Scuola e Lavoro
Mercatone Uno, Bari fuori dai giochi. Proposte per 5 dei 6 negozi di Puglia
Nessuna prospettiva positiva per lo store cittadino, intanto potrebbe esserci una proroga della cassa integrazione
Bari - martedì 3 dicembre 2019
12.35
Il negozio del Mercatone Uno di Bari è l'unico in Puglia senza alcuna prospettiva di un futuro. È quanto emerge dall'incontro tra le parti tenutosi oggi al Ministero dello Sviluppo Economico. Ci sono manifestazioni di interesse per 5 dei 6 negozi di Puglia, anche se tali proposte non permetteranno comunque il riassorbimento di tutto il personale. I commissari si riservano si dare ulteriori informazioni in un nuovo incontro che ci sarà prossimamente.
Per Bari l'unica prospettiva è l'apertura di un tavolo in Regione Puglia, che permetta di capire se possa esserci o meno una soluzione che riesca ad includere anche lo store barese. Intanto, ci sono buone possibilità di una proroga della cassa integrazione per i dipendenti, in attesa di saperne le sorti.
«Due erano le questioni in sospeso - sottolinea Barbara Neglia di Filcams Cgil - La prima riguardava la cassa integrazione in scadenza al 31 dicembre. Situazione questa che rischiava di mettere in difficoltà tutta la platea dei lavoratori, in tutta Italia (diventati 1699 nel frattempo). In merito i commissari ci hanno comunicato che è stata fatta una richiesta di proroga fino al 23 maggio 2020, per poter portare a termine il percorso di analisi delle manifestazioni di interesse presentate».
«La seconda questione - prosegue - riguardava proprio tali manifestazioni di interesse. Oggi hanno quantificato tali manifestazioni, dicendoci che ne sono 14 anche se non ci hanno potuto definire quali siano nello specifico in quanto in alcuni casi riguardano gli stessi negozi. Tali valutazioni verranno fatte considerando non solo la solidità dell'azienda, ma anche il numero dei dipendenti che sono disposti ad assumere.
«Su 6 negozi in Puglia sono 5 quelli che potrebbero trovare una soluzione - conclude Neglia - Resta fuori quello di Bari in quanto la licenza di tale negozio non era collegata, come normalmente accade con tutti gli altri, al locale stesso, ma la proprietà immobiliare del locale nell'accordo fatto con Mercatone Uno aveva deciso di poter fare una retrocessione senza i lavoratori. Cosa per noi non plausibile e che apre uno scenario inquietante che non ci dà prospettive. Per questo porteremo la questione al tavolo della task force regionale, per valutare eventuali altre soluzioni».
La situazione rimane quindi in sospeso, in attesa che i commissari possano valutare tutte le proposte.
Per Bari l'unica prospettiva è l'apertura di un tavolo in Regione Puglia, che permetta di capire se possa esserci o meno una soluzione che riesca ad includere anche lo store barese. Intanto, ci sono buone possibilità di una proroga della cassa integrazione per i dipendenti, in attesa di saperne le sorti.
«Due erano le questioni in sospeso - sottolinea Barbara Neglia di Filcams Cgil - La prima riguardava la cassa integrazione in scadenza al 31 dicembre. Situazione questa che rischiava di mettere in difficoltà tutta la platea dei lavoratori, in tutta Italia (diventati 1699 nel frattempo). In merito i commissari ci hanno comunicato che è stata fatta una richiesta di proroga fino al 23 maggio 2020, per poter portare a termine il percorso di analisi delle manifestazioni di interesse presentate».
«La seconda questione - prosegue - riguardava proprio tali manifestazioni di interesse. Oggi hanno quantificato tali manifestazioni, dicendoci che ne sono 14 anche se non ci hanno potuto definire quali siano nello specifico in quanto in alcuni casi riguardano gli stessi negozi. Tali valutazioni verranno fatte considerando non solo la solidità dell'azienda, ma anche il numero dei dipendenti che sono disposti ad assumere.
«Su 6 negozi in Puglia sono 5 quelli che potrebbero trovare una soluzione - conclude Neglia - Resta fuori quello di Bari in quanto la licenza di tale negozio non era collegata, come normalmente accade con tutti gli altri, al locale stesso, ma la proprietà immobiliare del locale nell'accordo fatto con Mercatone Uno aveva deciso di poter fare una retrocessione senza i lavoratori. Cosa per noi non plausibile e che apre uno scenario inquietante che non ci dà prospettive. Per questo porteremo la questione al tavolo della task force regionale, per valutare eventuali altre soluzioni».
La situazione rimane quindi in sospeso, in attesa che i commissari possano valutare tutte le proposte.