di far dialogare chi è andato per altri lidi con chi è restato. Se è vero che la nostra è una generazione di ali e radici, lo Spazio Murat si pone come il luogo naturale del confronto in questo perenne andare e tornare: è a questo che servono gli spazi di produzione e diffusione culturale, a dare modo alle idee che ci girano intorno di trovare un luogo per manifestarsi e attivare nuove riflessioni".
Al termine di questa mostra, che conclude questa prima fase di attività, lo Spazio Murat resterà chiuso per tutto l'autunno e l'inverno prossimi per consentire i lavori di adeguamento e poi riaprire al pubblico con nuovi impianti, nuovi servizi igienici e nuove certificazioni previsti per legge, per accogliere in maniera consona le attività del Polo, che nel frattempo potrà contare sulla conclusione degli interventi del primo lotto sul Teatro Margherita e il Mercato del Pesce.
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