Politica
Ludopatia, protesta in Consiglio Regionale. Approvata proroga
Sei mesi di tempo in più per la scadenza delle licenze rilasciate prima della legge del 2013
Bari - mercoledì 31 ottobre 2018
Un sit-in ieri mattina sotto il Consiglio Regionale da parte degli operatori del settore scommesse e l'approvaziond da parte dello stesso Consiglio di una proroga di sei mesi della scadenza delle licenze di pubblica sicurezza rilasciate prima della legge pugliese del 2013 in materia di contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico.
Questo è accaduto ieri a Bari, la protesta era nata, come sottolineano i sindacati, dopo che lo scorso 16 settembre 2018 la Filcams Cgil insieme alla Fisascat e Uiltucs avevano richiesto un incontro regionale per discutere sia delle problematiche sociali e familiari derivanti dal gioco d'azzardo, che delle forti preoccupazioni occupazionali consequenziali all'entrata in vigore della legge regionale. Richiesta che non aveva avuto risposta.
In Consiglio si è giunti per ora ad una proroga fino a giugno 2019, grazie all'emendamento, approvato a maggioranza, proposto da Ernesto Abaterusso di Leu: «Ora il Consiglio regionale della Puglia ha sei mesi di tempo per discutere e approvare una nuova legge - dichiara il consigliere regionale - che possa essere migliore grazie ad una serie di misure (rafforzamento dell'informazione con campagne di comunicazione e informazione che indirizzino il giocatore verso un approccio al gioco legale consapevole e moderato; lettura della tessera sanitaria o di altro documento d'identità per impedire l'accesso al gioco d'azzardo patologico a minori e soggetti in cura; rafforzamento dei presidi socio-sanitari dedicati alla cura dei giocatori problematici) volte a combattere il gioco d'azzardo patologico e ad eliminare l'inutile, oltre che dannoso, distanziometro che, come abbiamo avuto modo di spiegare durante i lavori del Consiglio odierno, farebbe perdere il lavoro a 20mila pugliesi e cancellerebbe il gioco legale controllato dallo Stato per introdurre il gioco illegale a quel punto non più sotto il controllo dello Stato e di conseguenza potenzialmente esposto alle infiltrazioni criminali. Si otterrebbe così il risultato esattamente opposto rispetto a quello voluto da tutti».
«Ho espresso alla fine un voto favorevole perché credo che, nonostante tutto, la legge seppur emendata sia comunque utile a risolvere temporaneamente il problema della revoca delle autorizzazioni - sottolinea il presidente di La Puglia con Emiliano, Pellegrino - Certo, sarebbe stato preferibile agganciare la sospensione degli effetti della vecchia legge regionale alla definizione da parte del governo nazionale della legge quadro sulle ludopatie, e non limitarla ai prossimi sei mesi».
Questo è accaduto ieri a Bari, la protesta era nata, come sottolineano i sindacati, dopo che lo scorso 16 settembre 2018 la Filcams Cgil insieme alla Fisascat e Uiltucs avevano richiesto un incontro regionale per discutere sia delle problematiche sociali e familiari derivanti dal gioco d'azzardo, che delle forti preoccupazioni occupazionali consequenziali all'entrata in vigore della legge regionale. Richiesta che non aveva avuto risposta.
In Consiglio si è giunti per ora ad una proroga fino a giugno 2019, grazie all'emendamento, approvato a maggioranza, proposto da Ernesto Abaterusso di Leu: «Ora il Consiglio regionale della Puglia ha sei mesi di tempo per discutere e approvare una nuova legge - dichiara il consigliere regionale - che possa essere migliore grazie ad una serie di misure (rafforzamento dell'informazione con campagne di comunicazione e informazione che indirizzino il giocatore verso un approccio al gioco legale consapevole e moderato; lettura della tessera sanitaria o di altro documento d'identità per impedire l'accesso al gioco d'azzardo patologico a minori e soggetti in cura; rafforzamento dei presidi socio-sanitari dedicati alla cura dei giocatori problematici) volte a combattere il gioco d'azzardo patologico e ad eliminare l'inutile, oltre che dannoso, distanziometro che, come abbiamo avuto modo di spiegare durante i lavori del Consiglio odierno, farebbe perdere il lavoro a 20mila pugliesi e cancellerebbe il gioco legale controllato dallo Stato per introdurre il gioco illegale a quel punto non più sotto il controllo dello Stato e di conseguenza potenzialmente esposto alle infiltrazioni criminali. Si otterrebbe così il risultato esattamente opposto rispetto a quello voluto da tutti».
«Ho espresso alla fine un voto favorevole perché credo che, nonostante tutto, la legge seppur emendata sia comunque utile a risolvere temporaneamente il problema della revoca delle autorizzazioni - sottolinea il presidente di La Puglia con Emiliano, Pellegrino - Certo, sarebbe stato preferibile agganciare la sospensione degli effetti della vecchia legge regionale alla definizione da parte del governo nazionale della legge quadro sulle ludopatie, e non limitarla ai prossimi sei mesi».