Enti locali
Lotta all'evasione fiscale, c'è l'accordo Comune-GdF-Agenzia delle Entrate
Stamattina la sigla a Palazzo di Città. Decaro: «Non solo contrasto ma anche prevenzione»
Bari - martedì 5 giugno 2018
15.41
Una "santa alleanza" per mettere in campo strategie concrete a contrasto dell'evasione fiscale. A stringerla sono stati stamattina il Comune di Bari, la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate. Il protocollo d'intesa è stato siglato a Palazzo di Città dal sindaco Antonio Decaro, dal comandante provinciale della Guardia di Finanza Gen. B. Nicola Altiero e dal direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate Antonino Di Geronimo.
Un accordo che impegna i tre enti a sviluppare ogni sinergia finalizzata alla prevenzione e al contrasto del fenomeno, a seconda delle proprie competenze e dei propri ambiti di intervento.
«Oggi sottoscriviamo questo protocollo d'intesa che impegna i nostri tre enti a sviluppare una collaborazione costante, finalizzata da un lato alla prevenzione, dall'altro alla lotta all'evasione fiscale - ha dichiarato Antonio Decaro. Per farlo ci serviremo delle cosiddette segnalazioni qualificate, un approccio che ha funzionato molto bene qualche anno fa. Segnalazioni qualificate, per intenderci, sono quelle che riguardano attività che si svolgono sul territorio comunale e che necessitano di autorizzazioni da parte del Comune - penso all'edilizia, alle scia, alle occupazioni di suolo pubblico -. Dati che vengono incrociati per verificare se poi, a valle di quelle attività, sono state emesse le relative fatture. Se si certifica un fenomeno evasivo, una parte di tutto ciò che viene recuperato torna nella disponibilità del Comune, che oggi, in tema di evasione fiscale, è impegnato su più fronti. Con le prescrizioni previste dall'armonizzazione del bilancio, ad esempio, non è più possibile iscrivere a bilancio l'ammontare delle sanzioni comminate dalla Polizia locale come avveniva in passato, ma solo la media di quanto effettivamente incassato dal Comune negli ultimi 5 anni. L'attività di prevenzione passerà anche da corsi di formazione che consentiranno ai funzionari coinvolti di conoscere tutte le informazioni in merito alle procedure da adottare. L'obiettivo resta quello di garantire equità all'azione istituzionale, perché pagare tutti consente a tutti di pagare meno, e questo vale a partire dai piccoli gesti quotidiani, come pagare il biglietto dell'autobus, che significa non solo rispettare le regole, com'è giusto che sia, ma anche garantire la sostenibilità del servizio. Diversamente il Comune si vedrebbe costretto a tagliare alcune corse del tpl o a imporre costi maggiori alla fiscalità generale, con il risultato paradossale che anche chi non utilizza i mezzi pubblici debba pagare il servizio».
Con la dicitura "segnalazioni qualificate" s'intendono quelle che riguardano posizioni soggettive per le quali sono stati rilevati fatti, atti, negozi giuridici e quant'altro evidenzi fenomeni evasivi senza necessità di ulteriori elaborazioni logiche. Dal 2014 ad oggi la ripartizione Tributi del Comune di Bari ha inviato alla Guardia di Finanzia e all'Agenzia delle Entrate 368 segnalazioni qualificate.
«Recentemente abbiamo sottoscritto un protocollo regionale con Anci Puglia e stiamo cercando di costruire un'architettura di collaborazione tra amministrazione finanziaria e Comuni pugliesi che non sia estemporanea o si riduca alla mera sottoscrizione di intese - prosegue Di Geronimo. È necessaria una prassi, un modello strutturato che ci consenta di raggiungere l'obiettivo. Devo ammettere che c'è una certa stanchezza a livello nazionale per quanto riguarda gli esiti dell'attività di controllo, dopo una prima fase di grande entusiasmo, attenzione e proficuità. Per questo vogliamo ripartire dalla Puglia con una forte volontà di ripresa delle attività, perché si tratta di uno strumento oggettivamente molto appetibile dal punto di vista del presidio delle entrate da parte delle amministrazioni comunali. Una buona segnalazione, che si traduce in un accertamento e poi in una rapida riscossione, può alimentare concretamente un polmone finanziario adeguato a sostenere il bilancio degli enti locali, tanto più in una città importante e popolosa come Bari. Come direzione regionale saremo determinati e assicureremo con la Guardia di Finanza dei percorsi formativi ad hoc per il personale amministrativo del Comune di Bari. Si tratta di fare squadra e quindi, al di là delle dichiarazioni formali, dobbiamo lavorare efficacemente nel quotidiano. Avvieremo delle sperimentazioni condividendo le buone pratiche per ottenere il miglior risultato possibile. Un migliore e diffuso adempimento degli obblighi tributari può portare, da parte di chi amministra, anche a un abbassamento delle aliquote e della pressione fiscale generale».
«Mi piace sottolineare il carattere preventivo di questo accordo - ha concluso Altiero - che ci vede lavorare in sinergia mettendo a disposizione dei nostri partner la nostra competenza e il nostro potenziale, in particolare sulle segnalazioni qualificate. Vogliamo che questo accordo venga portato all'attenzione dei cittadini affinché sappiano che, potenzialmente, si può arrivare anche a effettuare dei controlli di polizia economico-finanziaria. Contiamo molto sul fatto che questo accordo con la città capoluogo possa avere un effetto di trascinamento per indurre anche altri Comuni a fare altrettanto. La cosa più importante, però, è riempire di contenuti pratici quello che è un accordo formale. La partecipazione dei Comuni alla fase di accertamento dell'evasione non nasce oggi, ma addirittura nel '73, però si tratta di un approccio che non è mai pienamente decollato. Noi, oggi, siamo intenzionati a far partire questo circolo virtuoso che vede tre enti istituzionali collaborare per raggiungere un obiettivo comune. Per farlo sarà importante anche l'attività di formazione rivolta al personale comunale, un passaggio strategico per il quale confermiamo tutta la nostra disponibilità».
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Un accordo che impegna i tre enti a sviluppare ogni sinergia finalizzata alla prevenzione e al contrasto del fenomeno, a seconda delle proprie competenze e dei propri ambiti di intervento.
«Oggi sottoscriviamo questo protocollo d'intesa che impegna i nostri tre enti a sviluppare una collaborazione costante, finalizzata da un lato alla prevenzione, dall'altro alla lotta all'evasione fiscale - ha dichiarato Antonio Decaro. Per farlo ci serviremo delle cosiddette segnalazioni qualificate, un approccio che ha funzionato molto bene qualche anno fa. Segnalazioni qualificate, per intenderci, sono quelle che riguardano attività che si svolgono sul territorio comunale e che necessitano di autorizzazioni da parte del Comune - penso all'edilizia, alle scia, alle occupazioni di suolo pubblico -. Dati che vengono incrociati per verificare se poi, a valle di quelle attività, sono state emesse le relative fatture. Se si certifica un fenomeno evasivo, una parte di tutto ciò che viene recuperato torna nella disponibilità del Comune, che oggi, in tema di evasione fiscale, è impegnato su più fronti. Con le prescrizioni previste dall'armonizzazione del bilancio, ad esempio, non è più possibile iscrivere a bilancio l'ammontare delle sanzioni comminate dalla Polizia locale come avveniva in passato, ma solo la media di quanto effettivamente incassato dal Comune negli ultimi 5 anni. L'attività di prevenzione passerà anche da corsi di formazione che consentiranno ai funzionari coinvolti di conoscere tutte le informazioni in merito alle procedure da adottare. L'obiettivo resta quello di garantire equità all'azione istituzionale, perché pagare tutti consente a tutti di pagare meno, e questo vale a partire dai piccoli gesti quotidiani, come pagare il biglietto dell'autobus, che significa non solo rispettare le regole, com'è giusto che sia, ma anche garantire la sostenibilità del servizio. Diversamente il Comune si vedrebbe costretto a tagliare alcune corse del tpl o a imporre costi maggiori alla fiscalità generale, con il risultato paradossale che anche chi non utilizza i mezzi pubblici debba pagare il servizio».
Con la dicitura "segnalazioni qualificate" s'intendono quelle che riguardano posizioni soggettive per le quali sono stati rilevati fatti, atti, negozi giuridici e quant'altro evidenzi fenomeni evasivi senza necessità di ulteriori elaborazioni logiche. Dal 2014 ad oggi la ripartizione Tributi del Comune di Bari ha inviato alla Guardia di Finanzia e all'Agenzia delle Entrate 368 segnalazioni qualificate.
«Recentemente abbiamo sottoscritto un protocollo regionale con Anci Puglia e stiamo cercando di costruire un'architettura di collaborazione tra amministrazione finanziaria e Comuni pugliesi che non sia estemporanea o si riduca alla mera sottoscrizione di intese - prosegue Di Geronimo. È necessaria una prassi, un modello strutturato che ci consenta di raggiungere l'obiettivo. Devo ammettere che c'è una certa stanchezza a livello nazionale per quanto riguarda gli esiti dell'attività di controllo, dopo una prima fase di grande entusiasmo, attenzione e proficuità. Per questo vogliamo ripartire dalla Puglia con una forte volontà di ripresa delle attività, perché si tratta di uno strumento oggettivamente molto appetibile dal punto di vista del presidio delle entrate da parte delle amministrazioni comunali. Una buona segnalazione, che si traduce in un accertamento e poi in una rapida riscossione, può alimentare concretamente un polmone finanziario adeguato a sostenere il bilancio degli enti locali, tanto più in una città importante e popolosa come Bari. Come direzione regionale saremo determinati e assicureremo con la Guardia di Finanza dei percorsi formativi ad hoc per il personale amministrativo del Comune di Bari. Si tratta di fare squadra e quindi, al di là delle dichiarazioni formali, dobbiamo lavorare efficacemente nel quotidiano. Avvieremo delle sperimentazioni condividendo le buone pratiche per ottenere il miglior risultato possibile. Un migliore e diffuso adempimento degli obblighi tributari può portare, da parte di chi amministra, anche a un abbassamento delle aliquote e della pressione fiscale generale».
«Mi piace sottolineare il carattere preventivo di questo accordo - ha concluso Altiero - che ci vede lavorare in sinergia mettendo a disposizione dei nostri partner la nostra competenza e il nostro potenziale, in particolare sulle segnalazioni qualificate. Vogliamo che questo accordo venga portato all'attenzione dei cittadini affinché sappiano che, potenzialmente, si può arrivare anche a effettuare dei controlli di polizia economico-finanziaria. Contiamo molto sul fatto che questo accordo con la città capoluogo possa avere un effetto di trascinamento per indurre anche altri Comuni a fare altrettanto. La cosa più importante, però, è riempire di contenuti pratici quello che è un accordo formale. La partecipazione dei Comuni alla fase di accertamento dell'evasione non nasce oggi, ma addirittura nel '73, però si tratta di un approccio che non è mai pienamente decollato. Noi, oggi, siamo intenzionati a far partire questo circolo virtuoso che vede tre enti istituzionali collaborare per raggiungere un obiettivo comune. Per farlo sarà importante anche l'attività di formazione rivolta al personale comunale, un passaggio strategico per il quale confermiamo tutta la nostra disponibilità».
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