Cronaca
Mafia a Bari, la funzionaria della Prefettura chiamò i Parisi per ritrovare l’auto rubata
L’uomo che chiamò la funzionaria è Gaetano Scolletta, considerato il contabile di Tommy Parisi, il figlio del boss Savino
Bari - mercoledì 28 febbraio 2024
16.39
Una funzionaria della Prefettura di Bari, alla quale il 25 gennaio 2018 era stata rubata la Lancia Musa, invece di denunciare il furto, telefonò all'indagato Gaetano Scolletta, vicino al clan Parisi, gli raccontò del furto. La vettura fu recuperata e la donna versò 700 euro per ottenerla, quindi è ritenuta vittima di una estorsione.
«Ascoltata la richiesta - è scritto - il contabile di Tommy Parisi, chiede alla donna di inviargli il numero di targa». Verso la fine della conversazione la funzionaria «chiede, persino, a Scolletta se deve recarsi o meno dai Carabinieri a denunciare il furto della Lancia Musa», e fu lo stesso indicato a dirle di fare la denuncia. «Ci troviamo di fronte ad un funzionario» della Prefettura di Bari, «collaboratrice del prefetto che chiede un intervento e consigli ad un appartenente del clan Parisi».
L'utenza che la funzionaria usa per telefonare all'indagato «è intestata al Ministero dell'Interno. Dette utenze il Ministero dell'Interno le distribuisce ai dipendenti delle varie forze di polizia». Ed alla fine alla funzionaria della Prefettura il clan farà ritrovare l'auto per strada in un luogo concordato. Il pomeriggio del 9 febbraio 2018 Scolletta accompagna con la sua Renault Mégane la donna in un'area sosta «dove ad attenderli c'è il ladro che indica il luogo ove si trova la Lancia Musa».
È sempre Scolletta, poi, a suggerire alla vittima di «richiedere l'intervento di una pattuglia delle forze dell'ordine che provvederà alla consegna formale del veicolo rinvenuto». La donna, quindi, «simula di aver rinvenuto l'auto rubata e ottiene l'intervento di una pattuglia che verrà distolta dal suo servizio di pattugliamento».
«Ascoltata la richiesta - è scritto - il contabile di Tommy Parisi, chiede alla donna di inviargli il numero di targa». Verso la fine della conversazione la funzionaria «chiede, persino, a Scolletta se deve recarsi o meno dai Carabinieri a denunciare il furto della Lancia Musa», e fu lo stesso indicato a dirle di fare la denuncia. «Ci troviamo di fronte ad un funzionario» della Prefettura di Bari, «collaboratrice del prefetto che chiede un intervento e consigli ad un appartenente del clan Parisi».
L'utenza che la funzionaria usa per telefonare all'indagato «è intestata al Ministero dell'Interno. Dette utenze il Ministero dell'Interno le distribuisce ai dipendenti delle varie forze di polizia». Ed alla fine alla funzionaria della Prefettura il clan farà ritrovare l'auto per strada in un luogo concordato. Il pomeriggio del 9 febbraio 2018 Scolletta accompagna con la sua Renault Mégane la donna in un'area sosta «dove ad attenderli c'è il ladro che indica il luogo ove si trova la Lancia Musa».
È sempre Scolletta, poi, a suggerire alla vittima di «richiedere l'intervento di una pattuglia delle forze dell'ordine che provvederà alla consegna formale del veicolo rinvenuto». La donna, quindi, «simula di aver rinvenuto l'auto rubata e ottiene l'intervento di una pattuglia che verrà distolta dal suo servizio di pattugliamento».