Cronaca
Mercatone Uno, nessuna speranza per i clienti. La merce non arriverà
Una lettera del curatore fallimentare chiude la questione comunicando lo: «Scioglimento dal contratto per l’acquisto dei beni mobili concluso con Shernon Holding srl»
Bari - venerdì 6 dicembre 2019
16.04
Una lettera di poche righe che per i clienti del Mercatone Uno di Bari e di tutta Italia vuol dire la fine delle speranze. Non c'è alcuna possibilità di poter avere la merce acquistata (e in alcuni casi anche già pagata completamente attraverso forme di finanziamento). Ad inviare la missiva il curatore fallimentare di Shernon Holding, l'avvocato Marco Angelo Russo.
«La crisi patrimoniale, economica e finanziaria che ha colpito la Shernon - si legge - che, si ricorda, nell'arco di 10 mesi di attività ha maturato debiti per circa 100 milioni di euro, non ha consentito alla società poi fallita di approvvigionarsi regolarmente della merce necessaria per evadere gli ordini via via ricevuti sicché, sulla scorta delle risultanze inventariali, è risultato impossibile individuare i beni necessari per darvi seguito e ciò al netto di qualsiasi considerazione sull'impossibilità oggettiva di evadere i ridetti ordini in assenza di un'impresa funzionante, la cui gestione è stata considerata antieconomica, risultando perdite mensili per circa 8 milioni di euro. Per tali considerazioni, il curatore per l'effetto comunica di essere stato autorizzato dagli organi della procedura a sciogliersi dai contratti pendenti con i consumatori, con conseguente diritto per gli stessi di insinuarsi al passivo del fallimento Shernon Holding srl, in via chirografaria, per gli acconti corrisposti, allegando i documenti giustificativi del credito. Per l'effetto comunico lo scioglimento dal contratto per l'acquisto dei beni mobili concluso con Shernon Holding srl».
Nessuna possibilità per i clienti se non quella di farsi valere come creditori nel passivo del fallimento, considerando che non risulta nemmeno la possibilità di acquistare i mobili all'asta in quanto la stessa è stata fatta a blocchi.
«La crisi patrimoniale, economica e finanziaria che ha colpito la Shernon - si legge - che, si ricorda, nell'arco di 10 mesi di attività ha maturato debiti per circa 100 milioni di euro, non ha consentito alla società poi fallita di approvvigionarsi regolarmente della merce necessaria per evadere gli ordini via via ricevuti sicché, sulla scorta delle risultanze inventariali, è risultato impossibile individuare i beni necessari per darvi seguito e ciò al netto di qualsiasi considerazione sull'impossibilità oggettiva di evadere i ridetti ordini in assenza di un'impresa funzionante, la cui gestione è stata considerata antieconomica, risultando perdite mensili per circa 8 milioni di euro. Per tali considerazioni, il curatore per l'effetto comunica di essere stato autorizzato dagli organi della procedura a sciogliersi dai contratti pendenti con i consumatori, con conseguente diritto per gli stessi di insinuarsi al passivo del fallimento Shernon Holding srl, in via chirografaria, per gli acconti corrisposti, allegando i documenti giustificativi del credito. Per l'effetto comunico lo scioglimento dal contratto per l'acquisto dei beni mobili concluso con Shernon Holding srl».
Nessuna possibilità per i clienti se non quella di farsi valere come creditori nel passivo del fallimento, considerando che non risulta nemmeno la possibilità di acquistare i mobili all'asta in quanto la stessa è stata fatta a blocchi.