Associazioni
La donazione del midollo arriva nelle scuole pugliesi. C'è il protocollo ADMO-Regione-Ufficio Scolastico
Emiliano: «Donare il midollo non fa male e può salvare delle vite»
Puglia - martedì 17 ottobre 2017
16.27
La cultura della donazione sarà argomento da trattare nelle scuole pugliesi. Stamattina, infatti, è stato firmato l'accordo tra ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo) Puglia, Regione Puglia e Ufficio Scolastico Regionale con cui si disciplinano le azioni congiunte a sostegno della rete inter-istituzionale incaricata di mettere in campo interventi mirati per sensibilizzare i giovani alla solidarietà in ambito socio sanitario.
«Donare il midollo è un gesto semplice, che a differenza di altri tipi di donazione non comporta alcun dolore - spiega il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano in conferenza. Si tratta di una procedura che si risolve in giornata e che non costa nulla: un gesto di grande solidarietà che potrebbe, nei casi più fortunati, salvare la vita a dei pazienti emo-oncologici. Il Protocollo che firmiamo oggi ci darà l'occasione di spiegare ai ragazzi in età scolare quanto possa essere importante avere il privilegio di essere d'aiuto per gli altri».
L'obiettivo principale di questo accordo è portare quanti più giovani possibile a iscriversi al registro dei potenziali donatori; una possibilità che hanno esclusivamente le persone di età compresa tra i 19 e i 35 anni, e per questo educare gli studenti degli istituti superiori alla cultura del dono è una necessità da soddisfare con estrema urgenza. «È un Protocollo – dice la Presidente di ADMO Puglia Maria Stea – che sancisce in modo continuativo una collaborazione avviata già da tempo tra ADMO, Regione Puglia e sistema scolastico regionale. Ci auguriamo di poter andare in tutte le scuole e fare opera di sensibilizzazione per iscrivere quanti più ragazzi possibile nel Registro italiano dei Donatori di midollo osseo. È assolutamente fondamentale ricordare che per essere donatori effettivi e non solo potenziali c'è bisogno che ci sia totale compatibilità tra il midollo del donatore e quello del ricevente: ecco perché puntiamo ad avere quanti più nomi possibile di giovani tra i 19 e i 35 anni (età massima per registrarsi, mentre l'età massima per donare è 55 anni), per allargare il numero di potenziali donatori compatibili. Le previsioni sono più che positive: dovremmo, a fine anno, passare dai 1.300 iscritti del 2016 a più di 1.5000. Importante è il sostegno della Regione, che ci è vicina anche senza avere le disponibilità che hanno in Veneto o in Lombardia».
La Puglia, infatti, si conferma eccellenza italiana per quanto riguarda le iscrizioni ai registri dei donatori di midollo, piazzandosi al quinto posto di questa speciale classifica. «Come spesso accade, la Puglia è sempre ai vertici delle classifiche che misurano il grado di civiltà e solidarietà dei cittadini - prosegue Emiliano. Questo, da presidente della Regione, mi inorgoglisce. Ci auguriamo tutti che questo messaggio di solidarietà e altruismo passi concretamente nelle scuole che saranno interessate da questo protocollo d'intesa».
Un risultato eccezionale, gli fa eco l'assessore alla Sanità Sebastiano Leo, «Frutto del preziosissimo lavoro di sensibilizzazione svolto da ADMO Puglia. Bisogna proseguire su questa strada. Coltiviamo la consapevolezza che l'orientamento degli studenti alla cultura della donazione debba passare dalla scuola, dai suoi laboratori, dalla sua attività di approfondimento e di studio».
«La donazione – sottolinea in conclusione la Direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale Anna Cammalleri – ha un valore fortemente pedagogico e la scuola rappresenta un tracciato della nostra società dove passano i minori, ma dove attraverso loro si raggiungono anche le famiglie e, quindi, penso che l'orizzonte di questa iniziativa sia molto più vasto rispetto a quello immaginato».
«Donare il midollo è un gesto semplice, che a differenza di altri tipi di donazione non comporta alcun dolore - spiega il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano in conferenza. Si tratta di una procedura che si risolve in giornata e che non costa nulla: un gesto di grande solidarietà che potrebbe, nei casi più fortunati, salvare la vita a dei pazienti emo-oncologici. Il Protocollo che firmiamo oggi ci darà l'occasione di spiegare ai ragazzi in età scolare quanto possa essere importante avere il privilegio di essere d'aiuto per gli altri».
L'obiettivo principale di questo accordo è portare quanti più giovani possibile a iscriversi al registro dei potenziali donatori; una possibilità che hanno esclusivamente le persone di età compresa tra i 19 e i 35 anni, e per questo educare gli studenti degli istituti superiori alla cultura del dono è una necessità da soddisfare con estrema urgenza. «È un Protocollo – dice la Presidente di ADMO Puglia Maria Stea – che sancisce in modo continuativo una collaborazione avviata già da tempo tra ADMO, Regione Puglia e sistema scolastico regionale. Ci auguriamo di poter andare in tutte le scuole e fare opera di sensibilizzazione per iscrivere quanti più ragazzi possibile nel Registro italiano dei Donatori di midollo osseo. È assolutamente fondamentale ricordare che per essere donatori effettivi e non solo potenziali c'è bisogno che ci sia totale compatibilità tra il midollo del donatore e quello del ricevente: ecco perché puntiamo ad avere quanti più nomi possibile di giovani tra i 19 e i 35 anni (età massima per registrarsi, mentre l'età massima per donare è 55 anni), per allargare il numero di potenziali donatori compatibili. Le previsioni sono più che positive: dovremmo, a fine anno, passare dai 1.300 iscritti del 2016 a più di 1.5000. Importante è il sostegno della Regione, che ci è vicina anche senza avere le disponibilità che hanno in Veneto o in Lombardia».
La Puglia, infatti, si conferma eccellenza italiana per quanto riguarda le iscrizioni ai registri dei donatori di midollo, piazzandosi al quinto posto di questa speciale classifica. «Come spesso accade, la Puglia è sempre ai vertici delle classifiche che misurano il grado di civiltà e solidarietà dei cittadini - prosegue Emiliano. Questo, da presidente della Regione, mi inorgoglisce. Ci auguriamo tutti che questo messaggio di solidarietà e altruismo passi concretamente nelle scuole che saranno interessate da questo protocollo d'intesa».
Un risultato eccezionale, gli fa eco l'assessore alla Sanità Sebastiano Leo, «Frutto del preziosissimo lavoro di sensibilizzazione svolto da ADMO Puglia. Bisogna proseguire su questa strada. Coltiviamo la consapevolezza che l'orientamento degli studenti alla cultura della donazione debba passare dalla scuola, dai suoi laboratori, dalla sua attività di approfondimento e di studio».
«La donazione – sottolinea in conclusione la Direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale Anna Cammalleri – ha un valore fortemente pedagogico e la scuola rappresenta un tracciato della nostra società dove passano i minori, ma dove attraverso loro si raggiungono anche le famiglie e, quindi, penso che l'orizzonte di questa iniziativa sia molto più vasto rispetto a quello immaginato».