Vita di città
Negozi chiusi alle 13 e stop a bar e ristoranti, il Covid cancella la tradizionale vigilia a Bari
Diversi divieti previsti a partire da questo fine settimana, il sindaco Decaro: «Consapevoli di infliggere un duro colpo alle nostre abitudini»
Bari - giovedì 10 dicembre 2020
18.48
È pronta per essere pubblicata l'ordinanza firmata dal sindaco Antonio Decaro, contenente limitazioni sui comportamenti sociali e restrizioni per le attività economiche con l'obiettivo di evitare assembramenti nelle giornate dei fine settimana di dicembre e della vigilia di Natale e Capodanno.
Il provvedimento è stato valutato dal sindaco nel corso della riunione del Comitato dell'ordine e della sicurezza pubblica, alla presenza del prefetto e del questore che hanno condiviso le preoccupazioni manifestate dal primo cittadino in ordine alle criticità che si potrebbero registrare durante i weekend e le giornate del 24 e 31 dicembre analogamente a quanto rilevato il giorno dell'Immacolata, quando nelle principali vie dello shopping si è riversato un gran numero di persone, in particolare giovani, che hanno determinato situazioni di assembramento, soprattutto nei pressi di bar e locali di ritrovo.
Successivamente il COC - Comitato operativo comunale, nella seduta di ieri, svoltasi alla presenza del direttore del Dipartimento di Prevenzione, ha condiviso come il sovraffollamento e il rischio di contagio assumano connotati di rilevante gravità per effetto del grande afflusso di consumatori nelle vie cittadine vocate al commercio per gli acquisti natalizi, nonché delle abitudini consolidate di affollare gli esercizi di somministrazione nelle giornate prefestive e festive, specie nella vigilia di Natale e Capodanno (come attestato dalle numerose ordinanze sindacali adottate negli ultimi anni, atte a disciplinare gli affollamenti sotto il profilo della sicurezza urbana).
«Con questo provvedimento siamo tutti consapevoli di infliggere un duro colpo alle nostre tradizioni, al clima di festa che, seppur già fortemente segnato, ci accingiamo a vivere, alle nostre abitudini, alla nostra cultura fortemente improntata alla socialità e, non da ultimo, alle attività economiche che legittimamente stanno cercando di portare avanti il loro lavoro - spiega Antonio Decaro - ma purtroppo non possiamo essere complici di una situazione che rischia di essere un grave pericolo per la salute di tutta la comunità. Oggi ricade su tutti noi una responsabilità individuale enorme, che ci chiama in causa come cittadini, come persone che possono e devono limitarsi nei comportamenti per preservare la propria salute e quella degli altri, che siano essi nostri cari o no. In questa situazione, però, il sindaco ha una responsabilità in più, che è quella della guida della sua comunità e questo a volte comporta il dover assumere scelte difficili e impopolari, come possono essere queste che stiamo adottando per le prossime giornate di festa. Non lo facciamo a cuor leggero ma non possiamo correre il rischio, tra un mese, di assistere a un peggioramento drastico della situazione epidemiologica, con la chiusura totale delle attività e i reparti di terapia intensiva di nuovo pieni, solo perché non abbiamo voluto rinunciare a qualche ora di passeggiata nel centro cittadino o a un brindisi in allegria o all'acquisto di un regalo all'ultimo minuto. Non possiamo correre il rischio di ritrovarci tra un mese a dire avrei potuto fare qualcosa e non l'ho fatto. Purtroppo sappiamo bene che il virus circola sulle nostre gambe e ogni stretta di mano, ogni abbraccio di augurio per le feste si possono rivelare vere e proprie armi da contagio, trasformando la vigilia di Natale o di Capodanno nella vigilia di una tragedia. Voglio ringraziare fin da ora tutti i titolari delle attività economiche con cui in queste ore abbiamo condiviso il provvedimento, ai quali abbiamo chiesto di fare un sacrificio enorme. Spero che a questo gesto di collaborazione corrisponda altrettanto senso di responsabilità da parte dei cittadini che non faranno mancare il proprio sostegno agli esercizi commerciali, scegliendo però di adottare comportamenti corretti. Dobbiamo tutti stringere i denti, fare uno sforzo collettivo per preservare la nostra libertà. Solo se questa sfida la affronteremo tutti dalla stessa parte ne usciremo prima e più forti».
L'ordinanza sindacale prevede nel dettaglio:
1. Nei giorni 12, 13, 19, 20, 24, 27 e 31 dicembre 2020:
dalle 11 alle 22, fatte salve le vigenti norme, prescrizioni e Linee Guida emergenziali nazionali e regionali, il divieto di stazionamento (fatte salve eventuali code per garantire gli accessi contingentati negli esercizi commerciali) nelle seguenti aree:
• largo Giannella, piazza Diaz, molo San Nicola, lungomare Araldo di Crollalanza, via Cognetti, via XXIV Maggio, via Bozzi, via Fiume, via De Nicolò, largo G. Bruno, largo Adua, via Abbrescia (tratto compreso tra largo Adua e via Imbriani), piazza Eroi del Mare;
• corso Vittorio Emanuele, via Sparano, via Argiro, Piazza Umberto;
• piazza Mercantile e piazza del Ferrarese; via Venezia - tratto compreso tra piazza Ferrarese e il Fortino di Sant'Antonio; via Manfredi, Strada Palazzo di Città;
• via Pappacena, via Caccuri (incluso piazzetta), piazzetta dei Papi;
• via A. Volta, Giardini Raffaele De Bellis, via Buccari (tratto compreso tra via S. Lorenzo e via Gargasole);
• viale Einaudi (tratto compreso tra via Tridente e via Amendola).
2. Nei giorni 12, 13, 19, 20, 24, 27, 31 dicembre 2020:
per tutto il territorio comunale, ad integrazione dei divieti già previsti dal DPCM 3 dicembre 2020, dalla Ordinanza Sindacale n.2020/03884 del 04/12/2020 nonché dai provvedimenti emergenziali locali,
• divieto di consumazione di alimenti e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico già a decorrere dalle 11;
• per tutti gli esercizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) divieto di asporto di bevande già a decorrere dalle 11;
• chiusura dei distributori automatici h24 già a decorrere dalle 11;
3. Nei giorni 24 e 31 dicembre 2020:
per tutto il territorio comunale, ad integrazione dei divieti già previsti dal DPCM 3 dicembre 2020,
• la chiusura al pubblico per tutte le attività di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) con divieto di asporto per alimenti e bevande a decorrere dalle ore 11 del 24 dicembre e del 31 dicembre 2020 fino alle 5 rispettivamente del 25 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 (sono salve le eccezioni previste dal DPCM del 3 dicembre per le attività di ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, limitatamente ai servizi erogati in favore dei propri clienti che siano ivi alloggiati ed esclusivamente con servizio in camera e per la ristorazione con consegna a domicilio);
• la chiusura degli esercizi commerciali al dettaglio già dalle 13, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.
Il provvedimento è stato valutato dal sindaco nel corso della riunione del Comitato dell'ordine e della sicurezza pubblica, alla presenza del prefetto e del questore che hanno condiviso le preoccupazioni manifestate dal primo cittadino in ordine alle criticità che si potrebbero registrare durante i weekend e le giornate del 24 e 31 dicembre analogamente a quanto rilevato il giorno dell'Immacolata, quando nelle principali vie dello shopping si è riversato un gran numero di persone, in particolare giovani, che hanno determinato situazioni di assembramento, soprattutto nei pressi di bar e locali di ritrovo.
Successivamente il COC - Comitato operativo comunale, nella seduta di ieri, svoltasi alla presenza del direttore del Dipartimento di Prevenzione, ha condiviso come il sovraffollamento e il rischio di contagio assumano connotati di rilevante gravità per effetto del grande afflusso di consumatori nelle vie cittadine vocate al commercio per gli acquisti natalizi, nonché delle abitudini consolidate di affollare gli esercizi di somministrazione nelle giornate prefestive e festive, specie nella vigilia di Natale e Capodanno (come attestato dalle numerose ordinanze sindacali adottate negli ultimi anni, atte a disciplinare gli affollamenti sotto il profilo della sicurezza urbana).
«Con questo provvedimento siamo tutti consapevoli di infliggere un duro colpo alle nostre tradizioni, al clima di festa che, seppur già fortemente segnato, ci accingiamo a vivere, alle nostre abitudini, alla nostra cultura fortemente improntata alla socialità e, non da ultimo, alle attività economiche che legittimamente stanno cercando di portare avanti il loro lavoro - spiega Antonio Decaro - ma purtroppo non possiamo essere complici di una situazione che rischia di essere un grave pericolo per la salute di tutta la comunità. Oggi ricade su tutti noi una responsabilità individuale enorme, che ci chiama in causa come cittadini, come persone che possono e devono limitarsi nei comportamenti per preservare la propria salute e quella degli altri, che siano essi nostri cari o no. In questa situazione, però, il sindaco ha una responsabilità in più, che è quella della guida della sua comunità e questo a volte comporta il dover assumere scelte difficili e impopolari, come possono essere queste che stiamo adottando per le prossime giornate di festa. Non lo facciamo a cuor leggero ma non possiamo correre il rischio, tra un mese, di assistere a un peggioramento drastico della situazione epidemiologica, con la chiusura totale delle attività e i reparti di terapia intensiva di nuovo pieni, solo perché non abbiamo voluto rinunciare a qualche ora di passeggiata nel centro cittadino o a un brindisi in allegria o all'acquisto di un regalo all'ultimo minuto. Non possiamo correre il rischio di ritrovarci tra un mese a dire avrei potuto fare qualcosa e non l'ho fatto. Purtroppo sappiamo bene che il virus circola sulle nostre gambe e ogni stretta di mano, ogni abbraccio di augurio per le feste si possono rivelare vere e proprie armi da contagio, trasformando la vigilia di Natale o di Capodanno nella vigilia di una tragedia. Voglio ringraziare fin da ora tutti i titolari delle attività economiche con cui in queste ore abbiamo condiviso il provvedimento, ai quali abbiamo chiesto di fare un sacrificio enorme. Spero che a questo gesto di collaborazione corrisponda altrettanto senso di responsabilità da parte dei cittadini che non faranno mancare il proprio sostegno agli esercizi commerciali, scegliendo però di adottare comportamenti corretti. Dobbiamo tutti stringere i denti, fare uno sforzo collettivo per preservare la nostra libertà. Solo se questa sfida la affronteremo tutti dalla stessa parte ne usciremo prima e più forti».
L'ordinanza sindacale prevede nel dettaglio:
1. Nei giorni 12, 13, 19, 20, 24, 27 e 31 dicembre 2020:
dalle 11 alle 22, fatte salve le vigenti norme, prescrizioni e Linee Guida emergenziali nazionali e regionali, il divieto di stazionamento (fatte salve eventuali code per garantire gli accessi contingentati negli esercizi commerciali) nelle seguenti aree:
• largo Giannella, piazza Diaz, molo San Nicola, lungomare Araldo di Crollalanza, via Cognetti, via XXIV Maggio, via Bozzi, via Fiume, via De Nicolò, largo G. Bruno, largo Adua, via Abbrescia (tratto compreso tra largo Adua e via Imbriani), piazza Eroi del Mare;
• corso Vittorio Emanuele, via Sparano, via Argiro, Piazza Umberto;
• piazza Mercantile e piazza del Ferrarese; via Venezia - tratto compreso tra piazza Ferrarese e il Fortino di Sant'Antonio; via Manfredi, Strada Palazzo di Città;
• via Pappacena, via Caccuri (incluso piazzetta), piazzetta dei Papi;
• via A. Volta, Giardini Raffaele De Bellis, via Buccari (tratto compreso tra via S. Lorenzo e via Gargasole);
• viale Einaudi (tratto compreso tra via Tridente e via Amendola).
2. Nei giorni 12, 13, 19, 20, 24, 27, 31 dicembre 2020:
per tutto il territorio comunale, ad integrazione dei divieti già previsti dal DPCM 3 dicembre 2020, dalla Ordinanza Sindacale n.2020/03884 del 04/12/2020 nonché dai provvedimenti emergenziali locali,
• divieto di consumazione di alimenti e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico già a decorrere dalle 11;
• per tutti gli esercizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) divieto di asporto di bevande già a decorrere dalle 11;
• chiusura dei distributori automatici h24 già a decorrere dalle 11;
3. Nei giorni 24 e 31 dicembre 2020:
per tutto il territorio comunale, ad integrazione dei divieti già previsti dal DPCM 3 dicembre 2020,
• la chiusura al pubblico per tutte le attività di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) con divieto di asporto per alimenti e bevande a decorrere dalle ore 11 del 24 dicembre e del 31 dicembre 2020 fino alle 5 rispettivamente del 25 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 (sono salve le eccezioni previste dal DPCM del 3 dicembre per le attività di ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, limitatamente ai servizi erogati in favore dei propri clienti che siano ivi alloggiati ed esclusivamente con servizio in camera e per la ristorazione con consegna a domicilio);
• la chiusura degli esercizi commerciali al dettaglio già dalle 13, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.