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Cronaca
Mafia e traffico di droga fra Bari e Turi: blitz dei Carabinieri, 31 arresti
Smantellate due organizzazioni criminali rivali dedite al narcotraffico, anche legate ai clan Parisi e Strisciuglio
Bari - lunedì 24 febbraio 2025
22.38
La piazza di spaccio di Turi sarebbe stata contesa tra i clan Parisi e Strisciuglio ed a gestire, dalla cella di un carcere o dai domiciliari, le frizioni tra i due gruppi sarebbero stati due esponenti di primo piano: Michele Parisi da un lato, fratello del boss Savino di Japigia, e Davide Monti dall'altro, referente degli Strisciuglio.
Ai loro ordini i Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle hanno ricostruito una fitta rete di 50 spacciatori, in guerra tra loro per accaparrarsi il business della droga nella cittadina della provincia. 31 le persone arrestate stamane su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga anche con l'aggravante della cessione a dei soggetti minori d'età.
L'indagine "Messa a Fuoco" è partita a ottobre 2021 dopo l'incendio doloro di alcune auto a Turi. I militari hanno scoperto che l'auto era di proprietà di una pusher del clan Parisi e che i presunti autori dell'attentato incendiario, sodali degli Strisciuglio, avrebbero avuto l'obiettivo di costringere i rivali ad abbandonare la piazza di spaccio. I reati, ben 146 capi di imputazione, sono stati accertati mediante le intercettazioni telefoniche eseguite anche nella sala colloqui del carcere di Bari.
È stato infatti documentato che i referenti dei due clan mafiosi rivali, Michele Parisi e Davide Monti, in guerra tra loro, avrebbe continuato a impartire gli ordini dal carcere, dando direttive sui rifornimenti di droga, sulle ritorsioni nei confronti dei cattivi pagatori e sulle sostituzioni di componenti gruppo in caso di contrasti.
Ai loro ordini i Carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle hanno ricostruito una fitta rete di 50 spacciatori, in guerra tra loro per accaparrarsi il business della droga nella cittadina della provincia. 31 le persone arrestate stamane su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Giuseppe Ronzino, per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di droga anche con l'aggravante della cessione a dei soggetti minori d'età.
L'indagine "Messa a Fuoco" è partita a ottobre 2021 dopo l'incendio doloro di alcune auto a Turi. I militari hanno scoperto che l'auto era di proprietà di una pusher del clan Parisi e che i presunti autori dell'attentato incendiario, sodali degli Strisciuglio, avrebbero avuto l'obiettivo di costringere i rivali ad abbandonare la piazza di spaccio. I reati, ben 146 capi di imputazione, sono stati accertati mediante le intercettazioni telefoniche eseguite anche nella sala colloqui del carcere di Bari.
È stato infatti documentato che i referenti dei due clan mafiosi rivali, Michele Parisi e Davide Monti, in guerra tra loro, avrebbe continuato a impartire gli ordini dal carcere, dando direttive sui rifornimenti di droga, sulle ritorsioni nei confronti dei cattivi pagatori e sulle sostituzioni di componenti gruppo in caso di contrasti.