
Cronaca
Maltrattamenti su tartarughe a Parco 2 Giugno: il video shock
La LAV: «Non si parli di ragazzata»
Bari - giovedì 27 marzo 2025
16.06 Comunicato Stampa
Una sigaretta lanciata addosso alle tartarughe appostate al sole nei pressi di un laghetto nel Parco 2 Giugno a Bari, poi ripetuti calci per farle cadere in acqua.
Un macabro passatempo quello di una ragazza che nel barese, a favore di telecamera, ha maltrattato alcune tartarughe. I video sono stati divulgati da chi era con lei ed ha ripreso la scena accompagnandola da macabri commenti ironici.
Un'azione organizzata e a favore di cellulare per poter forse accumulare views, like e ricondivisioni.
Il caso è stato segnalato a LAV che tramite lo sportello contro i maltrattamenti aperto a Bari quasi un anno fa ha subito sporto denuncia nei confronti della ragazza e nei confronti di chi l'ha ripresa perché, così facendo, ne ha rafforzato l'intento criminoso.
"Il gatto Grey gettato in una fontana gelata e poi morto sempre nel barese, la capretta di Anagni presa a calci in un agriturismo e poi morta e ora queste tartarughe: non si può e non si deve parlare di bravata, di ragazzata. È un atto violento e sistemico nei confronti degli animali, al quale va data una risposta ferma e coraggiosa" ha dichiarato l'Avv. Annarita D'Errico, responsabile nazionale degli Sportelli LAV contro i maltrattamenti sugli animali. Si contano circa 9.000 procedimenti giudiziari aperti ogni anno nel nostro Paese per reati a danno di animali, con una denuncia ogni 55 minuti. Gli Sportelli LAV cercano di contrastare questa crudeltà dilagante, offrendo la possibilità di segnalare qualunque animale si trovi in difficoltà o sia vittima di soprusi e violenze, e di salvarlo in collaborazione con le Istituzioni preposte.
A fine novembre la Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza in prima lettura la proposta di legge "Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali", ma il testo presenta delle criticità, prima fra tutte un aumento delle pene così lieve da continuare a permettere di evitare i processi e la certificazione dell'uso della catena come strumento di coercizione contro i cani.
"Chiediamo ai Senatori della Commissione Giustizia, dal relatore Potenti alla Presidente Bongiorno, che hanno questo tema all'Ordine del Giorno, di approvare la nuova Legge con le modifiche positive necessarie" ha concluso LAV.
Un macabro passatempo quello di una ragazza che nel barese, a favore di telecamera, ha maltrattato alcune tartarughe. I video sono stati divulgati da chi era con lei ed ha ripreso la scena accompagnandola da macabri commenti ironici.
Un'azione organizzata e a favore di cellulare per poter forse accumulare views, like e ricondivisioni.
Il caso è stato segnalato a LAV che tramite lo sportello contro i maltrattamenti aperto a Bari quasi un anno fa ha subito sporto denuncia nei confronti della ragazza e nei confronti di chi l'ha ripresa perché, così facendo, ne ha rafforzato l'intento criminoso.
"Il gatto Grey gettato in una fontana gelata e poi morto sempre nel barese, la capretta di Anagni presa a calci in un agriturismo e poi morta e ora queste tartarughe: non si può e non si deve parlare di bravata, di ragazzata. È un atto violento e sistemico nei confronti degli animali, al quale va data una risposta ferma e coraggiosa" ha dichiarato l'Avv. Annarita D'Errico, responsabile nazionale degli Sportelli LAV contro i maltrattamenti sugli animali. Si contano circa 9.000 procedimenti giudiziari aperti ogni anno nel nostro Paese per reati a danno di animali, con una denuncia ogni 55 minuti. Gli Sportelli LAV cercano di contrastare questa crudeltà dilagante, offrendo la possibilità di segnalare qualunque animale si trovi in difficoltà o sia vittima di soprusi e violenze, e di salvarlo in collaborazione con le Istituzioni preposte.
A fine novembre la Camera dei Deputati ha approvato a maggioranza in prima lettura la proposta di legge "Modifiche al Codice penale, al Codice di procedura penale e altre disposizioni per l'integrazione e l'armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali", ma il testo presenta delle criticità, prima fra tutte un aumento delle pene così lieve da continuare a permettere di evitare i processi e la certificazione dell'uso della catena come strumento di coercizione contro i cani.
"Chiediamo ai Senatori della Commissione Giustizia, dal relatore Potenti alla Presidente Bongiorno, che hanno questo tema all'Ordine del Giorno, di approvare la nuova Legge con le modifiche positive necessarie" ha concluso LAV.