Cronaca
Metal detector, barriere anti tir e dispiegamento di forze: le misure di sicurezza per il papa a Bari
Oltre settecento unità di forze dell'ordine per l'evento di domenica, venti i varchi di accesso. Il questore: «Fondamentale collaborazione dei cittadini»
Bari - martedì 18 febbraio 2020
13.42
Cresce l'attesa per la visita di papa Francesco a Bari, prevista per la giornata di domenica 23 febbraio a conclusione dell'evento "Mediterraneo frontiera di pace", con cui la Cei ha convocato, a partire dal 19 febbraio, in città i vescovi cattolici dei venti paesi che si affacciano sul "Mare nostrum". Parallelamente, si intensificano le misure preventive previste dal questore di Bari, Giuseppe Bisogno, in qualità di massima autorità di sicurezza provinciale.
«Blocchi di cemento e transenne saranno posizionati in oltre trenta punti di vigilanza - dice Bisogno, illustrando il piano di sicurezza. All'interno dell'area di massima sicurezza ci saranno una ventina di punti di accesso per i fedeli muniti di biglietto, con altrettanti presìdi in corrispondenza dei varchi di ingresso e deflusso. La procedura prevede il controllo con metal detector per il pubblico che accede all'area da dove si assiste alla cerimonia». La zona calda sarà corso Vittorio Emanuele, da dove Francesco celebrerà la funzione religiosa a partire dalle 10:45. Dopo l'arrivo in elicottero in largo Cristoforo Colombo, verso le 8:45, il santo padre si dirigerà verso la basilica pontificia di San Nicola, dove incontrerà i vescovi convenuti e gli addetti ai lavori. Terminato il momento a porte chiuse, il papa saluterà la folla all'esterno della basilica, prima di dirigersi verso piazza Libertà, passando per il lungomare e il Margherita. Il palco è stato posizionato dando le spalle a piazza Garibaldi, così che la folla di fedeli e visitatori possa svilupparsi in lunghezza, da piazza Libertà fino al Margherita.
Per permettere l'organizzazione logistica dell'evento e per disporre le misure di sicurezza, «Su corso Vittorio Emanuele abbiamo chiesto che gli esercizi commerciali e i ristoranti cessino le attività a mezzanotte fra sabato e domenica, così che gli utenti possano defluire e permettere alla polizia nelle ore della notte di bonificare l'area e presidiarla», precisa il questore.
Saranno impiegate fra le 70 e le 100 telecamere di videosorveglianza a disposizione della città, controllate da una sala video all'interno della Questura, il quartier generale delle attività di sicurezza. Dalla stazione, inoltre, è previsto l'arrivo di circa il 75 percento dei fedeli. «Attendiamo almeno 40mila persone - dice Bisogno. Per l'occasione saranno impiegati tiratori scelti, artificieri, cinofili, nuclei specializzati di vigili del fuoco e aeronautica. Gli effettivi visibili con le varie uniformi saranno integrati da uomini e donne in abiti civili. Le forze di polizia sono partite da ieri impiegando circa 100 di elementi. Domenica la previsione è di 700 uomini di tutte le forze dell'ordine, esclusa la polizia locale, in tutti i quadranti interessati; insieme a loro i volontari della Cei e della protezione civile. Su tutte le aree dell'evento dal sabato sera c'è il divieto di sorvolo, fino a cessata esigenza. I pullman sul lungomare lasceranno i fedeli e si porteranno nelle aree di parcheggio. Lato nord percorso all'interno del porto per sbarcare i fedeli all'arco prima della dogana, solitamente chiuso». All'interno degli spazi su Vittorio Emanuele, dove il papa celebrerà la messa, «Si entra con i biglietti gratuiti, già distribuiti ai fedeli per mezzo delle parrocchie - continua il questore. Ci saranno due maxischermi su corso Vittorio Emanuele, uno in piazza Ferrarese e un altro all'angolo del molo Sant'Antonio. In queste zone, dove troveranno posto i visitatori sprovvisti di biglietto, effettueremo regolari controlli».
Infine, un appello alla collaborazione da parte dei cittadini: «La buona riuscita dell'evento prevede la collaborazione dei residenti e dei fedeli, che devono arrivare con congruo anticipo, sottoponendosi ai controlli con pazienza. Invitiamo a segnalare subito alle forze dell'ordine eventuali problemi, senza allarmismi ma con grande senso civico. Benché l'evento comunichi pace e fratellanza, dobbiamo comunque ricordare che viviamo in un mondo che è minacciato. Dobbiamo far sì che nessun malintenzionato possa recare nocumento. Per accelerare i controlli ricordiamo che non si deve portare nulla di contundente. Le bottiglie di plastica devono essere senza tappo e niente vetro. La città non ha particolari disagi tranne che su corso Vittorio Emanuele; stiamo provando a conciliare la sicurezza con la fruibilità degli spazi urbani. Stiamo facendo il possibile affinché non ci siano penalizzazioni. Ci saranno limitazioni di fermata e sosta intorno ai luoghi in cui si svolge l'evento e dove sono alloggiati i religiosi».
«Blocchi di cemento e transenne saranno posizionati in oltre trenta punti di vigilanza - dice Bisogno, illustrando il piano di sicurezza. All'interno dell'area di massima sicurezza ci saranno una ventina di punti di accesso per i fedeli muniti di biglietto, con altrettanti presìdi in corrispondenza dei varchi di ingresso e deflusso. La procedura prevede il controllo con metal detector per il pubblico che accede all'area da dove si assiste alla cerimonia». La zona calda sarà corso Vittorio Emanuele, da dove Francesco celebrerà la funzione religiosa a partire dalle 10:45. Dopo l'arrivo in elicottero in largo Cristoforo Colombo, verso le 8:45, il santo padre si dirigerà verso la basilica pontificia di San Nicola, dove incontrerà i vescovi convenuti e gli addetti ai lavori. Terminato il momento a porte chiuse, il papa saluterà la folla all'esterno della basilica, prima di dirigersi verso piazza Libertà, passando per il lungomare e il Margherita. Il palco è stato posizionato dando le spalle a piazza Garibaldi, così che la folla di fedeli e visitatori possa svilupparsi in lunghezza, da piazza Libertà fino al Margherita.
Per permettere l'organizzazione logistica dell'evento e per disporre le misure di sicurezza, «Su corso Vittorio Emanuele abbiamo chiesto che gli esercizi commerciali e i ristoranti cessino le attività a mezzanotte fra sabato e domenica, così che gli utenti possano defluire e permettere alla polizia nelle ore della notte di bonificare l'area e presidiarla», precisa il questore.
Saranno impiegate fra le 70 e le 100 telecamere di videosorveglianza a disposizione della città, controllate da una sala video all'interno della Questura, il quartier generale delle attività di sicurezza. Dalla stazione, inoltre, è previsto l'arrivo di circa il 75 percento dei fedeli. «Attendiamo almeno 40mila persone - dice Bisogno. Per l'occasione saranno impiegati tiratori scelti, artificieri, cinofili, nuclei specializzati di vigili del fuoco e aeronautica. Gli effettivi visibili con le varie uniformi saranno integrati da uomini e donne in abiti civili. Le forze di polizia sono partite da ieri impiegando circa 100 di elementi. Domenica la previsione è di 700 uomini di tutte le forze dell'ordine, esclusa la polizia locale, in tutti i quadranti interessati; insieme a loro i volontari della Cei e della protezione civile. Su tutte le aree dell'evento dal sabato sera c'è il divieto di sorvolo, fino a cessata esigenza. I pullman sul lungomare lasceranno i fedeli e si porteranno nelle aree di parcheggio. Lato nord percorso all'interno del porto per sbarcare i fedeli all'arco prima della dogana, solitamente chiuso». All'interno degli spazi su Vittorio Emanuele, dove il papa celebrerà la messa, «Si entra con i biglietti gratuiti, già distribuiti ai fedeli per mezzo delle parrocchie - continua il questore. Ci saranno due maxischermi su corso Vittorio Emanuele, uno in piazza Ferrarese e un altro all'angolo del molo Sant'Antonio. In queste zone, dove troveranno posto i visitatori sprovvisti di biglietto, effettueremo regolari controlli».
Infine, un appello alla collaborazione da parte dei cittadini: «La buona riuscita dell'evento prevede la collaborazione dei residenti e dei fedeli, che devono arrivare con congruo anticipo, sottoponendosi ai controlli con pazienza. Invitiamo a segnalare subito alle forze dell'ordine eventuali problemi, senza allarmismi ma con grande senso civico. Benché l'evento comunichi pace e fratellanza, dobbiamo comunque ricordare che viviamo in un mondo che è minacciato. Dobbiamo far sì che nessun malintenzionato possa recare nocumento. Per accelerare i controlli ricordiamo che non si deve portare nulla di contundente. Le bottiglie di plastica devono essere senza tappo e niente vetro. La città non ha particolari disagi tranne che su corso Vittorio Emanuele; stiamo provando a conciliare la sicurezza con la fruibilità degli spazi urbani. Stiamo facendo il possibile affinché non ci siano penalizzazioni. Ci saranno limitazioni di fermata e sosta intorno ai luoghi in cui si svolge l'evento e dove sono alloggiati i religiosi».