Cronaca
Lancio di petardi con il Brescia, agli arresti domiciliari due 38enni
Il provvedimento a carico di due tifosi biancorossi. Gli accertamenti della Digos. La società era stata sanzionata per 7mila euro
Bari - martedì 14 maggio 2024
16.06
Due tifosi del Bari, i 38enni Michele Castoro e Dario Notariale, sono finiti ai domiciliari per lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive: i due ultras avrebbero lanciato sul campo due petardi esplosi la sera del 10 maggio, durante la gara fra Bari e Brescia, ultima giornata del campionato di serie B.
I due tifosi biancorossi sono stati individuati dopo gli approfondimenti investigativi della Digos del capoluogo pugliese, in seguito al ripetuto lancio di petardi, in più circostanze, sulla pista di atletica del San Nicola, e ieri si sono presentati in Tribunale. Al termine dell'udienza in cui l'accusa era rappresentata dal pubblico ministero Desireè Digeronimo, il giudice Giovanni Abbattista ha convalidato l'arresto eseguito in flagranza differita e infine applicato la stessa misura cautelare.
Complice il «clima di contestazione imperante presso la tifoseria organizzata barese contro la dirigenza della locale squadra di calcio», lo stadio quella sera era blindato. Durante il match gli investigatori hanno documentato l'esplosione dagli spalti di 62 bombe carta: dal verbale, i due ultras - alle ore 20.45 e alle ore 20.51 - avrebbero lanciato i due petardi dalla zona superiore della curva nord, verso il vicino rettangolo di gioco, «in modo da causare pericolo concreto per i presenti».
Ebbene, il giudice sportivo, successivamente alla gara, ha comminato una pesante sanzione al club, di 7.000 euro. Anche per questo il giudice ha confermato i domiciliari per entrambi, motivando le esigenze cautelari «in termini di attualità», per «l'imminenza di nuovi incontri», e, in particolare, del play-out con la Ternana.
I due tifosi biancorossi sono stati individuati dopo gli approfondimenti investigativi della Digos del capoluogo pugliese, in seguito al ripetuto lancio di petardi, in più circostanze, sulla pista di atletica del San Nicola, e ieri si sono presentati in Tribunale. Al termine dell'udienza in cui l'accusa era rappresentata dal pubblico ministero Desireè Digeronimo, il giudice Giovanni Abbattista ha convalidato l'arresto eseguito in flagranza differita e infine applicato la stessa misura cautelare.
Complice il «clima di contestazione imperante presso la tifoseria organizzata barese contro la dirigenza della locale squadra di calcio», lo stadio quella sera era blindato. Durante il match gli investigatori hanno documentato l'esplosione dagli spalti di 62 bombe carta: dal verbale, i due ultras - alle ore 20.45 e alle ore 20.51 - avrebbero lanciato i due petardi dalla zona superiore della curva nord, verso il vicino rettangolo di gioco, «in modo da causare pericolo concreto per i presenti».
Ebbene, il giudice sportivo, successivamente alla gara, ha comminato una pesante sanzione al club, di 7.000 euro. Anche per questo il giudice ha confermato i domiciliari per entrambi, motivando le esigenze cautelari «in termini di attualità», per «l'imminenza di nuovi incontri», e, in particolare, del play-out con la Ternana.