Politica
Mascherine, tute e gel igienizzante: il dono M5S in Puglia
I consiglieri regionali pentastellati hanno deciso di investire così 160 mila euro derivanti dal taglio degli stipendi
Bari - sabato 7 marzo 2020
15.52
«In questo momento di emergenza per la gestione del coronavirus riteniamo fondamentale dare un contributo per garantire la sicurezza degli operatori sanitari. Abbiamo infatti deciso di destinare i 160 mila euro derivanti dal taglio dei nostri stipendi all'acquisto di dispositivi di protezione per le 1100 guardie mediche pugliesi e i medici del territorio».
Con queste parole i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle annunciano l'iniziativa a favore di tutto il servizio sanitario locale, invitando anche i loro colleghi a fare lo stesso.
Con queste parole i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle annunciano l'iniziativa a favore di tutto il servizio sanitario locale, invitando anche i loro colleghi a fare lo stesso.
Una prima tranche dei 160 mila euro accantonati è servita ad ordinare 1100 tute protettive, 4400 mascherine ffp2 e 4400 gel igienizzanti antibatterici per le mani, 2100 occhiali di plastica, che saranno consegnati il prossimo fine settimana.
«In questi giorni - continuano i pentastellati - abbiamo avuto un confronto costante con gli operatori sanitari, che stanno dando il massimo e anche di più per non far collassare l'intero sistema. Abbiamo chiesto loro quali fossero le maggiori criticità e ascoltato quello di cui avevano bisogno. È emerso che le guardie mediche fossero totalmente sprovviste di dispositivi di protezione, nonostante l'emergenza e l'alto numero di pazienti con cui
hanno quotidianamente a che fare. Rischioso non solo per le singole persone ma per la tenuta intera del sistema sanitario regionale che conta su poche risorse umane e non può permettersi ulteriori ridimensionamenti di personale per malattia. Per questo, dopo un confronto tra noi abbiamo deciso di fare quello che potevamo, mettendo a disposizione le nostre restituzioni per l'acquisto dei dispositivi. Siamo consapevoli che non risolveremo il problema, ma ritenevamo un nostro dovere fare tutto il possibile».