Attualità
Mancano bagni nell'ospedale Covid in Fiera? «Adattamenti necessari a trasferimento pazienti»
Lavori in corso per costruire i servizi per i degenti e alcuni uffici, ma il Policlinico chiarisce il perché della modifica del progetto
Bari - martedì 26 gennaio 2021
19.54 Comunicato Stampa
Solo pochi giorni fa la chiusura del cantiere e l'inaugurazione dell'ospedale Covid in Fiera del Levante, che avrebbe dovuto essere operativo a partire dall'inizio di febbraio. Ma ora sono in corso altri lavori, necessari a fornire le stanze di bagni, non previsti in una prima progettazione in quanto la struttura avrebbe dovuto ospitare solo reparti di terapia intensiva.
La Regione Puglia avrebbe ora dovuto stanziare altri fondi per permettere alla struttura di poter accogliere anche pazienti non di terapia intensiva, e decongestionare quindi il lavoro del Policlinico rimettendo a regime alcuni reparti al momento occupati da pazienti Covid. Ma dopo le polemiche suscitate da questa notizia è lo stesso Policlinico di Bari a chiarire: «Gli interventi attualmente in corso sono relativi ad adattamenti organizzativi di scarsa entità che hanno richiesto alcuni servizi igienici in più - scrivono in una nota - Si tratta di adeguamenti modesti ai modelli organizzativi che si sono evoluti rispetto alle nuove esigenze per contrastare il Covid: esigenze maturate nel tempo e molto comuni nella fase finale di un progetto».
«Si precisa inoltre - proseguono - che i lavori dell'ospedale sono ultimati e che gli adattamenti sono stati richiesti anche per aumentare le possibilità di trasferimento dei reparti Covid del Policlinico in modo da consentire un ripristino più immediato dell'assistenza ordinaria in ospedale. Si evidenzia inoltre che non è stato determinato alcun ritardo rispetto ai tempi previsti e che la data del primo febbraio, indicata come inizio dell'operatività dell'ospedale, è relativa all'inizio delle procedure di trasferimento che richiedono adempimenti tecnici e un'attività preparatoria che culminerà in tempi brevi con il trasferimento dei pazienti».
La Regione Puglia avrebbe ora dovuto stanziare altri fondi per permettere alla struttura di poter accogliere anche pazienti non di terapia intensiva, e decongestionare quindi il lavoro del Policlinico rimettendo a regime alcuni reparti al momento occupati da pazienti Covid. Ma dopo le polemiche suscitate da questa notizia è lo stesso Policlinico di Bari a chiarire: «Gli interventi attualmente in corso sono relativi ad adattamenti organizzativi di scarsa entità che hanno richiesto alcuni servizi igienici in più - scrivono in una nota - Si tratta di adeguamenti modesti ai modelli organizzativi che si sono evoluti rispetto alle nuove esigenze per contrastare il Covid: esigenze maturate nel tempo e molto comuni nella fase finale di un progetto».
«Si precisa inoltre - proseguono - che i lavori dell'ospedale sono ultimati e che gli adattamenti sono stati richiesti anche per aumentare le possibilità di trasferimento dei reparti Covid del Policlinico in modo da consentire un ripristino più immediato dell'assistenza ordinaria in ospedale. Si evidenzia inoltre che non è stato determinato alcun ritardo rispetto ai tempi previsti e che la data del primo febbraio, indicata come inizio dell'operatività dell'ospedale, è relativa all'inizio delle procedure di trasferimento che richiedono adempimenti tecnici e un'attività preparatoria che culminerà in tempi brevi con il trasferimento dei pazienti».