Vita di città
Nicola Marzulli, la giunta approva l'intitolazione del comando
La proposta del sindaco ha ottenuto l'approvazione di tutti i consiglieri all'unanimità
Bari - giovedì 1 marzo 2018
Comunicato Stampa
Su proposta del sindaco di Bari, la giunta municipale ha approvato l'intitolazione della sede del Comando di Polizia locale, in via Aquilino 1, al generale di brigata Nicola Marzulli, scomparso improvvisamente il 14 febbraio scorso.
La proposta di provvedimento, discussa durante la seduta di Consiglio comunale del 16 febbraio, ha incontrato infatti l'apprezzamento di tutti i consiglieri comunali, concordi nel voler perpetuare il ricordo di Nicola Marzulli attraverso l'intitolazione di un luogo pubblico di valenza simbolica. Di qui la scelta del Comando, un immobile che ricorda il suo impegno e il suo amore per la sua città e le grandi prove che Bari ha superato brillantemente anche grazie alle sua capacità di guidare il corpo degli Agenti locali.
Nella delibera si legge, tra l'altro: «La sua dedizione al lavoro, svolto sempre con competenza, rigore, professionalità e grande abnegazione, gli è stata riconosciuta non solo dall'Amministrazione comunale di Bari, che lo ha chiamato più volte a ricoprire l'incarico di direttore della Ripartizione della Polizia Municipale e Protezione civile, ma anche dalle altre istituzioni locali competenti in materia di sicurezza e ordine pubblico. Era unanimemente considerato un servitore dello Stato, un "uomo delle istituzioni". Di quelle istituzioni che aveva iniziato a servire già all'età di 24 anni, dopo aver superato il concorso per Allievi Sottoufficiali dell'Arma dei Carabinieri. Successivamente, a partire dal 1977 la sua carriera professionale si è sviluppata all'interno della Polizia Locale fino a ricoprire l'incarico di Comandante ad Alberobello, Taranto e Bari. Il suo lavoro quotidiano svolto non solo con professionalità, gentilezza e correttezza ma anche con grande rigore unitamente al suo attaccamento alla divisa, portata con fierezza e dignità, la sua disponibilità, la sua determinazione, la sua capacità di affrontare le emergenze con metodo e disciplina e la sua prossimità ai cittadini hanno fatto sì che Nicola Marzulli diventasse un punto di riferimento nella città. Del resto, l'imponente e sentita partecipazione alle esequie solenni, che si sono svolte in Basilica, è stata la dimostrazione dell'affetto di una intera comunità».
La delibera approvata oggi dalla giunta comunale, di fatto, avvalora quanto affermato dai familiari di Nicola Marzulli, che il giorno successivo ai funerali hanno inviato una lettera aperta alle testate locali in cui è scritto, testualmente: «ci siamo resi conto di quanto Bari e i baresi volessero bene a Nicola, ricambiando quel sentimento che lui, con grande rispetto e dignità, manifestava alla sua comunità con il suo lavoro quotidiano. La sua prima casa era il Comando, la sua seconda famiglia il Corpo».
La delibera di intitolazione sarà ora trasmessa all'Ufficio territoriale del Governo che per renderla efficace dovrà approvarla in deroga, ai sensi del comma 2 art.4 della legge, 23 giugno 1927,n.1188.
La proposta di provvedimento, discussa durante la seduta di Consiglio comunale del 16 febbraio, ha incontrato infatti l'apprezzamento di tutti i consiglieri comunali, concordi nel voler perpetuare il ricordo di Nicola Marzulli attraverso l'intitolazione di un luogo pubblico di valenza simbolica. Di qui la scelta del Comando, un immobile che ricorda il suo impegno e il suo amore per la sua città e le grandi prove che Bari ha superato brillantemente anche grazie alle sua capacità di guidare il corpo degli Agenti locali.
Nella delibera si legge, tra l'altro: «La sua dedizione al lavoro, svolto sempre con competenza, rigore, professionalità e grande abnegazione, gli è stata riconosciuta non solo dall'Amministrazione comunale di Bari, che lo ha chiamato più volte a ricoprire l'incarico di direttore della Ripartizione della Polizia Municipale e Protezione civile, ma anche dalle altre istituzioni locali competenti in materia di sicurezza e ordine pubblico. Era unanimemente considerato un servitore dello Stato, un "uomo delle istituzioni". Di quelle istituzioni che aveva iniziato a servire già all'età di 24 anni, dopo aver superato il concorso per Allievi Sottoufficiali dell'Arma dei Carabinieri. Successivamente, a partire dal 1977 la sua carriera professionale si è sviluppata all'interno della Polizia Locale fino a ricoprire l'incarico di Comandante ad Alberobello, Taranto e Bari. Il suo lavoro quotidiano svolto non solo con professionalità, gentilezza e correttezza ma anche con grande rigore unitamente al suo attaccamento alla divisa, portata con fierezza e dignità, la sua disponibilità, la sua determinazione, la sua capacità di affrontare le emergenze con metodo e disciplina e la sua prossimità ai cittadini hanno fatto sì che Nicola Marzulli diventasse un punto di riferimento nella città. Del resto, l'imponente e sentita partecipazione alle esequie solenni, che si sono svolte in Basilica, è stata la dimostrazione dell'affetto di una intera comunità».
La delibera approvata oggi dalla giunta comunale, di fatto, avvalora quanto affermato dai familiari di Nicola Marzulli, che il giorno successivo ai funerali hanno inviato una lettera aperta alle testate locali in cui è scritto, testualmente: «ci siamo resi conto di quanto Bari e i baresi volessero bene a Nicola, ricambiando quel sentimento che lui, con grande rispetto e dignità, manifestava alla sua comunità con il suo lavoro quotidiano. La sua prima casa era il Comando, la sua seconda famiglia il Corpo».
La delibera di intitolazione sarà ora trasmessa all'Ufficio territoriale del Governo che per renderla efficace dovrà approvarla in deroga, ai sensi del comma 2 art.4 della legge, 23 giugno 1927,n.1188.