Eventi e cultura
Museo Civico, grande successo per la mostra su Frida, oltre duemila visitatori
L'esposizione sarà visitabile fino al prossimo 15 gennaio, tutti i giorni eccetto il martedì
Bari - venerdì 17 novembre 2017
5.12 Comunicato Stampa
Grande successo di pubblico per "Frida Kahlo nella Casa Azul - Macondo mito e realtà nelle fotografie di Leo Matiz" a sole tre settimane dall'apertura. Dall'inaugurazione (avvenuta il 28 ottobre 2017) ad oggi sono stati registrati oltre 2000 ingressi per la mostra più importante allestita finora nel Museo della città.
L'affluenza, costante durante tutta la settimana, tocca dei picchi durante il weekend quando il Museo diventa un luogo in cui studenti, professionisti, curiosi e appassionati, famiglie con bambini e cittadini di ogni età visitano la mostra fotografica, l'intero percorso museale (arricchito dal 15 novembre anche dalla mostra su Gramsci), fino ad arrivare al terrazzo e alla sezione dedicata a Macondo, il punto più fotografato e condiviso dal pubblico anche sui social.
«Lo abbiamo dichiarato dal primo istante - commenta soddisfatto l'assessore alle Culture e al Turismo Silvio Maselli - Bari deve riappropriarsi del proprio patrimonio, dalla cui valorizzazione passa il progresso civile e culturale della città. Quando ci siamo insediati, a luglio del 2014, il Museo civico di Bari era per lo più chiuso e staccava circa 300 biglietti di ingresso nel corso dell'anno. Abbiamo dunque voluto con forza rilanciarlo, tramite una gara pubblica, affidandolo a gestori professionali e appassionati, cui va la nostra riconoscenza e stima per un lavoro straordinario che sta seguendo i più recenti dettami in materia museografica senza sbagliare un colpo».
«Oggi i numeri ci danno ragione, per quantità e qualità. Con il Museo civico, il Castello, l'Auditorium, lo Spazio Murat, l'Officina degli esordi, un nuovo ruolo per il Fortino - conclude Maselli - Bari si prepara a un luminoso futuro nel campo delle arti e della fruizione culturale. Quando avremo finalmente il polo archeologico e quello del contemporaneo, unitamente al Piccinni, saremo in serie A e potremo giocare il grande campionato delle città culturali più attrattive e più inclusive d'Europa».
L'affluenza, costante durante tutta la settimana, tocca dei picchi durante il weekend quando il Museo diventa un luogo in cui studenti, professionisti, curiosi e appassionati, famiglie con bambini e cittadini di ogni età visitano la mostra fotografica, l'intero percorso museale (arricchito dal 15 novembre anche dalla mostra su Gramsci), fino ad arrivare al terrazzo e alla sezione dedicata a Macondo, il punto più fotografato e condiviso dal pubblico anche sui social.
«Lo abbiamo dichiarato dal primo istante - commenta soddisfatto l'assessore alle Culture e al Turismo Silvio Maselli - Bari deve riappropriarsi del proprio patrimonio, dalla cui valorizzazione passa il progresso civile e culturale della città. Quando ci siamo insediati, a luglio del 2014, il Museo civico di Bari era per lo più chiuso e staccava circa 300 biglietti di ingresso nel corso dell'anno. Abbiamo dunque voluto con forza rilanciarlo, tramite una gara pubblica, affidandolo a gestori professionali e appassionati, cui va la nostra riconoscenza e stima per un lavoro straordinario che sta seguendo i più recenti dettami in materia museografica senza sbagliare un colpo».
«Oggi i numeri ci danno ragione, per quantità e qualità. Con il Museo civico, il Castello, l'Auditorium, lo Spazio Murat, l'Officina degli esordi, un nuovo ruolo per il Fortino - conclude Maselli - Bari si prepara a un luminoso futuro nel campo delle arti e della fruizione culturale. Quando avremo finalmente il polo archeologico e quello del contemporaneo, unitamente al Piccinni, saremo in serie A e potremo giocare il grande campionato delle città culturali più attrattive e più inclusive d'Europa».