Cronaca
Monopoli, minacce e insulti ai vigili durante i controlli sulla raccolta porta-a-porta
Dal 6 gennaio elevate circa 45 sanzioni, con importi da 100 a 300 euro a seconda della violazione accertata
Provincia - lunedì 27 gennaio 2020
13.08
Inizia in salita l'esperienza della raccolta differenziata porta-a-porta nel Comune di Monopoli, dove a venti giorni dell'avvio del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel quartiere Murattiano e in gran parte del centro abitato, con esclusione delle contrade, dove i cassonetti stradali saranno completamente rimossi dal mese di febbraio, la percentuale di raccolta differenziata si è attestata da subito sopra il 50 percento. Non sono, però, mancate le fasi più difficili e le trasgressioni: dal 6 gennaio sono state elevate dalla polizia locale circa 45 sanzioni, con importi da 100 a 300 euro a seconda della violazione accertata, nei confronti dei trasgressori.
Non sono mancati, inoltre, anche insulti e minacce agli agenti durante la notifica dei verbali. Le giustificazioni addotte dai trasgressori spaziano dal classico "Lei non sa chi sono io!", all'altrettanto tradizionale "adesso chiamo Angelo (nda, il Sindaco) e la risolviamo all'istante", oltre a "Mi chiami il Comandante ... lei non è di Monopoli". In più, come riporta la nota diramata dalla polizia locale monopolitana, anche discriminazioni sessiste all'indirizzo delle agenti.
Una delle ultime giustificazioni addotte da un trasgressore per il fatto di non fare la raccolta differenziata è la sua condizione di stato civile: infatti, alla richiesta di spiegazioni dell'agente ha candidamente risposto di essere single.
Anche il conferimento dei rifiuti si è arricchita di una nuova modalità: il lancio dal finestrino. La maggior parte delle violazioni riguarda la mancata differenziazione dei rifiuti; non sono mancate le sanzioni per l'utilizzo di bustoni neri e per conferimento fuori orario. Immancabili anche i cosiddetti "turisti del sacchetto" provenienti dai comuni viciniori.
Oltre agli agenti in borghese, l'attività di contrasto posta in essere dal comando di polizia locale rimanda all'utilizzo delle fototrappole distribuite sul territorio.
Oltre agli agenti in borghese, l'attività di contrasto posta in essere dal Comando di Polizia Locale rimanda all'utilizzo delle fototrappole distribuite sul territorio. Al netto dei residenti di altri comuni che conferiscono a Monopoli, il dato che emerge dalla prime sanzioni è quello di una evasione della tassa rifiuti, la TARI; la gran parte dei trasgressori, anche tra gli imprenditori, non ha i piccoli bidoncini, perché non consegnati a causa delle morosità pregresse con il comune. Il contrasto all'abbandono incontrollato dei rifiuti sta facendo emergere prepotentemente la questione dell'evasione tributaria, a cui bisogna rispondere anche con azioni decise di polizia tributaria.
Non sono mancati, inoltre, anche insulti e minacce agli agenti durante la notifica dei verbali. Le giustificazioni addotte dai trasgressori spaziano dal classico "Lei non sa chi sono io!", all'altrettanto tradizionale "adesso chiamo Angelo (nda, il Sindaco) e la risolviamo all'istante", oltre a "Mi chiami il Comandante ... lei non è di Monopoli". In più, come riporta la nota diramata dalla polizia locale monopolitana, anche discriminazioni sessiste all'indirizzo delle agenti.
Una delle ultime giustificazioni addotte da un trasgressore per il fatto di non fare la raccolta differenziata è la sua condizione di stato civile: infatti, alla richiesta di spiegazioni dell'agente ha candidamente risposto di essere single.
Anche il conferimento dei rifiuti si è arricchita di una nuova modalità: il lancio dal finestrino. La maggior parte delle violazioni riguarda la mancata differenziazione dei rifiuti; non sono mancate le sanzioni per l'utilizzo di bustoni neri e per conferimento fuori orario. Immancabili anche i cosiddetti "turisti del sacchetto" provenienti dai comuni viciniori.
Oltre agli agenti in borghese, l'attività di contrasto posta in essere dal comando di polizia locale rimanda all'utilizzo delle fototrappole distribuite sul territorio.
Oltre agli agenti in borghese, l'attività di contrasto posta in essere dal Comando di Polizia Locale rimanda all'utilizzo delle fototrappole distribuite sul territorio. Al netto dei residenti di altri comuni che conferiscono a Monopoli, il dato che emerge dalla prime sanzioni è quello di una evasione della tassa rifiuti, la TARI; la gran parte dei trasgressori, anche tra gli imprenditori, non ha i piccoli bidoncini, perché non consegnati a causa delle morosità pregresse con il comune. Il contrasto all'abbandono incontrollato dei rifiuti sta facendo emergere prepotentemente la questione dell'evasione tributaria, a cui bisogna rispondere anche con azioni decise di polizia tributaria.