Territorio
Mareggiate sul waterfront di San Girolamo, il comitato: «Frangiflutti inutili. Si corra ai ripari»
Dura nota dei residenti del quartiere: «Tanti soldi e tanti sforzi per un'opera dai risultati mediocri»
Bari - giovedì 29 novembre 2018
11.23
Passata la tempesta, è tempo di fare la conta dei danni. Le forti piogge e i venti di maestrale abbattutisi nelle ultime ore su Bari hanno lasciato ampi strascichi sia sull'assetto del territorio sia nell'umore dei cittadini. Ha fatto notizia la forte mareggiata che ha interessato il lungomare di San Girolamo: spiaggia "divorata" per metà dalle onde e acque marine che arrivano a lambire le opere a terra.
Con una dura nota, il comitato di quartiere Fesca-San Girolamo dice la sua sulla tenuta delle nuove costruzioni lungo il waterfront: «Basta un semplice maestrale di 20 nodi per dimostrare che i frangiflutti emersi e sommersi non servono a nulla - scrivono. Non servono ad arginare il maestrale o il grecale che soffiano seppur in maniera non violenta sul nostro lungomare. Oggi, ne é stata la dimostrazione, le onde arrivano quasi a lambire la passeggiata e le grandi aiuole, ed in poche ore hanno spinto quei pochi ciottoli rimasti che costituivano la "grande spiaggia" sul marciapiede che confina con il bagnasciuga, colmandolo. Delle due, l'una: o il mare è troppo impetuoso, ma 20 nodi è da considerarsi una costante per un maestrale dalle nostre parti, o i famosi e tanto decantati studi meteo-marini che hanno visto coinvolti per anni gli studiosi del settore, non sono da ritenersi idonei. Certo, non abbiamo le competenze tecniche specifiche per giudicare, ma quello che accade è sotto gli occhi di tutti e non servono luminari per capire che tale opera non ha colto l'obiettivo a pieno. Senza considerare il fatto che la presenza di questi frangiflutti ha compromesso in parte l'ecosistema marino non garantendo in alcuni punti il ricambio perfetto delle acque. La conferma è data dai molti sub che sin dalla scorsa estate hanno potuto verificare di persona l'avvenuto cambiamento della flora e fauna marina che insiste lungo tutto il waterfront».
La richiesta, rivolta all'amministrazione comunale, è che si corra alle contromisure per far sì che non si verifichino nuovamente episodi simili: «Non sappiamo se si faccia ancora in tempo a correre ai ripari anche se lo speriamo vivamente vista la delusione per un'opera attesa da tanti anni ma che non ha prodotto i risultati sperati sotto diversi punti di vista che andremo a dettagliare successivamente. Quello a cui assistiamo da anni, ci lascia esterrefatti, soprattutto se pensiamo ai tempi impiegati per la realizzazione di quest'opera non ancora completata, ai tanti soldi pubblici spesi e non da ultimo, ai tantissimi sacrifici sopportati dai residenti e commercianti per ottenere questo risultato mediocre».
Con una dura nota, il comitato di quartiere Fesca-San Girolamo dice la sua sulla tenuta delle nuove costruzioni lungo il waterfront: «Basta un semplice maestrale di 20 nodi per dimostrare che i frangiflutti emersi e sommersi non servono a nulla - scrivono. Non servono ad arginare il maestrale o il grecale che soffiano seppur in maniera non violenta sul nostro lungomare. Oggi, ne é stata la dimostrazione, le onde arrivano quasi a lambire la passeggiata e le grandi aiuole, ed in poche ore hanno spinto quei pochi ciottoli rimasti che costituivano la "grande spiaggia" sul marciapiede che confina con il bagnasciuga, colmandolo. Delle due, l'una: o il mare è troppo impetuoso, ma 20 nodi è da considerarsi una costante per un maestrale dalle nostre parti, o i famosi e tanto decantati studi meteo-marini che hanno visto coinvolti per anni gli studiosi del settore, non sono da ritenersi idonei. Certo, non abbiamo le competenze tecniche specifiche per giudicare, ma quello che accade è sotto gli occhi di tutti e non servono luminari per capire che tale opera non ha colto l'obiettivo a pieno. Senza considerare il fatto che la presenza di questi frangiflutti ha compromesso in parte l'ecosistema marino non garantendo in alcuni punti il ricambio perfetto delle acque. La conferma è data dai molti sub che sin dalla scorsa estate hanno potuto verificare di persona l'avvenuto cambiamento della flora e fauna marina che insiste lungo tutto il waterfront».
La richiesta, rivolta all'amministrazione comunale, è che si corra alle contromisure per far sì che non si verifichino nuovamente episodi simili: «Non sappiamo se si faccia ancora in tempo a correre ai ripari anche se lo speriamo vivamente vista la delusione per un'opera attesa da tanti anni ma che non ha prodotto i risultati sperati sotto diversi punti di vista che andremo a dettagliare successivamente. Quello a cui assistiamo da anni, ci lascia esterrefatti, soprattutto se pensiamo ai tempi impiegati per la realizzazione di quest'opera non ancora completata, ai tanti soldi pubblici spesi e non da ultimo, ai tantissimi sacrifici sopportati dai residenti e commercianti per ottenere questo risultato mediocre».