Cronaca
Noci (Bari), l'ambulanza non arriva, morta una donna dopo 50 minuti di attesa
A segnalare l'accaduto il sindaco Domenico Nisi che attacca sui social il sistema sanitario
Bari - lunedì 9 novembre 2020
12.53
Uno sfogo amaro quello apparso stamattina sui social da parte del sindaco di Noci Domenico Nisi sulla vicenda (da chiarire da parte delle autorità giudiziarie) del mancato arrivo nei tempi di una ambulanza ieri sera in città per soccorrere una donna che poco dopo è deceduta. I soccorsi infatti secondo il sindaco sarebbero arrivati dopo 50 minuti.
"La precarietá del nostro sistema sanitario - spiega Domenico Nisi - è inaccettabile. Questo dolore e questo lutto, e lo sgomento che tantissimi stamattina mi manifestavano, devono costringerci a riflettere con grande serietà sul tempo che viviamo. Perché inaccettabile é anche il comportamento di tanti, nonostante gli appelli reiterati: ieri sera fiumane di ragazzi riempivano i viali della Villa comunale e le strade del nostro centro urbano, assembrati senza la benché minima attenzione. Inaccettabile é quello che ho visto stamattina in Piazza Garibaldi: tante mascherine, ma tutte rigorosamente sotto il mento. Inaccettabile é la richiesta di maggiori controlli mentre si disattendono largamente le norme a tutti note. Io trovo inaccettabile che per la salvaguardia della salute di tutta la comunitá debba essere necessario un vigile o un carabiniere per ogni abitante. Trovo inaccettabile lo scontro sulla scuola: avrò memoria di quanto si consideri inalienabile il diritto dei nostri studenti alla frequenza delle lezioni, costi quel che costi, alla prossima nevicata. Ripenso ai mesi trascorsi ad occuparmi di questa emergenza, alle contraddizioni del sistema, alla carenza di tanti servizi, a tutto ciò a cui si sta rinunciando, al dolore di chi non può salutare i propri congiunti, alla solitudine di chi affronta il contagio, alla paura di ammalarsi".
Po Nisi parla della situazione attuale legata al Covid. "siamo in una situazione difficilissima, drammatica e inedita. Tutte le cose che non funzionano richiederebbero che noi, con comportamenti virtuosi, provassimo a mitigare le difficoltà. La salvezza di una comunità è riposta solo e soltanto nella virtù di ognuno. Tutte le telefonate e le rimostranze che continuerò a presentare non riporteranno fra noi la signora Maria, né i due anziani nocesi deceduti nella casa di riposo Giovanni XXIII di Alberobello o le persone che stanno perdendo la vita non a causa del Covid ma perché il Covid sta uccidendo anche il nostro sistema sanitario che non riesce piú a garantire cure necessarie a tutti. Dobbiamo evitare di ammalarci di Covid ed è cosa possibilissima se stiamo attenti sempre e seguiamo le regole imposte. Dobbiamo avere pazienza nell'attraversare questo tempo buio...la furbizia, la rivendicazione ad ogni costo, la fretta di avere tutto alle spalle, purtroppo, non renderanno meno lunga la notte".
"La precarietá del nostro sistema sanitario - spiega Domenico Nisi - è inaccettabile. Questo dolore e questo lutto, e lo sgomento che tantissimi stamattina mi manifestavano, devono costringerci a riflettere con grande serietà sul tempo che viviamo. Perché inaccettabile é anche il comportamento di tanti, nonostante gli appelli reiterati: ieri sera fiumane di ragazzi riempivano i viali della Villa comunale e le strade del nostro centro urbano, assembrati senza la benché minima attenzione. Inaccettabile é quello che ho visto stamattina in Piazza Garibaldi: tante mascherine, ma tutte rigorosamente sotto il mento. Inaccettabile é la richiesta di maggiori controlli mentre si disattendono largamente le norme a tutti note. Io trovo inaccettabile che per la salvaguardia della salute di tutta la comunitá debba essere necessario un vigile o un carabiniere per ogni abitante. Trovo inaccettabile lo scontro sulla scuola: avrò memoria di quanto si consideri inalienabile il diritto dei nostri studenti alla frequenza delle lezioni, costi quel che costi, alla prossima nevicata. Ripenso ai mesi trascorsi ad occuparmi di questa emergenza, alle contraddizioni del sistema, alla carenza di tanti servizi, a tutto ciò a cui si sta rinunciando, al dolore di chi non può salutare i propri congiunti, alla solitudine di chi affronta il contagio, alla paura di ammalarsi".
Po Nisi parla della situazione attuale legata al Covid. "siamo in una situazione difficilissima, drammatica e inedita. Tutte le cose che non funzionano richiederebbero che noi, con comportamenti virtuosi, provassimo a mitigare le difficoltà. La salvezza di una comunità è riposta solo e soltanto nella virtù di ognuno. Tutte le telefonate e le rimostranze che continuerò a presentare non riporteranno fra noi la signora Maria, né i due anziani nocesi deceduti nella casa di riposo Giovanni XXIII di Alberobello o le persone che stanno perdendo la vita non a causa del Covid ma perché il Covid sta uccidendo anche il nostro sistema sanitario che non riesce piú a garantire cure necessarie a tutti. Dobbiamo evitare di ammalarci di Covid ed è cosa possibilissima se stiamo attenti sempre e seguiamo le regole imposte. Dobbiamo avere pazienza nell'attraversare questo tempo buio...la furbizia, la rivendicazione ad ogni costo, la fretta di avere tutto alle spalle, purtroppo, non renderanno meno lunga la notte".