Attualità
La polemica di Briatore in Puglia: «A Gallipoli vietato l'attracco di uno yacht extra-lusso»
I facoltosi occupanti della barca si sono diretti a Otranto. La capitaneria risponde: «All'imbarcazione era stato concesso l'ormeggio nel porto commerciale»
Puglia - venerdì 23 agosto 2019
11.45
Flavio Briatore in aperta polemica con la Puglia. Sul suo profilo Instagram il facoltoso manager italiano attacca il porto di Gallipoli, riportando la vicenda del mancato ormeggio di uno yacht extra-lusso nello scalo della cittadina jonica. «Come mandare via le barche con importanti turisti a bordo - scrive Briatore. Questo è successo a Gallipoli: il comandante di uno yacht di sessanta metri con dodici persone facoltose a bordo ha chiesto tramite la propria agenzia marittima alla capitaneria l'accesso in porto con il tender per approvigionamenti, come succede in tutti i porti del mondo e di Italia. Tranne a Gallipoli, che rifiuta l'approdo del tender, intimando l'entrata dello yacht in banchina, creando un disservizio agli ospiti che hanno preso così la decisione di non permanere più a Gallipoli per due giorni ma di procedere per Otranto, dove il tender ha avuto accesso al porto e gli ospiti sono rimasti due giorni godendosi l'ospitalità di Otranto».
Non si è fatta attendere la risposta della capitaneria di porto gallipolina, che in una nota dà la sua versione dei fatti: «L'unità navale in questione - si legge nella nota - yacht commerciale battente bandiera Cayman Island, aveva richiesto, per il tramite di una locale agenzia marittima, di poter ormeggiare con i propri tender presso una delle darsene pescherecci di Gallipoli. Per tale tipologia di unità navale e per i mezzi alla stessa asserviti, si applica la normativa internazionale discendente dal Codice ISPS . Pertanto nel rispetto della normativa, era stata comunicata dalla agenzia marittima la necessità di effettuare le operazioni nell'ambito del porto commerciale della città, unica struttura dotata di un piano e di un livello di sicurezza idoneo per l'effettuazione di accosti con unità di tale tipologia. A seguito di ciò il comando di bordo dello yacht optava per proseguire la propria navigazione verso Otranto e ormeggiare nella banchina commerciale del porto».
Non si è fatta attendere la risposta della capitaneria di porto gallipolina, che in una nota dà la sua versione dei fatti: «L'unità navale in questione - si legge nella nota - yacht commerciale battente bandiera Cayman Island, aveva richiesto, per il tramite di una locale agenzia marittima, di poter ormeggiare con i propri tender presso una delle darsene pescherecci di Gallipoli. Per tale tipologia di unità navale e per i mezzi alla stessa asserviti, si applica la normativa internazionale discendente dal Codice ISPS . Pertanto nel rispetto della normativa, era stata comunicata dalla agenzia marittima la necessità di effettuare le operazioni nell'ambito del porto commerciale della città, unica struttura dotata di un piano e di un livello di sicurezza idoneo per l'effettuazione di accosti con unità di tale tipologia. A seguito di ciò il comando di bordo dello yacht optava per proseguire la propria navigazione verso Otranto e ormeggiare nella banchina commerciale del porto».