Politica
La Sen. Messina e la sua posizione sul Tavolo della Transazione Ecologica Solidale
Piano energia e clima del 19 Novembre 2018 a Roma
Bari - giovedì 22 novembre 2018
10.34 Comunicato Stampa
"Il cambiamento climatico rappresenta la principale sfida ambientale della nostra epoca, con implicazioni di enorme rilievo anche sotto il profilo economico e sociale. L 'Italia e l'Europa ricoprono, da oltre 10 anni, ruoli da protagonista nella lotta al climate change: molto si è fatto per ridurre le emissioni e l'utilizzo di combustibili fossili, favorire l'efficientamento energetico e promuovere le fonti di energia rinnovabile", questo ciò che è stato dichiarato dalla Senatrice pugliese Assuntela Messina che ha partecipato lenudì scorso al Tavolo TES.
Ha inoltre aggiunto: "In questi mesi di legislatura, ci siamo impegnati anche su questi temi, avendo avanzato, insieme con i colleghi del PD in Commissione Ambiente del Senato, due proposte di AFFARE ASSEGNATO: la prima nasce dall'esigenza di comprendere le problematiche ambientali che scaturiscono dalla presenza nel nostro ordinamento di incentivi fiscali e sussidi di varia natura che comportano ricadute sul territorio, sull'ambiente e sui beni ambientali; la seconda riguarda proprio le valutazioni di impatto della Strategia Energetica Nazionale in materia di riduzione delle emissioni.
Al fine di approfondire la materia e fornire gli elementi per definire una strategia chiara, l'incontro organizzato a Roma da TES (Transizione Ecologica Solidale) il 19 novembre ha visto il mio diretto coinvolgimento, insieme a Barbara Valenzano (direttrice del Dipartimento "Mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio" della Regione Puglia), tra i decisori all'interno del Tavolo sul Piano Energia e Clima.
Il punto di partenza di un ragionamento maturo rispetto all'emergenza ambientale non può che essere la necessità di dare una vera centralità al tema del cambiamento climatico che coinvolga l'opinione pubblica in una discussione e che solleciti il Governo nazionale ad assumere una posizione netta.
Questo processo di azione e consapevolezza non può prescindere da una politica che ha il dovere di riappropriarsi del ruolo suo proprio, non ragionando unicamente secondo le logiche dell'emergenza ma piuttosto ritornando ad anticipare il futuro. Dunque, un percorso che si consolidi nella "costante adozione" di un approccio sistemico e multidimensionale, fondato sulla SOLIDARIETÀ , sull'orizzontalità e sulla creazione di una cultura civica diffusa; e il nostro primo scopo dev'essere compiere una vera e propria transizione ecologica: un passaggio che parta dalla riduzione dell'uso dei combustibili fossili e che miri a incrementare la produzione di fonti energetiche rinnovabili e i livelli di efficienza energetica. Con gli strumenti supportati da un solido pacchetto normativo.
Il climate change è spesso visto e vissuto, a ragione, come un drammatico problema. Credo che non sia solo questo, ma che rappresenti anche un'enorme opportunità per il nostro Paese, l'Europa e l'intera comunità internazionale, proprio per correggere e riorganizzare il modo in cui viviamo e abitiamo il pianeta.
Abbiamo la responsabilità di gestire e governare il più radicale dei cambiamenti, di rafforzare i presupposti di un'economia green per una green society.
Invertendo la rotta e realizzando il coraggio di immaginare un futuro diverso."
Ha inoltre aggiunto: "In questi mesi di legislatura, ci siamo impegnati anche su questi temi, avendo avanzato, insieme con i colleghi del PD in Commissione Ambiente del Senato, due proposte di AFFARE ASSEGNATO: la prima nasce dall'esigenza di comprendere le problematiche ambientali che scaturiscono dalla presenza nel nostro ordinamento di incentivi fiscali e sussidi di varia natura che comportano ricadute sul territorio, sull'ambiente e sui beni ambientali; la seconda riguarda proprio le valutazioni di impatto della Strategia Energetica Nazionale in materia di riduzione delle emissioni.
Al fine di approfondire la materia e fornire gli elementi per definire una strategia chiara, l'incontro organizzato a Roma da TES (Transizione Ecologica Solidale) il 19 novembre ha visto il mio diretto coinvolgimento, insieme a Barbara Valenzano (direttrice del Dipartimento "Mobilità, qualità urbana, opere pubbliche, ecologia e paesaggio" della Regione Puglia), tra i decisori all'interno del Tavolo sul Piano Energia e Clima.
Il punto di partenza di un ragionamento maturo rispetto all'emergenza ambientale non può che essere la necessità di dare una vera centralità al tema del cambiamento climatico che coinvolga l'opinione pubblica in una discussione e che solleciti il Governo nazionale ad assumere una posizione netta.
Questo processo di azione e consapevolezza non può prescindere da una politica che ha il dovere di riappropriarsi del ruolo suo proprio, non ragionando unicamente secondo le logiche dell'emergenza ma piuttosto ritornando ad anticipare il futuro. Dunque, un percorso che si consolidi nella "costante adozione" di un approccio sistemico e multidimensionale, fondato sulla SOLIDARIETÀ , sull'orizzontalità e sulla creazione di una cultura civica diffusa; e il nostro primo scopo dev'essere compiere una vera e propria transizione ecologica: un passaggio che parta dalla riduzione dell'uso dei combustibili fossili e che miri a incrementare la produzione di fonti energetiche rinnovabili e i livelli di efficienza energetica. Con gli strumenti supportati da un solido pacchetto normativo.
Il climate change è spesso visto e vissuto, a ragione, come un drammatico problema. Credo che non sia solo questo, ma che rappresenti anche un'enorme opportunità per il nostro Paese, l'Europa e l'intera comunità internazionale, proprio per correggere e riorganizzare il modo in cui viviamo e abitiamo il pianeta.
Abbiamo la responsabilità di gestire e governare il più radicale dei cambiamenti, di rafforzare i presupposti di un'economia green per una green society.
Invertendo la rotta e realizzando il coraggio di immaginare un futuro diverso."