Cronaca
Nasce l'associazione ristorazione Puglia: "Dl Sostegni inadeguato"
L'associazione ha già raggiunto, in pochissimo tempo, all'incirca cento adesioni da tutta la Regione di professionisti del settore.
Bari - lunedì 29 marzo 2021
12.29
È nata ufficialmente la prima associazione di ristoratori ed addetti alla somministrazione di alimenti e bevande di tutta la Puglia. L'associazione ha già raggiunto, in pochissimo tempo, all'incirca cento adesioni da tutta la Regione di professionisti del settore.
"In un periodo storico estremamente delicato e all'indomani dell'ennesimo provvedimento restrittivo, noi ristoratori e addetti alla somministrazione di alimenti e bevande di tutta la Puglia abbiamo scelto di non restare fermi a guardare – si legge in una nota -. Abbiamo quindi deciso, come mai è stato fatto sinora, di associarci democraticamente e di fare fronte comune per affrontare al meglio questa situazione così drammatica, delicata e cruciale, costituendo la prima associazione di professionisti della ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande in Puglia".
"Il dissesto economico creato da questa pandemia è noto a tutti, e noi professionisti, costretti a chiudere ad intermittenza, stanchi della scarsa considerazione riservataci dalle istituzioni, vogliamo invertire la rotta e restituire dignità ad un settore che, da sempre in sinergia col turismo, rappresenta il fiore all'occhiello della tanto decantata bellezza pugliese – prosegue la nota -. L'intero comparto, tuttavia, è ormai sull'orlo del collasso e l'ultimo DL Sostegni non è altro che l'ennesima inadeguata forma di ristoro, non sufficiente, nemmeno in minima parte, a riparare il danno che tutti noi abbiamo subito in questo anno di chiusure e restrizioni".
"Riteniamo sia giusto doverci confrontare con gli Enti locali, i Comuni e la Regione, in un'ottica presente e futura e sempre nel pieno rispetto dei principi di legalità e democrazia partecipata – concludono i ristoratori -. Riteniamo quindi che i tempi siano maturi per associarci, uniti e compatti, consci di rappresentare un comparto strategico per lo sviluppo della Regione Puglia e di doverci tutti assieme impegnare affinché, sin da oggi, venga restituita piena dignità ad un settore che è stanco, ferito, ma non per questo meno desideroso di volersi riprendere con la professionalità e l'impegno da sempre dimostrati".
"In un periodo storico estremamente delicato e all'indomani dell'ennesimo provvedimento restrittivo, noi ristoratori e addetti alla somministrazione di alimenti e bevande di tutta la Puglia abbiamo scelto di non restare fermi a guardare – si legge in una nota -. Abbiamo quindi deciso, come mai è stato fatto sinora, di associarci democraticamente e di fare fronte comune per affrontare al meglio questa situazione così drammatica, delicata e cruciale, costituendo la prima associazione di professionisti della ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande in Puglia".
"Il dissesto economico creato da questa pandemia è noto a tutti, e noi professionisti, costretti a chiudere ad intermittenza, stanchi della scarsa considerazione riservataci dalle istituzioni, vogliamo invertire la rotta e restituire dignità ad un settore che, da sempre in sinergia col turismo, rappresenta il fiore all'occhiello della tanto decantata bellezza pugliese – prosegue la nota -. L'intero comparto, tuttavia, è ormai sull'orlo del collasso e l'ultimo DL Sostegni non è altro che l'ennesima inadeguata forma di ristoro, non sufficiente, nemmeno in minima parte, a riparare il danno che tutti noi abbiamo subito in questo anno di chiusure e restrizioni".
"Riteniamo sia giusto doverci confrontare con gli Enti locali, i Comuni e la Regione, in un'ottica presente e futura e sempre nel pieno rispetto dei principi di legalità e democrazia partecipata – concludono i ristoratori -. Riteniamo quindi che i tempi siano maturi per associarci, uniti e compatti, consci di rappresentare un comparto strategico per lo sviluppo della Regione Puglia e di doverci tutti assieme impegnare affinché, sin da oggi, venga restituita piena dignità ad un settore che è stanco, ferito, ma non per questo meno desideroso di volersi riprendere con la professionalità e l'impegno da sempre dimostrati".