Cronaca
Mola di Bari, 60 migranti sbarcano nella notte. Il sindaco: "Mi vergogno per i commenti razzisti sui social"
Tra i profughi, provenienti dalla Turchia, ci sono anche cinque bambini
Bari - mercoledì 11 agosto 2021
12.03
Circa sessanta migranti, tutti provenienti dalla Turchia e muniti di passaporto, sono sbarcati nella notte sulle coste di Mola di Bari. Quasi la metà è riuscita a fuggire dal porto, facendo perdere le proprie tracce. Trentasei persone sono state bloccate e identificate: i controlli anti-covid hanno dato esito negativo. All'interno dell'imbarcazione c'erano famiglie, alcune donne e cinque bambini.
"Ringrazio le forze dell'ordine, i volontari della Protezione Civile di Rutigliano e Guardie Ambientali di Mola – spiega il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna -, Caritas, medici e psicologi che si sono offerti volontari. Ma anche le attività commerciali che hanno donato i primi viveri, la Parrocchia San Nicola e i ragazzi di Ala di Riserva. Sono davvero commosso ed orgoglioso di voi".
"Ho letto sui social commenti superficiali, disumani e razzisti dei soliti leoni da tastiera – conclude il sindaco -. Ieri ho provato un enorme orgoglio nel ritrovare una Comunità accogliente e molta vergogna, invece, per quel che possiamo essere. Quel che posso dire a queste persone intrise di odio, rabbia e disprezzo: venite a conoscere questa gente, guardatela negli occhi, disperati, impauriti. Ed abbiate il coraggio di dire davanti a loro che dovrebbero tornare a morire di fame, guerra e disperazione nella loro terra".
"Ringrazio le forze dell'ordine, i volontari della Protezione Civile di Rutigliano e Guardie Ambientali di Mola – spiega il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna -, Caritas, medici e psicologi che si sono offerti volontari. Ma anche le attività commerciali che hanno donato i primi viveri, la Parrocchia San Nicola e i ragazzi di Ala di Riserva. Sono davvero commosso ed orgoglioso di voi".
"Ho letto sui social commenti superficiali, disumani e razzisti dei soliti leoni da tastiera – conclude il sindaco -. Ieri ho provato un enorme orgoglio nel ritrovare una Comunità accogliente e molta vergogna, invece, per quel che possiamo essere. Quel che posso dire a queste persone intrise di odio, rabbia e disprezzo: venite a conoscere questa gente, guardatela negli occhi, disperati, impauriti. Ed abbiate il coraggio di dire davanti a loro che dovrebbero tornare a morire di fame, guerra e disperazione nella loro terra".