Meeting del Volontariato in Ateneo: «Gratuità e formazione si mettono in relAzione»

"RelAzioni di Gratuità": è questo il tema del Meeting del Volontariato 2017, che quest'anno spegne la decima candelina e per l'occasione ha cambiato location, passando dalla Fiera del Levante al Palazzo Ateneo dell'Università di Bari.

Una tre giorni iniziata ieri pomeriggio e che andrà avanti fino alle 13:00 di domani (il picco è previsto alle 20:30 di oggi con il concerto live "Gospels & Sings" presso il Salone degli Affreschi) all'insegna della promozione delle tantissime realtà del volontariato di Bari e BAT, quotidianamente assistite dal Centro Servizi al Volontariato "San Nicola", organizzatore di questa sontuosa rassegna.

Sotto i portici dell'Ateneo e nel Salone degli Affreschi del plesso universitario barese sono più di novanta le associazioni che occupano gli stand per raccontarsi ai visitatori e parlare della cultura della solidarietà attraverso i volti dei volontari e i loro colori.

Tra laboratori interattivi, mostre a tema e preziosi approfondimenti su temi di stringente attualità quali la riforma del terzo settore o l'interazione tra associazionismo e istituzioni locali come le ASL, i veri protagonisti del decimo Meeting del Volontariato sono ancora una volta i giovani, ovvero il target di riferimento a cui puntano le associazioni per garantire un fondamentale ricambio generazionale alle proprie attività solidali.

Più di trecento, infatti, gli scolari intervenuti durante il MdV, provenienti sia dalla scuola primaria che dagli istituiti superiori per essere testimoni oculari del lavoro svolto dai volontari a beneficio del prossimo, declinato in tutte le sue possibili accezioni. Dal disabile all'anziano, da chi si trova in situazioni di pericolo o di disagio all'ambiente: nell'accogliente calderone del Meeting del Volontariato finiscono tutte le sfaccettature della solidarietà e dei suoi alfieri.

«Il bilancio di questo primo Meeting del Volontariato in Ateneo – sottolinea Rosa Franco, presidente del CSV "San Nicola" di Bari – è senz'altro positivo. La partecipazione delle scuole è stata straordinaria, elemento che ci conferma come il nostro impegno sull'alternanza scuola-lavoro vada nella direzione giusta: offrire ai ragazzi l'opportunità di ascoltare riflessioni su temi a cui non sono abituati è un obiettivo che non va dimenticato. E non c'è da sottovalutare anche la contentezza delle associazioni stesse, che quest'anno possono contare su una location più accogliente e centrale per quella che è a tutti gli effetti la loro festa».

Il Meeting in Università è, però, solo l'apice di un progetto ben più articolato che il CSV sta portando da diverso tempo avanti con i giovani in età scolare e universitaria. Ancora Franco: «Il nostro nuovo progetto "Volontario Anch'Io" è già partito nelle scuole e prevede una serie di offerte in-formative rivolte ai ragazzi per avvicinarli alla realtà del volontariato. Abbiamo già portato il volontariato tra i banchi con la "Giornata del Dono" dello scorso ottobre, in cui ci siamo fatti ospitare dagli istituti del Polivalente di Bari, trovando un'ottima risposta da parte dei dirigenti scolastici; un'esperienza che senz'altro ripeteremo. Abbiamo, infine, già posto le prime basi per l'Università del Volontariato, un'esperienza che sarà aperta a tutti, ma in particolare ci rivolgeremo ai giovani con specifici percorsi disciplinari. Il nostro obiettivo, comunque, resta educare alla cultura del volontariato, e quindi non possiamo fare a meno di partire dai più piccoli».

Soddisfazione filtra anche dagli ambienti universitari per un'iniziativa che unisce la missione della formazione con il naturale istinto di solidarietà, anche se non mancano possibili migliorie o accorgimenti. «Le prime sensazioni sono estremamente positive – spiega il professor Paolo Ponzio nella duplice veste di delegato del Rettore per il Servizio Civile e presidente del Comitato Scientifico del CSV - perché le persone che sono accorse sono veramente tantissime. Probabilmente, come ripeto da qualche tempo, dovremmo però cercare di utilizzare questo momento più come opportunità di promozione della cultura del volontariato e meno come mera esposizione delle nostre associazioni. Le due cose non sempre vanno di pari passo».

Tra gli argomenti trattati in questo Meeting spicca il tema del Servizio Civile Nazionale, di cui il professor Ponzio è un'autorità nel nostro Ateneo: «Il Servizio Civile può e deve essere un motore trainante della cultura del volontariato, nella misura in cui permette a molti giovani per un anno di entrare a stretto contatto con associazioni e realtà del Terzo Settore, andando di fatto ad abbassare un'età media che in questi contesti è in continua crescita».

«La risposta degli studenti delle scuole superiori – conclude Ponzio – è stata molto positiva. Purtroppo non lo stesso possiamo dire degli studenti universitari, che sono sempre piuttosto restii a frequentare anche nel weekend i nostri spazi. Sicuramente penseremo anche a nuove soluzioni per avvicinare il mondo universitario a quello del volontariato».