Politica
Legge contro omo-bi-transfobia, gli attivisti "dormono" in piazza per protesta
Oggi pomeriggio, a margine dell'incontro con la senatrice Monica Cirinna un flash mob animerà piazza Cesare Battisti
Bari - martedì 26 febbraio 2019
La senatrice Monica Cirinnà sarà a Bari, nella sede del Pd cittadino, per discutere i temi a lei cari. L'incontro è organizzato da Arcigay Bari e i Giovani Democratici Bari Città. Si tratterà, come scrivono nell'evento dedicato, di un incontro "che si configurerà in maniera informale e spazierà tra vari temi di carattere civile, con una "scaletta" soprattutto decisa dai partecipanti, che potranno porre quesiti alla senatrice e dialogare alla pari sui vari temi". La senatrice è nota soprattutto per la legge sulle unioni civili, di cui è stata fautrice, ed è una ferma sostenitrice dei diritti LGBT e delle donne, ma anche animalista e ambientalista.
Dopo l'incontro, per protestare contro l'immobilità della giunta regionale, che da mesi tiene nel cassetto il disegno di legge contro l'omo-bi-transfobia, gli attivisti insceneranno un flash mob in piazza Cesare Battisti.
«Il flash-mob consiste nello sdraiarsi per terra e "dormire" - spiegano da Mixed Lgbti - proprio come stanno facendo i consiglieri regionali tutti. La sensazione è che si voglia fuggire dalla responsabilità di esprimersi su un tema così divisivo che, dopo aver incontrato i pudori dei movimenti per la famiglia tradizionale, sta diventando adesso carta di scambio fra i componenti della maggioranza. L'argomento non figura più all'ordine del giorno del Consiglio Regionale e, quando figura, è volontariamente in fondo alla lista, motivo per il quale si continua puntualmente a procrastinare. Chiediamo pertanto che la discussione venga finalmente calendarizzata».
Dopo l'incontro, per protestare contro l'immobilità della giunta regionale, che da mesi tiene nel cassetto il disegno di legge contro l'omo-bi-transfobia, gli attivisti insceneranno un flash mob in piazza Cesare Battisti.
«Il flash-mob consiste nello sdraiarsi per terra e "dormire" - spiegano da Mixed Lgbti - proprio come stanno facendo i consiglieri regionali tutti. La sensazione è che si voglia fuggire dalla responsabilità di esprimersi su un tema così divisivo che, dopo aver incontrato i pudori dei movimenti per la famiglia tradizionale, sta diventando adesso carta di scambio fra i componenti della maggioranza. L'argomento non figura più all'ordine del giorno del Consiglio Regionale e, quando figura, è volontariamente in fondo alla lista, motivo per il quale si continua puntualmente a procrastinare. Chiediamo pertanto che la discussione venga finalmente calendarizzata».