Scuola e Lavoro
Lo spettro dei licenziamenti come regalo di Natale alla Bosch
Stamattina sciopero con un'adesione pari al 100% dei lavoratori Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm
Bari - giovedì 28 novembre 2019
15.45
Sciopero nella giornata di oggi alla Bosch, dopo che l'azienda ha comunicato tagli al personale in tutte le proprie sedi. Tagli che dovrebbero impattare sul sito barese al punto che si parla di circa 640 licenziamenti previsti, a fronte di un dato iniziale di 500.
«La politica europea sta imponendo una conversione mettendo al bando gli Euro 7, con conseguente calo della domanda e della prospettiva dei volumi produttivi - sottolineano i manifestanti - Oggi è doveroso mandare un messaggio chiaro alla Bosch proprio da qui dove è nato il Common Rail, ma soprattutto vogliamo mandare un messaggio al Governo perché abbiamo bisogno di un tavolo di emergenza per capire come noi e le altre aziende del settore possono iniziare la riconversione»
«Oggi a Roma c'è un incontro che non avevamo chiesto - spiega Franco Busto, Uil Bari - Come Cgil, Cisl e Uil chiederemo un altro incontro al ministero e alle istituzioni locali di fare blocco su questa situazione. Non è possibile che la prima realtà in provincia di Bari, la seconda in Puglia abbia questo tipo di problemi».
«La Regione Puglia – ha ribadito il consigliere del presidente della Regione Puglia, Domenico De Santis - è disponibile a mettere in campo tutti gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare nuovi investimenti ma a condizione che gli esuberi siano pari a zero. Possiamo discuterne con azienda e sindacati l'importante è che non ci sia nessun licenziamento. A breve sarà convocato un tavolo sindacale presso Regione».
«La politica europea sta imponendo una conversione mettendo al bando gli Euro 7, con conseguente calo della domanda e della prospettiva dei volumi produttivi - sottolineano i manifestanti - Oggi è doveroso mandare un messaggio chiaro alla Bosch proprio da qui dove è nato il Common Rail, ma soprattutto vogliamo mandare un messaggio al Governo perché abbiamo bisogno di un tavolo di emergenza per capire come noi e le altre aziende del settore possono iniziare la riconversione»
«Oggi a Roma c'è un incontro che non avevamo chiesto - spiega Franco Busto, Uil Bari - Come Cgil, Cisl e Uil chiederemo un altro incontro al ministero e alle istituzioni locali di fare blocco su questa situazione. Non è possibile che la prima realtà in provincia di Bari, la seconda in Puglia abbia questo tipo di problemi».
«La Regione Puglia – ha ribadito il consigliere del presidente della Regione Puglia, Domenico De Santis - è disponibile a mettere in campo tutti gli strumenti e le risorse necessarie per realizzare nuovi investimenti ma a condizione che gli esuberi siano pari a zero. Possiamo discuterne con azienda e sindacati l'importante è che non ci sia nessun licenziamento. A breve sarà convocato un tavolo sindacale presso Regione».