Vita di città
Morti sul lavoro, una targa a Bari Vecchia in ricordo della "strage dei portuali"
L'iniziativa si è svolta ieri mattina alla presenza del vicesindaco e dei responsabili sindacali di Cgil, Cisl e Uil
Bari - mercoledì 2 maggio 2018
8.34
Una targa in memoria dei 360 morti della nave Henderson. Ieri mattina, con una cerimonia solenne, a margine delle manifestazioni per il primo maggio, è stata scoperta, in piazza San Pietro a Bari Vecchia, una dedica a coloro che nell'ormai lontano 1945 persero la vita svolgendo il loro lavoro. Un modo per omaggiare loro e anche tutti coloro che ancora oggi muoiono di lavoro, le cosiddette "morti bianche".
Alla cerimonia erano presenti i ressponsabili sindacali di Cgil, Cisl e Uil locali, rispettivamente Gigia Bucci, Giuseppe Boccuzzi e Franco Busto. Per l'amministrazione comunale il vicesindaco Introna. Tutti uniti nel ricordare un evento che segnò profondamente la nostra città e per ribadire il diritto alla sicurezza in tutti i posti di lavoro, anche quelli più a rischio.
Il luogo in cui è stata posizionata la targa è stato scelto in quanto simbolo dell'evento. L'esplosione della "Charles Henderson", infatti, colpì particolarmente quella zona dato che la nave, che trasportava bombe, era ormeggiata al porto. Dei 360 morti, 50 erano membri dell'equipaggio. E oggi come allora si continua a morire di lavoro, per questo è fondamentale mantenere alta l'attenzione sull'argomento.
Alla cerimonia erano presenti i ressponsabili sindacali di Cgil, Cisl e Uil locali, rispettivamente Gigia Bucci, Giuseppe Boccuzzi e Franco Busto. Per l'amministrazione comunale il vicesindaco Introna. Tutti uniti nel ricordare un evento che segnò profondamente la nostra città e per ribadire il diritto alla sicurezza in tutti i posti di lavoro, anche quelli più a rischio.
Il luogo in cui è stata posizionata la targa è stato scelto in quanto simbolo dell'evento. L'esplosione della "Charles Henderson", infatti, colpì particolarmente quella zona dato che la nave, che trasportava bombe, era ormeggiata al porto. Dei 360 morti, 50 erano membri dell'equipaggio. E oggi come allora si continua a morire di lavoro, per questo è fondamentale mantenere alta l'attenzione sull'argomento.